La Famigliulo si gode questo secondo posto definitivo in campionato e si prepara, per adesso più che altro mentalmente, alla fase dei playoff. Prima, infatti, c’è da affrontare la trasferta di Taviano, partita che però vedrà di fronte due formazioni “tranquille” che ormai hanno raggiunto i propri obiettivi, visto che anche i salentini non hanno più da chiedere a questa stagione. Domenica al “William Ingrosso” di Taviano si giocherà, quindi, per l’onore del campo e null’altro: da una parte i pugliesi vorranno chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico magari con una vittoria prestigiosa contro la vicecapolista; dall’altra i ragazzi di Giuliani, che notoriamente non mollano contro nessun avversario, cercheranno di chiudere la striscia positiva di successi consecutivi portando il bottino a quota 8.
Facendo un passo indietro al sabato pre-pasquale, questo il commento di coach Alberto Giuliani dopo la vittoria contro Isernia: «C’è il servizio, c’è la grossa determinazione in difesa, c’è aggressività. C’è, insomma, la squadra che abbiamo visto tante volte. Oggi (sabato scorso, n.d.r.) l’abbiamo ammirata una volta in più. Sono contento di aver visto una squadra molto motivata a conservare il secondo posto. I tre punti e la prestazione di oggi ci danno maggiore tranquillità e, soprattutto, un po’ più di tempo per preparare i meglio i playoff ormai alle porte. Ovvio che il morale è alto; c’è qualche infortunio in più da smaltire ma, ripeto, abbiamo ora più tempo recuperare». La partita contro Isernia era molto temuta dal coach marchigiano, anche in virtù dell’insidia “storica” che la formazione molisana rappresenta da sempre per Corigliano. Alla fine ne è venuta fuori una vittoria da incorniciare: «La gara in se stessa è di sicuro da applaudire. Ma voglio sottolineare anche tutte le difficoltà che incontra un gruppo come questo, che ormai ha perso numerosi pezzi, quando in settimana deve allenarsi. Qui va dato grosso merito a gente come Domizioli, Parusso e De Cecco, che in allenamento danno davvero il doppio e anche più. E a volte -aggiunge, chiudendo scherzosamente, il coach di San Severino- utilizziamo anche gli allenatori, dato che Nacci e Cadeddu spesso si prestano per dare una mano in campo. Un grande applauso, dunque, va anche a loro».
Euforico per il gran risultato conseguito in classifica attraverso la vittoria per 3 a 0 sulla Petrecca Isernia, il capitano dei rossoneri, Antonio Corvetta, ha dichiarato: «Siamo stati nettamente superiori ai nostri avversari. Abbiamo mantenuto una densità al servizio impressionante e, alla fine, li abbiamo surclassati. Aveva ragione il coach a temere questa gara: loro sono un po’ la nostra bestia nera, li temiamo e li subiamo anche psicologicamente, dato che sono una buona squadra, con giocatori d’esperienza, capace di venir fuori anche da situazioni svantaggiose. Oggi (sabato scorso, n.d.r.) però, per loro, non c’è stato nulla da fare, non hanno avuto possibilità di far niente. Onestamente li abbiamo pressati dall’inizio alla fine, in queste condizioni non sarebbe stato facile per nessuno giocare contro di noi. La prossima gara a Taviano? Siamo una squadra giovane –ha continuato il capitano- dobbiamo fare della forza fisica la nostra arma vincente, mentre ancora dobbiamo crescere sul piano della continuità nella concentrazione. Contro Taviano, gara ormai ininfluente ai fini della classifica, andremo a riproporre il nostro il gioco proprio perché dobbiamo allenarci a mantenere sempre alta la concentrazione in campo». Sui tanti infortuni (ultimo quello di De Cecco) e sul fatto che il gruppo si stringa e fortifichi sempre più, Corvetta ha affermato: «C’è una coesione veramente unica da parte dei componenti. Dal punto di vista umano, già in settimana ci sottoponiamo ad una pressione fortissima autonomamente, facciamo allenamenti duri e massacranti volontariamente, dove sia Alberto che noi stessi esigiamo tantissimo dalle nostre capacità. In questo modo ci alleniamo al massimo, ci applichiamo tanto e poi diamo vita a gare come questa contro Isernia in cui giochiamo fortissimo, al punto che in campo non ci sembra quasi possibile, viste le fatiche immani che facciamo durante la settimana tra noi stessi». Quando si suol dire che “il lavoro paga”…
[Nella foto: capitan Antonio Corvetta al palleggio – ph Legavolley]
Johnny Fusca
Ufficio Stampa Famigliulo Volley Corigliano
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