Crema esce a mani vuote dal Palalido in festa, dove i tremila presenti hanno riseervato il giusto tributo ai ragazzi di Ricci per la meritata conquista della A1.
L’inizio per i bues è a dir poco disastroso: la battuta di Milano (soprattutto con Benito) fa quello che vuole e Fabio Soli deve macinare chilometri per riuscire a servire gli attaccanti con palle scontate. Il primo parziale è imbarazzante: 25-10, il che la dice lunga su come è ststo il diverso approccio alla gara tra i cremaschi ed i milanesi.
Nella seconda frazione i blues combinano qualcosa di meglio, perdendo 25-19 e l’unico dato positivo della gara è l’aver messo in discussione almeno il terzo parziale, perso di un soffio 25-23.
Un Tejeda visibilmente in palla viene sostituito a fine del primo set da Roberto Cazzaniga, che risulterà il migliore dei suoi con 13 punti, pur non avendo messo a segno neanche un ace, dato, questo, inconsueto per il bomber brianzolo.
Saitta prende il posto di Soli in cabina di regia, ma anche per il palleggiatore catanese ci sarà da correre per tutto il campo per distribuire il gioco.
Serata poco felice per Mario Canzanella, che lascia il posto ad un discreto Jankovic, mentre la grossa delusione ha il nome di Matteo Martino, autore di una prestazione negativa, proprio in una partita contro una Serie A1 e davanti ad una platea da Serie A1.
Salutato all’ingresso in campo Held, ex di turno.
Il d.g. Michele Rota liquida con poche battute la partita:
“Ho visto un Tejeda in grande spolvero in attacco, e Cazzaniga ha dato inequivocabili segni di ripresa, anche se salta ancora poco ed in battuta non è stato per nulla efficace.
Avremmo voluto assistere ad una bella partita, ed invece la nostra squadra non ha saputo fornire una prestazione degna di questo nome; insomma, abbiamo giocato male, o meglio, non abbiamo proprio giocato, se non nel terzo set.
Quello che mi lascia molto perplesso è che l’evento era di quelli in cui ogni giocatore solitamente dà il meglio di sè: più di 3000 persone, palazzetto in festa, grandi avversari: insomma, c’erano tutti i presupposti per mettere in campo grinta, voglia di esserci, combattività.
Al di là della sconfitta, che è ampiamente giustificabile, ci aspettavamo una gara diversa, speravamo di regalare al pubblico un bel gioco e dinvece abbiamo disputato una delle peggiori uscite stagionali: peccato, soprattutto per i ragazzi che potevano dimostrare il loro reale valore di singoli e di squadra.
Sicuramente da domenica prossima l’atteggiamento in campo dovrà essere differente”.
Il 22 arriva a Crema la Materdomini, squadra data per favoritissima ad inizio torneo…
“La Materdomini è squadra costruita per vincere il campionato e la società sta facendo di tutto per raggiungere la finale: ha appena tesserato un giocatore brasiliano, stante l’infortunio occorso al cubano Joel nel finale di stagione: questo la dice lunga sugli intendimenti dei dirigenti pugliesi.
Avremo la possibilità di giocare due gare su tre a Crema, quindi dovremo fare di tutto per approfittare di questa opportunità”.

Nella foto: Carlos Tejeda e Paolo Crosatti