Mirco Dalla Fina ha fatto il suo esordio da primo allenatore sulla panchina del Fiorese nel match di mercoledì con Pineto, inaugurando la sua nuova avventura con una serata che non ha fatto dormire più di qualcuno tra tifosi e addetti ai lavori tante sono state le emozioni, purtroppo anche negative, che quella partita ha lasciato dietro di sè.

Anche il tecnico di Marano Vicentino, raccontando pensieri e sensazioni di quella giornata speciale, ha faticato ad addormentarsi: “Sì è vero, ma mi capita spesso dopo la partite, anche se effettivamente stavolta c’era qualche pensiero in più del solito. Prendere in mano la squadra a metà stagione è stata un’assunzione di responsabilità non facile: è un compito importante e al tempo stesso gravoso, per cui alla vigilia ero molto concentrato e non ho avuto tanto tempo per essere emozionato. Prima del match l’emozione è durata un attimo e poi è sparita, non potevo permettermela. Non è il momento di essere emozionato, il mio compito è quello di trasmettere una grande carica ai ragazzi e al tempo stesso una grande tranquillità, perchè adesso devo cercare di sollevare il morale e di aiutare la squadra con tutte le mie forze. Rivedrò i ragazzi solo oggi in allenamento, ma molti li ho sentiti la telefono il giorno dopo e credo che nonostante la grande delusione ci sia la serenità giusta per risollevarsi. Certo, è stata una mazzata perdere così: non se l’aspettava nessuno, io per primo ero sicuro che avremmo vinto. Dopo aver perso di un soffio il 3°, abbiamo avuto una bellissima reazione e lì mi sono detto: è fatta! Invece abbiamo perso e credo che, al di là di alcuni aspetti tecnici su cui dobbiamo ancora lavorare molto, in quel momento sia stato preponderante il fattore mentale. Non è facile giocare sereni quando si è reduci da una serie di sconfitte e di prestazioni opache e il blocco mentale, alle prime difficoltà, può venire in qualsiasi momento. A guardare il bicchier mezzo pieno posso dire che abbiamo giocato alla pari, e anche qualcosina di più, con Pineto per tre set e mezzo, ma sinceramente preferivo giocare male e vincere: questo è il mio grande rammarico, avevamo la vittoria lì, ad un passo, ed è svanita. Adesso possiamo in qualsiasi momento invertire la tendenza, basta una vittoria convincente e sono certo che invertiremo il trend, perchè la squadra ha delle capacità che non si discutono. Ogni partita sarà per noi l’ultima spiaggia, a partire da quella di domenica a Cagliari: mi auguro che sia una lotta, loro saranno aggressivi, ma noi dovremo esserlo di più, voglio che si stupiscano della nostra aggressività, così arriveranno anche i risultati. E’ l’unica cosa che mi aspetto in questo momento dalla squadra”.

A due giorni dalla partita con Pineto preoccupa meno la caviglia di Daniele Desiderio, uscito a metà del 2° set per una distorsione. Il n.10 giallorosso potrebbe anche seguire la squadra in trasferta, anche se sicuramente non sarà della partita. Più probabile invece, stando ai primi accertamenti, che Lele possa già essere a disposizione di Dalla Fina per la partita del 4 febbraio con Modugno.
Il Fiorese partirà domani mattina presto per la Sardegna, destinazione Cagliari, dove domenica mattina effettuerà un leggero allenamento di rifinitura e dove, alle 18.00 di domenica sera, avrà inizio una partita che i giallorossi faranno di tutto per vincere.

(nella foto: Guarise e Desiderio esultano dopo un punto. Foto Brunello)
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Mauro Sabino