Carissimo Gianni,
Lei ci aveva preannunciato con paterna dolcezza la Sua partenza per la casa del Padre, ci aveva fatto pervenire i complimenti per il nostro andamento in precampionato ed il sostegno per un anno agonistico che stava per iniziare a partire dalla prima, di domenica 30 Settembre; è andato tutto secondo i Suoi piani, persino la nostra vittoria che tutti i ragazzi hanno voluto dedicarLe ma ora, oltre a questo, a noi è rimasta una seggiola vuota sulla tribuna del nostro palasport che avrebbe voluto fosse adeguato alla nostra categoria.
I nostri ragazzi Le hanno sempre voluto bene e mancaVa loro quando i Suoi impegni non Le consentivano di sedere su quel seggiolino in quarta fila ma, se gliene volevano tanto, era perché Lei per primo ne Ha voluto loro in modo smisurato.
Mi viene in mente ogni fine partita, dove di solito c’è sempre difficoltà a scendere dalle tribune ma non per Lei perché bastava girare lo sguardo e vederLa già in mezzo al campo, in mezzo ai Suoi ragazzi, sia che avessero vinto che perso.
Fin dal nostro primo incontro, avvenuto poco dopo il Suo arrivo, non si è mai stancato di dirci che si vince solo se si è un gruppo affiatato, dove l’individualità deve lasciare lo spazio al gioco d’assieme e dove l’uno deve giocare per l’altro mettendo sempre in primo piano l’umiltà.
Caro Gianni, quando d’ora in poi la domenica giocheremo in casa, siamo certi che nessun impedimento La terrà più lontano dal venirci a sostenere perché Lei, per noi, sarà sempre li, li dove si è sempre seduto, con il Suo immancabile gilè e la sciarpa bianco-azzurra al collo che Le piaceva portare per la scritta:
“forza ragazzi..…siamo sempre con Voi”.
Luciano Serenelli