“Quando attacchi col 37% è davvero dura….” Esordisce così a mezza voce ed a microfoni spenti Pietro Scarduzio con in mano gli scout del match appena perso con la Fiorese Bassano. Il coach della Materdomini Volley sperava in un successo naturalmente nonostante le grandi difficoltà accavallatesi nelle ultime due settimane, ma contro una formazione quella veneta di certo alla portata.
“E’ stata una partita disputata da due squadre molto contratte data l’importanza del risultato. Noi venivamo da una settimana molto, molto brutta che ci ha ulteriormente condizionato; dai postumi dell’infortunio di Joel al problema occorso purtroppo a Pascual che non si è allenato quasi tutta la settimana; dai problemi fisici di Sabo e Barbone, recuperati in extremis, alla fine abbiamo messo in campo un sestetto con molte problematiche. C’era ancheil neo ’inserimento di Tsankov che ha fatto benino in relazione alle poche ore di allenamento disputate ma che naturalmente non era chiamato a risolvere tutti problemi in una volta. Dispiace non aver mosso la classifica soprattutto perchè si giocava in casa e le occasioni le abbiamo avute. Con qualche errore in meno nel contrattacco avremmo certo potuto girare la gara a nostro favore. Loro poi hanno giocatori in grado con i loro colpi di fare male. Una ace di Olteanu ed una schiacciata di Shittu nei momenti importanti hanno fatto la differenza. Per noi è stata una partita un po’ strana; c’è stata un pò di confusione dovuta alla formazione diversa che naturalmente aveva bisogno di un altro equilibrio difficile da trovare in corsa. Credo che di attenuanti ce ne sono tante com’è altrettanto vero che si poteva fare meglio con alcuni giocatori che rappresentano lo zoccolo duro della squadra. Così non è stato e dunque ci sarà da lottare ogni partita sperando che la sfortuna ci abbandoni per un po’ e di riuscire a sfruttare le occasioni che si costruiscono. In allenamento si lavora e ci si impegna ma il vero test è la partita dove bisogna essere freddi e lucidi in ogni frangente.”
Parola d’ordine d’ora in avanti è tranquillità.
“Sì certo – continua il tecnico castellanese – ma è una tranquillità che deriva anche dal ritrovare in condizione tutti i giocatori, dal fatto di allenarsi tutti insieme. Perchè questa squadra è capace di ottenere qualsiasi risultato ma il tutto non deriva solo dalle vittorie ma dalla possibilità di avere una settimana di allenamento tranquilla, in cui si provano automatismi che poi la domenica in campo vengano naturali. Mi auguro proprio questo ceh in questi due mesi che mancano a fine stagione ci si possa allenare bene e con determinazione e che la tranquillità derivi proprio da questi aspetti.”
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