Ai primi di gennaio un brutto infortunio alla caviglia fa scrivere a più di qualche testata: “Scuderi, stagione finita”. In effetti la diagnosi è tutt’altro che felice: distorsione alla caviglia con forte interessamento dei legamenti, tanto che c’è la necessità di dover ricorrere all’intervento chirurgico che verrà eseguito a Roma dal Responsabile dello staff medico pentro, il Dott. Raffaele Iorio. L’intervento riesce, ma i tempi di recupero che si prospettano sono lunghi, dalle 10 alle 12 settimane. Un boccone amaro da digerire, soprattutto per chi ha concluso anticipatamente – sempre per colpa di un infortunio – anche la stagione precedente. “E’ difficile, tanto difficile affrontare una situazione simile, ma il segreto sta nel non pensare troppo. Una volta che uno sta male se pensa che deve star fermo, che deve far tutta la riabilitazione, si blocca; invece, bisogna pensare positivo, pensare che quanto prima si tornerà a giocare, bisogna seguire punto per punto tutto ciò che dicono i dottori, credo sia questa la ricetta migliore per riprendersi da un infortunio”.
E, infatti, dopo qualche settimana di riposo a casa, meditando addirittura un ritorno alle “sudate carte” universitarie – lo schiacciatore in forza alla Petrecca ha una passione sfrenata per la chimica (15 esami sul suo libretto e una media da buon studente) – l’Isernia Volley e il presidente Vitullo in testa – uno che da sempre pensa “all’uomo” quanto “al giocatore” – vogliono che il giovane atleta scuola Cuneo faccia a Isernia la riabilitazione, affinché “Scudo” senta l’affetto dei compagni e del pubblico biancoazzurro.
La ricetta, unita alla voglia di riassaporare il campo del ventitreenne cuneese, risulta valida e a un mese e mezzo dal fattaccio Lorenzo Scuderi riceve l’ok del Dott. Iorio per iniziare ad allenarsi e a due mesi dall’infortunio torna a disposizione del tecnico Chiovini che nella storica gara al Datch Forum di Assago lo inserisce, quasi a sorpresa, nel roster. “Quando il coach mi ha comunicato la sua decisione ero contentissimo – dice lo schiacciatore-ricevitore della Petrecca. Per la verità, mi ero fatto qualche calcolo in base alle indicazioni dello staff medico, ma da quei calcoli era impossibile riuscire a rientrare per Milano; invece… i miei sforzi sono serviti e sono riuscito, con immenso piacere, a far parte del gruppo chiamato a un match storico, in una cornice, quella di VolleyLand, che renderebbe felice e orgoglioso qualunque pallavolista”
Che dire? Semplicemente un recupero da record, al quale hanno contribuito diversi fattori come sottolinea lo stesso atleta biancoazzurro: “L’affetto dei compagni prima di tutto, tanta forza d’animo, uniti ai piccoli miglioramenti di ogni giorno, sono stati gli elementi che mi hanno spronato a non mollare. Quei piccoli risultati sono diventati sempre più grandi e pian piano mi sono sentito come una pallina in discesa che poi va giù da sola! Per questo debbo ringraziare – aggiunge Scudo – in primis, Raffaele Iorio che è stato splendido e Ivan di Marco, il nostro fisioterapista, che mi ha seguito con molta attenzione, standomi dietro passo dopo passo. Il mio recupero lo dedico a loro, ma anche ai miei compagni e alla società che mi è stata molto vicino”.
Dalla scorsa settimana “Lollo” (perché lui di nomignoli ne ha più di uno) è tornato anche ad attaccare, il massimo per uno schiacciatore, ma sotto sotto sappiamo che in prospettiva futura Scuderi più che prendere a schiaffi la palla si vedrebbe bene ad addomesticarla per appoggiarla nella linea dei tre metri al proprio palleggiatore. “Scudo libero”, non è lo striscione da curva da stadio per tirare fuori il tifoso scalmanato, bensì un desiderio, neanche tanto celato, di divenire il baluardo principe della seconda linea: “Scudo libero sarebbe bello! Fare il libero è il mio obiettivo futuro, non so se si tratta di un obiettivo realizzabile o meno, ma lavoro per quello, poi, al solito, sarà la campagna acquisti estiva a stabilire se questo è solo un sogno o sarà una bella realtà; certo a me piacerebbe!”
Anna Palermo
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