La posizione è alquanto pericolante, ma il dado non è ancora tratto. Vibo Valentia, Verona e Padova avanzano a braccetto alla ricerca di quel terz’ultimo posto finale che consentirà ad una delle tre di festeggiare la permanenza in A1. La situazione appare equilibrata, ma così non è. Calendario a parte, l’Antonveneta è la squadra che ha vinto meno incontri e quindi, per salvarsi, dovrà conquistare nelle prossime due partite un punto in più rispetto alle dirette concorrenti: “Contro Trento abbiamo perso una grossa occasione – ammette coach Schiavon -, e tutti hanno confermato che la palla del 22 pari del secondo set era in campo. Non dico che avremmo vinto, ma magari conquistato un punto e smosso la classifica e nessuno avrebbe fatto processi. Ecco perchè ci crediamo, questo è l’imperativo fino alla fine, l’Antonveneta non ha gettato la spugna.”
Dura a mollare l’Antonveneta, duro ad arrendersi coach Schiavon che ricorda come se fosse ieri l’impresa dello scorso campionato: “Se guardo il calendario – continua il tecnico bianconero -, non trovo risposte. Pensate che Macerata andrà a Vibo Valentia solo per onor di firma? Che Perugia, alla caccia dei play off, lascerà i tre punti a Verona? L’epilogo di ogni campionato è indecifrabile: abbiamo il dovere di crederci perché la stagione non finisce oggi. Ci sono ancora sei punti in palio e tutto può succedere. Nel bene e nel male siamo sempre stati regolari, ora è il momento di osare. Abbiamo bisogno di un exploit, con una prestazione sopra le righe possiamo ribaltare questa situazione.”

foto: Robert Kromm a rapporto da Gigi Schiavon

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Carlo Vettore
Ufficio Stampa e Comunicazione
Sempre Volley Padova