IL TIE BREAK CI SORRIDE, MA PER I PLAY OFF NON BASTA


Adesso c’è anche la certezza inconfutabile della matematica a decretare l’esclusione della Lube Banca Marche dai play off. I biancorossi battono Taranto nel quarto tie break consecutivo della stagione, ma i due punti raccimolati non bastano più a mantenere intatto il pur sottilissimo sogno di agguantare il pool che assegnerà il tricolore. Eppure, la formazione di Ferdinando De Giorgi aveva iniziato la gara nel migliore dei modi, dando ad un certo punto la netta impressione di poter chiudere senza troppi problemi col massimo scarto e in breve tempo. Nel primo set, nel quale si fanno sentire i muri di Rodrigao (3), i marchigiani sono trascinati dalla confermata vena di Alessandro Paparoni (5 palloni messi a terra su 8 nel parziale; chiuderà con 15 punti, proprio come Dennis, uno in più di Miljkovic e dell’imperioso Geric), decisivo con la battuta anche nel finale del secondo (suo l’ace che chiude il parziale sul 26-24) dopo che Taranto, insolitamente spuntata in attacco e al servizio, aveva dato segni di vita dopo l’ingresso di De Palma in regia. La vera rinascita degli ospiti si registra invece col successivo ritorno in campo di Nuti, che troverà in Felizardo, e soprattutto Granvorka (19 punti finali, 67% in attacco, un ace e due muri: è Mvp della gara) due ottimi terminali offensivi, quelli utili a capitalizzare fino in fondo le solite concessioni dei maceratesi (nel quarto Monopoli rileva Sintini, ma le cose non cambiano; dentro anche Herpe). Che nel momento topico del tie break devono ringraziare ancora la battuta di Paparoni.
Nella sezione AGONISMO – POST PARTITA è disponibile il tabellino della gara.