E’ Manuele Ravellino il primo rinforzo della Volley Corigliano in vista del prossimo campionato di Serie A1. Centrale napoletano alto 201 cm, classe ’74, proviene dalle fila della Tonno Callipo Vibo Valentia, dove lo scorso anno ha disputato la massima serie. In precedenza Ravellino ha militato dal 2000-01 al 2005-06 (sempre in A1) nella fila della Lube Banca Marche Macerata, vincendo tre volte la Coppa Cev, la Coppa Italia nel 2001 e nel 2003, la Champions League nel 2002 e laureandosi Campione d’Italia nel 2006. Prima di arrivare a Macerata, Ravellino cresce atleticamente e tecnicamente a Falconara, dove dal 1992 inizia con le giovanili fino a disputare, poi, sette campionati tra A1 e A2. Per lui anche 4 presenze in Nazionale, con esordio avvenuto in Ucraina nel 1999.
«Sono una persona cui piace esprimersi con i fatti e non con le parole. Bisogna dimostrare in campo il proprio valore, affrontando gare e allenamenti con passione e impegno». Sono queste le prime dichiarazioni in rossonero di Manuele Ravellino, che all’indomani del suo ingaggio da parte del Corigliano si è detto soddisfatto della scelta di rimanere in Calabria dopo l’esperienza vibonese. «Sono contento di aver firmato con il Corigliano e sono convinto al cento per cento della scelta fatta, anche perché io non faccio mai una cosa in cui non credo. Già conoscevo la Società e il tecnico Giuliani, so che sono ambiziosi e lavorano con dedizione. Giuliani, poi, è un allenatore che punta molto sul gruppo, sa plasmare una squadra e sa dare ai suoi atleti le motivazioni giuste. Secondo me, anche se è alla sua prima esperienza in A2, ha le carte in regola per allenare nella massima serie, come testimonia anche il fatto che sia tra i coach più apprezzati in circolazione. Insomma, considerato anche che la Società ha in mente altri importanti movimenti di mercato, credo che a Corigliano ci siano i presupposti per far bene. Nei giorni scorsi, tra l’altro, ho anche avuto modo di colloquiare con Corvetta, che mi ha parlato molto bene dell’ambiente, della società, dei tifosi, ecc. Tutto ciò ha confermato quanto di buono già sapevo, facendomi propendere ancor più per il “sì” definitivo. Obiettivo minimo? Ovviamente la salvezza, ma sono fiducioso che lavorando bene riusciremo a toglierci anche qualche piccola soddisfazione in più. Si sa, la Serie A1 è diversa dalla A2: tuttavia se Società e sponsor riusciranno a lavorare proficuamente credo si possano ottenere buoni risultati. Per intenderci –ha spiegato il neo acquisto coriglianese- l’anno scorso a Vibo è stata fatta una squadra con alcuni “punti interrogativi”. Qualcuno poi ha fatto bene, altri meno. A Corigliano, invece, mi risulta si stia puntando su uomini importanti per creare un roster affidabile». Ravellino, visto che proviene dal Vibo, ha già avuto modo di conoscere il calore del pubblico meridionale. «Io sono napoletano, so cosa vuol dire avere un pubblico che ti sostiene con calore. A Vibo era così. E le formazioni del Nord sanno quanto è delicato andare a giocare nei campi del Sud Italia, dove l’ambiente è sempre caldo e il tifo alle stelle. Soprattutto per noi –ha poi concluso il centrale, lanciando una sorta di incipit ai tifosi coriglianesi- il fattore campo dovrà essere determinante: dato che tecnicamente non possiamo paragonarci a formazioni del calibro di Treviso o Piacenza, dovremo puntare molto sulle gare interne e sul sostegno dei nostri supporters».

Johnny Fusca
Ufficio Stampa Famigliulo Volley Corigliano
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