Appena terminato il primo allenamento della sua nuova avventura, Ljubo Travica si apparta prima con capitan De Mori, poi dopo pochi minuti è la volta di Marco Fabroni, al quale dedica qualche minuto in più seduti entrambi sulla tribuna del Pala167 dietro le panchine.
Da “vecchia” volpe della pallavolo internazionale il nuovo tecnico della Materdomini Volley.it sa perfettamente da dove cominciare per avviare il nuovo ciclo della compagine pugliese. Un gruppo che deve ritrovare quella tranquillità e quella compatezza necessarie all’ottenimento degli obiettivi che la società ha prefissato. La partita di Cagliari è alle porte con tutte le insidie che la squadra di Santilli ha già dimostrato di poter mettere in campo, ma coach Travica appare sereno anche nelle sue prime dichiarazioni in gialloblù:“Sapevo anche prima di accettare l’incarico che Castellana aveva una squadra molto forte. Certo non è stata fortunata nell’ultimo periodo ma credo che le potenzialità tecniche ed umane di questi ragazzi possano far superare quelle incomprensioni createsi negli ultimi tempi, sono convinto di questo altrimenti non sarei qui e credo che in poco tempo si possa ritornare a lottare in campo come i ragazzi sanno fare. Dobbiamo essere pronti ad approfittare di eventuali scivoloni delle nostre avversarie fino alla fine del campionato, se poi le altre squadre faranno meglio allora dobbiamo prepararci al meglio per i playoff.”
Le prime impressioni del coach croato sono assolutamente positive così come positivi sono stati i riscontri da parte dell’ambiente castellanese colto un po’ di sorpresa dal cambio in panchina.
“Sicuramente c’è bisogno di qualche giorno per capire bene tutte le situazioni ma spesso dalla prima impressione si possono cogliere aspetti positivi. Con lo staff tecnico siamo già in perfetto accordo sulle cose da fare e dopo il primo allenamento sono ancora più convinto che si possa fare molto bene.”
A tal proposito le due settimane di lavoro ininterrotto dopo la gara con la Tiscali cascano a puntino.
“Sicuramente la pausa di campionato ci aiuterà nel lavoro di recupero che andremo a fare. Adesso è comunque importante non creare ulteriori tensioni intorno alla squadra per poter affrontare al meglio la partita di domenica e per poi tuffarci nel lavoro delle prossime due settimane.”
La settimana movimentata della Mater ha dunque trovato il suo epilogo con l’arrivo di una nuova guida tecnica in luogo dell’allenatore che ha riportato dopo dieci anni la Materdomini in serie A e che comunque lascia la squadra in seconda posizione a soli tre punti dalla capolista. L’intervento del numero uno gialloblù è doveroso.
“Un cambio d’allenatore ha sempre la motivazione di dare una scossa alla squadra – precisa Michele Miccolis – . L’arrivo di un professionista di livello internazionale qual’è coach Travica vuole far anche comprendere a coloro i quali avessero degli ulteriori dubbi che gli obiettivi della società sono quelli ben chiari di puntare alla A1, non avrebbe altrimenti avuto senso ne un cambio di allenatore ne tantomeno puntare su un personaggio prestigioso come Travica. Come società avevamo in programma di chiudere la stagione con lo stesso gruppo, purtroppo ciò non è potuto avvenire a seguito di alcune sopraggiunte incomprensioni. Devo sottolineare che le responsabilità di questa decisione come capita in queste occasioni sono da dividere fra le varie componenti che lavorano al nostro progetto, nessuno escluso; dallo staff tecnico, ai giocatori, alla società stessa che qualche errore ha commesso. Purtroppo nel mondo sportivo è luogo comune che l’allenatore paghi in prima persona, è toccato questa volta a Giovanni D’Onghia che a parte il rapporto di lavoro resta sempre un amico ed una persona da stimare e rispettare che insieme a noi ha vissuto momenti indimenticabili.”
Adesso dunque la società si attende un forte segnale di risposta dai propri giocatori.
“Adesso credo davvero che gli alibi debbano restare fuori dalla porta, certo è difficile migliorare una posizione come quella attuale ma credo sia allo stesso modo difficile fare peggio e noi non vogliamo assolutamente imitare una famosa squadra di calcio che cambiò l’allenatore quando era al secondo posto e finì per fare peggio. Noi vogliamo raggiungere gli obiettivi prefissati e tutte le nostre scelte sono orientate in questa direzione. Adesso è necessario placare tutte le polemiche ed indirizzare le attenzioni verso quel traguardo che è sempre stato il nostro sogno.”
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