Protagonista del successo limpido contro la sua ex squadra, Verona, grazie ai 23 punti realizzati, di cui 20 in attacco (57% di positività), Granvorka racconta con trasporto le sensazioni vissute a fine partita:”Mi piace questo ruolo. Era un paio di stagioni che pensavo a ricoprirlo in maniera definitiva e già lo scorso anno a Piacenza mi ero messo in testa di farlo ma una serie di infortuni e le scelte tecniche dell’allenatore non me lo hanno permesso”.
Cos’è che ti soddisfa di più di questo ruolo?
“Semplicemente mi diverto di più, non accuso grande stanchezza e se potessi giocherei di nuovo già domani. Non so spiegarlo bene ma è scattato qualcosa a livello psicologico, mi sento bene fisicamente. Probabilmente il fatto di non dover più pensare ad altri compiti come quelli di ricezione mi ha liberato la mente”.
Eppure nei primi due match del campionato ha incontrato qualche difficoltà. Cos’è cambiato?
“E’ migliorata l’intesa con il palleggiatore Coscione e sono sicuro che migliorerà ancora, così come la squadra ha ancora ampi margini di crescita. C’è ancora tanto da lavorare e da avere pazienza”.
A proposito di pazienza, aveva ragione coach Lattari a richiederla dopo le prime due sconfitte, non crede?
“Certo che si. Siamo una delle pochissime squadre in A/1 ad aver cambiato tantissimo rispetto alla passata stagione. In pratica siamo tutti nuovi anche se alcuni di noi hanno già giocato assieme in passato. Occorre un tempo fisiologico prima che una squadra trovi la cosìddetta amalgama.Contro Verona i miglioramenti sono risultati evidenti in ogni fondamentale, abbiamo battuto molto bene ed anche con il servizio flottante dei centrali siamo stati insidiosi e poi nelle rigiocate grazie ad un ottimo muro-difesa, abbiamo migliorato la nostra efficacia. Il gruppo, inoltre, si sta cementando”.
Giovanni Saracino (Resp. Ufficio Stampa) – foto Donato Gasparro