Tra Lattari e la Prisma Taranto ( intesa non solo come squadra ma anche come società e ambiente esterno) è “amore” a prima vista. E’ evidente che si è venuta a creare una spontanea alchimia basata su quelle sensazioni positive che si hanno a pelle quando conosci da pochissimo una persona eppure sei disposta a concederle subito grande fiducia. Il tecnico brasiliano con la sua simpatia, con il suo modo di lavorare sodo ma sempre con il sorriso sulle labbra ha conquistato tutti dal presidente, ai giocatori sino ad arrivare al magazziniere. C’è buon umore durante gli allenamenti ed i giocatori sudano e sgobbano in palestra prestando grande attenzione alle indicazioni tecniche del nuovo coach che da quello che si sa è uno che lavora molto sulle motivazioni del gruppo.
“Ho trovato un ottimo gruppo, molto motivato. C’è grande voglia di sacrificarsi per migliorare, di fare bene. C’è grande attaccamento alla società da parte di tutti. Il lavoro diventa più semplice quando c’è grande spirito di collaborazione” – afferma a tal proposito il buon Radamès che parla dei suoi primi giorni di lavoro in palestra a Taranto: “Sono molto soddisfatto di quanto fatto sinora. Abbiamo cambiato qualcosa nel ritmo di allenamento. I ragazzi ora hanno le gambe pesanti. Con Totire c’è uno scambio continuo di informazioni ed in questo week-end mi sto dedicando a visionare le partite di campionato sin qui giocate dalla Prisma”.
Prima di disputare qualsiasi amichevole Lattari vuole la squadra al completo. Recuperare gli infortunati Castellano e Latelli ed attendere l’arrivo a Taranto dei nazionali Rak, Shumov e Nagy ma anche di un martello ricevitore. Probabilmente il 6 dicembre verrà disputata un’amichevole o con il Castellana Grotte o con il Vibo Valentia.
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