Nel ritorno dei quarti di finale di Champions League la Lube Banca Marche perde 3-1 (28-26, 19-25, 22-25, 19-25) ma in virtù del 3-0 ottenuto nella partita di andata giocata la settimana scorsa al Pala Baldinelli di Osimo stacca ufficialmente il biglietto per la final four della massima competizione continentale a Mosca, la seconda della sua storia dopo quella del 2002 che la incoronò regina d’Europa in Polonia.


 


SUFFICIENTE IL PRIMO SET – Ai ragazzi di Ferdinando De Giorgi è bastato il primo set per scavare il silenzio nel frastuono creato dal tutto esaurito di Roeselare. Un parziale equilibratissimo, con le due pretendenti brave ad annullare ogni reciproco tentativo di fuga. Buona la partenza dei biancorossi, scesi in campo con l’identico sestetto titolare delle ultime due uscite (di mano con Dennis c’è Herpe, Trimarchi a casa per un problema al ginocchio, al suo in rosa c’è Stojkovc), che guidati dalla buona vena di Sintini trovano il cambio palla con puntualità, piazzando un buon break al primo time out tecnico, quando Rodrigo mura Contreras e nella successiva azione Miljkovic firma il contrattacco dell’8-5. La fuga dura comunque poco, perché l’efficacissimo Benjamin Hardy (è proprio l’ex Loreto il trascinatore della squadra belga), stampa la parità a quota 12, rilanciando le prerogative dei padroni di casa. Che sul 18-17, grazie ad un muro siglato ancora da Hardy (su Dennis), si portano per la prima volta in vantaggio e sul seguente 23-21, con il centralone Marquez che sfrutta la ricezione lunga dei marchigiani per mettere la palla a terra di prima intenzione, sembrano avere la situazione in mano. Fortunatamente, non è così. La battuta di Rodrigao dopo il cambio palla mette in difficoltà la ricezione belga, che cozza sul muro di Geric con una palla scontata per Contreras. Squadre in parità a quota 23, si gioca punto a punto e grazie al tocco out dell’opposto messicano in forza ai padroni di casa, è la Lube Banca Marche ad usufruire con continuità di set point. Miljkovic ne sciupa uno sparando out il contrattacco del possibile 27-25. Su quello succe4ssivo, invece, è decisivo l’attacco out di Hardy con la pipe. Finisce 28-26, la Lube Banca Marche è già a Mosca.


 


SEMIFINALE CON IL FRIEDRICHSHAFEN – Nel nuovissimo “Ice Sports Palace” di Mosca, impianto inaugurato il dicembre scorso e capace di ospitare ben 14 mila spettatori, il 31 marzo e 1 aprile, date della final four, i campioni d’Italia troveranno i tedeschi del Friedrichshafen, avversari in semifinale (si giocherà il sabato alle 16.00 orario russo), e poi i francesi del Tours, campioni del 2005 promossi a scapito del Maiorca, e la corazzata


 


IL RESTO E’ ACCADEMIA – A qualificazione ottenuta, De Giorgi ha concesso riposo ai suoi titolari. Almeno ad alcuni. A partire dal secondo parziale entrano infatti il convalescente Paparoni al posto di Dennis, Bartoletti per Miljkovic e Raymaekers per Rodrigao. Nel terzo set spazio anche a Nat Monopoli al palleggio, al posto di un Sintini che ha confermato appieno il buon stato di forma già messo in vetrina nella gara di andata col Roeselare e in campionato con Latina, nel quarto c’è posto anche per il baby Stojkovic. Vincono i belgi, ma può festeggiare solo la Lube.
 
“E’ un traguardo importantissimo – ha dichiarato a fine partita un felicissimo Ferdinando De Giorgi – e l’abbiamo raggiunto con grandi meriti. La final four della Champions League è un’occasione importante per la carriera di ogni giocatore, questa Lube è stata brava a conquistarsela raddrizzando una situazione iniziale che sembrava compromessa già dopo le prime tre gare della fase a gironi. Sono contento, abbiamo avuto grande carattere nel saper centrare questo obiettivo e ciò va interpretato come un segnale importante per tutto il lavoro fatto dai ragazzi. In Russia ci giocheremo le nostre chance, consapevoli del prestigio della manifestazione e dunque delle difficoltà che ci presenterà. Il Friedrichshafen? I tedeschi sono stati senza dubbio bravi a sfruttare il momento difficile di Treviso; squadra molto fisica, da rispettare sicuramente visto che è arrivata dove è arrivata. In una final four di questo genere tutte le formazioni qualificate sono inevitabilmente di buon livello. Ci cominceremo a pensare tra poco”.



IL TABELLINO


KNACK RANDSTAD ROESELARE: Pajusalu 7, Freriks 3, Coucke n.e., Borremans, Verhanneman 1, Lemay (L), Contreras 19, Ogurcak 10, Verhelst 1, Marquez 7, Hardy 19, Callebert. All. Baeyens.LUBE BANCA MARCHE: Sintini 2, Miljkovic 3, Geric 9, Rodrigao 1, Dennis 6, Herpe 9, Corsano (L), Paparoni 10, Raymaekers 7, Monopoli 1, Bartoletti 12, Stojkovic. All. De Giorgi.ARBITRI: Deregnaucourt (FRA) – Groenewegen (NED).PARZIALI: 28-26 (27’), 19-25 (21’), 22-25 (23’), 19-25 (23’).NOTE: Roeselare bs 16, ace 7, muri 15. Lube bs 17, ace 1, muri 6, errori.