“SUBITO IL PALAS O CHIUDIAMO CON IL VOLLEY”


Il palasport è un problema che non è più rinviabile per la Lube e lo ammette chiaramente anche Fabio Giulianelli, l’amministratore unico dell’azienda treiese: “A questo punto siamo a un bivio – ammette il patron biancorosso – o chiudiamo definitivamente l’attività sportiva oppure costruiamo il nuovo palasport. Questa è un’esigenza che non possiamo più rinviare perché non è più possibile gestire una situazione così pesante a livello di spostamenti e la squadra ha fatto chiaramente intendere che non riesce più a sopportare sacrifici di questo tipo”. In pratica pare di capire dalle parole di Fabio Giulianelli che il tempo delle promesse sia finito ed è arrivato quello delle certezze e se il Comune di Macerata non è in grado di concretizzare velocemente una struttura adeguata, per realizzarla ci penserà la Lube. “Noi non stiamo con le mani in mano – continua Giulianelli – e quindi per controbattere la concorrenza di piazze importanti come Milano o Roma, che ogni giorno fanno proposte allettanti ai nostri giocatori, dobbiamo per forza risolvere una volta per tutte il problema del palasport. Stiamo lavorando su una nostra idea vicino a Santa Maria in Selva (frazione di Treia, la cittadina natale della società e dell’azienda Lube – ndr) ma lasciamo aperta anche l’ipotesi del Comune di Macerata, che però fino ad oggi non ha dimostrato grande interesse per risolvere questa nostra esigenza”.
E siccome la Lube non ha nessuna intenzione di abbandonare il mondo della pallavolo ad altissimo livello pare, quindi, di capire che sta prendendo corpo in seno all’azienda Lube la concreta possibilità di costruirsi un proprio palasport nell’ambito di un nuovo opificio industriale nella zona di Passo Treia.
(Augusto Serrani – Il Resto del Carlino di Macerata edizione del 19 aprile 2007)