Non è ancora il momento delle analisi, perché paradossalmente, pur dopo tre sconfitte consecutive, la classifica della Prisma resta soddisfacente. Ma come ha chiesto a gran voce a fine partita il presidente Bongiovanni, adesso bisogna riflettere e trovare immediatamente la forza di ripartire. Quello con Perugia è un stop duro, figlio di una giornata difficile. L’assenza di Vissotto è compensata dalla prestazione discreta di Nagy, che attacca con il 50% e mette a terra 25 palloni. Le ragioni della sconfitta, la terza consecutiva, vanno ascritte ai meriti di Perugia, che mette insieme una grande partita a muro (ben 15 i punti arrivati con questo fondamentale), colpisce con Stokr e soprattutto con un Kromm in ottima serata, ma anche circostanziati ad una brutta giornata del gruppo ionico, mai realmente in partita. Gli umbri vanno subito sopra di due set, la Prisma prova a reagire e conquista il terzo, poi la Luigibacchi.it chiude facile il quarto parziale e mette fine al match 1-3. Adesso, come ha ribadito Totire nel dopo gara, c’è bisogno di fare punti, non importa dove.
La partita
Vissotto non recupera, in posto due parte Peter Nagy. Per il resto nessuna sorpresa in casa Prisma: Nuti in cabina di regia, Rak e Vulin al centro, Patriarca e Castellano di banda, Latelli libero. Formazione confermata per coach Dall’Olio: Sintini palleggiatore, Stokr sulla diagonale, Di Franco e Nemec centrali, Vujevic e Kromm laterali, Pippi libero.
Perugia parte forte condotta da un buon Vujevic (1-4), la Prisma rosicchia punto su punto ed impatta con un ace di Rak (8-8). Il set si fa equilibratissimo: Nagy, dopo un inizio difficile, entra in partita, il muro umbro continua a fare buone cose e Kromm spinge con discreta continuità (14-16). Castellano e Stokr si rispondono, Patriarca prima piazza un attacco incrociato da zona quattro, poi stampa il muro sulla seconda linea di Stokr (24-23). Ma l’uomo decisivo ai fini del parziale è l’ex Goran Vujevic, che ribalta la situazione con un ace sporco. Un errore di Nagy consegna poi il set agli umbri 27-29.
Si ricomincia all’insegna dell’equilibrio: Patriarca è in serata positiva e Sintini riesce sempre a trovare buone soluzioni in attacco, il match è piacevole (7-8). Totire si gioca la carta Shumov (per Vulin), Perugia prova a prendere il largo con Kromm, Castellano tiene la Prisma vicina nel punteggio (13-16). La Luigi Bacchi.it non sbaglia niente, Vujevic prende le misure a Nagy, Stokr le regala 5 set point, un errore di Castellano le consegna il 20-25 ed un inaspettato 2 a 0.
Perugia naviga sull’onda dell’entusiasmo e pur non eccedendo in nessun fondamentale mette in campo un buon volley, Taranto prova strenuamente a rimettere in piedi il match trascinata dall’esperienza dei suoi senatori (8-7). Totire ruota i tre centrali e nell’equilibrio generale spicca il duello fra Castellano e Nemec. Un ace di Shumov da il mini break agli ionici (15-11), Dall’Olio prova a mischiare le carte gettando nella mischia Kovacevic (per Kromm) ma la Prisma tiene il pur piccolo vantaggio (16-13). Un buon turno in battuta di Kromm ed un muro di Di Franco su una pipe di Castellano danno il pari agli umbri (16-16). Il finale di set diventa incertissimo: Nagy regala un altro break ai padroni di casa con un muro su Stokr (21-19), Perugia non molla trascinata dal solito Kromm (24-23) ma un primo tempo di Rak dà il set alla Prisma e rimette in equilibrio il match: 1-2.
Totire riparte con Shumov, Dall’Olio conferma i titolari. Nagy gioca con rinnovata fiducia, ma Stokr e qualche errore in ricezione tengono avanti gli umbri (5-8). Kromm regala il massimo vantaggio agli ospiti con un muro su Castellano (9-13), Sintini continua a gestire il gioco con ottime scelte (13-16). Il muro umbro continua a fare la differenza, la Prisma crolla psicologicamente (14-20), Stokr chiude il set 18-25 ed il match 1-3.
Gli spogliatoi
Soddisfatto coach Pupo Dall’Olio al termine del match: “Quella di oggi è una vittoria importante per il morale, ma le ultime tre sconfitte erano arrivate contro tre grandissime squadre. Abbiamo gestito bene l’incontro nei momenti importanti con Sintini, e la Prisma, pur priva di Vissotto ci ha dato sempre filo da torcere. Credo che la chiave di volta di questo successo sia stato il muro. Questi sono punti importanti perché saranno in pochi ad uscire dal Palafiom con la posta piena”.
“Dobbiamo fermarci, parlare fra di noi e comprendere cosa stia succedendo – è l’analisi del presidente Bongiovanni- Personalmente credo che la squadra debba ricercare in se stessa le ragioni di questa sconfitta”.
“Quella di stasera è una sconfitta che ci sta – commenta Michele Totire – e da questo punto dobbiamo ripartire. Non siamo una squadra come quella della passata stagione e dobbiamo giocare di gruppo, senza disunirci come oggi, senza fare tanti errori in un fondamentale importante come il muro-difesa. Adesso dobbiamo riprendere fiducia. Non importa chi abbiamo di fronte o dove siamo: dobbiamo tornare a fare punti”.
IL TABELLINO
PRISMA TARANTO 1
RPA LUIGIBACCHI.IT PERUGIA 3
(27-29; 20-25;25-23; 18-25)
TARANTO: Nuti, Vissotto n.e., Rak 9, Vulin 3, Castellano 14, Patriarca 12, Latelli (L), Shumov 4, Nagy 25, Ardu, Durante n.e., Idi n.e. All. Michele Totire
PERUGIA: Kovacevic, Tuerlinckx, Serafini, Proper, Pochini, Sintini 4, Kromm 21, Di Franco 8, Nemec 9, Braga, Pippi, Vujevic 11, Stokr 20. All. Pupo Dall’Olio
NOTE: durata set: 30’, 23’, 28’,24’. Spett. 1080. Taranto – Att. 49%; Ric. Pos. 85% Prf. 62% ; Muri pt. 5; Ace 3. Perugia – Att. 53%; Ric. Pos. 82% Prf 61%; Muri pt. 15; Ace 2. MVP: Kromm.
(Nella foto Ninni Cannella l’ex del match Goran Vujevic)

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