SISLEY TREVISO-PRISMA TARANTO 3-0
TREVISO: Horstink ne, Novotny ne, Fei 16, Vermiglio ne, Papi 8, Farina (L), Kral 1, Ahmed 5, Gustavo 10, Tencati 1, Cisolla 11. All. Daniele Bagnoli.
TARANTO: Vicini (L), Ricciardello ne, De Palma 2, Valdir 2, Patriarca 4, Castellano 2, Vulin 7, Felizardo 8, Granvorka 7, Eden, Anderson 7. All. Vincenzo Di Pinto.
ARBITRI: Saltalippi di Perugia, Achille di Roma.
NOTE: parziali 25-22, 25-15, 25-20. Durata set: 26’, 21’, 25’ per un totale di un ora e 12 minuti. Treviso: attacco 55%, muri vincenti 12, ace 9, battute sbagliate 11, ricezione positiva 65% (perfetta 43%). Taranto: attacco 40%, muri vincenti 6, ace 2, battute sbagliate 12, ricezione positiva 49% (perfetta 27%). Spettatori 8500.
Niente da fare per la Prisma Taranto che nella seconda semifinale della Tim Cup si arrende alla Sisley Treviso. Resta però un risultato storico per il volley pugliese, sottolineato dagli applausi dei duecento sostenitori che hanno seguito la squadra al DatchForum di Assago. Come da previsioni della vigilia, nella Sisley manca il palleggiatore Vermiglio, infortunatosi nella sfida di semifinale contro Modena, mentre Di Pinto opta ancora per Granvorka nel ruolo di opposto, con Castellano e Patriarca di banda. In avvio di gara Taranto gioca a viso aperto contro i campioni d’Europa e si porta in vantaggio 8-6 sul primo time-out tecnico con un punto sul secondo tocco di De Palma. La Sisley pareggia però sull’11-11 con un muro di Tencati su Castellano ma sopratutto grazie a Fei, già a quota 4 punti. Treviso viene fuori pian piano e passa avanti (16-15) sulla seconda sospensione. Cresce Papi, che trascina i suoi verso l’allungo: il 21-18 è fissato da un errore di Granvorka, così Di Pinto chiama time-out. Entra allora Anderson per Castellano, e un ace di Granvorka e un attacco fuori di Fei segnano il 22-22 sul quale però il francese sbaglia il servizio e Cisolla conquista due set ball chiusi subito dal muro di Treviso, vera chiave del match.
La partenza del secondo parziale è equilibrata ma la Sisley, sul 3-2 per la Prisma, piazza un break di 4-0 e scatta sul 6-3 sul quale Di Pinto richiama i suoi. Cambia poco e il tecnico di Turi, che già continua a tenere in campo Anderson, toglie Granvorka (che soffre il muro di Treviso) e inserisce Valdir. Ma la Sisley alza una barriera insormontabile ed è 16-10 sulla seconda sospensione tecnica. Sul 19-14 fa il suo esordio assoluto Eden, ma ormai il set ha preso decisamente la strada di Treviso, che chiude con due ace di fila di Fei.
L’avvio della terza frazione sembra dare fiducia alla Prisma che va sul 3-1 con Anderson, ma Treviso recupera subito: pareggia (5-5) e passa avanti (6-5) con due ace di Ahmed. L’equilibrio dura fino al 10-10, firmato da Felizardo, ma la Sisley decide di scattare: parziale di 4-0, siglato da un ace di Cisolla e da un errore in attacco di Patriarca, e vantaggio sul 14-10 che diventa 16-11. La Prisma però ha una reazione, guidata da Vulin e proseguita da un errore al servizio di Fei: 3-0 e 16-14. Taranto resta vicino all’avversario grazie a due muri consecutivi di Felizardo per il 21-19 (rientra intanto Castellano), ma Fei e Gustavo chiudono gli ultimi quattro punti che mandano la Sisley in finale contro Roma.
Angelo Loreto
Responsabile ufficio stampa
Prisma Taranto Volley