SERIE A1 TIM, 5a GIORNATA DI RITORNO. CUNEO IN TESTA, TARANTO VINCE SENZA NUTI
MAGGIORA LATINA – BRE BANCA LANNUTTI CUNEO 1-3 (25-16, 25-27, 21-25, 22-25)
MAGGIORA LATINA: Latelli (L), Cricca, Bendandi, Fortunato 9, Mattera 3, Vissotto Neves 23, Mattioli 1, Grbic 9, Zanuto Iorio 12, Bjelica 7. Non entrati Damaro, Cipollari. All. Gulinelli Flavio.
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 2, Coscione 1, Rigoni, Lasko, Omrcen 15, Vergnaghi (L), Godoy Filho 21, Curti, Abbadi 10, Garcia Pires Ribeiro 6, Oro 14. Non entrati Rabezzana. All. Prandi Silvano.
ARBITRI: Giovanni Rossi, Diego Pol. NOTE – Spettatori 2000, incasso 11000, durata set: 20′, 30′, 27′, 26′; tot: 103′.
LATINA – Il Palabianchini ospita Cuneo che vuole mantenere il primato in classifica e ci riesce. Latina ha una partenza gasatissima 8 – 4 nel primo time out. Grbic sembra inarrestabile e trascina i suoi fino all’11 – 5. E il secondo time out finisce 16-10. Grande prova corale della Maggiora Latina nel primo set che si impone sulla Bre Banca Lannutti Cuneo frastornata con il solo Giba che risponde agli attacchi di Vissotto e compagni. Prandi chiede il tempo sul 22 a 14, ma ormai il Latina è inarrestabile e si aggiudica il set 25 a 16.
Davanti al calorosissimo pubblico di casa inizia un secondo set con Prandi che chiama il time out sul 3 a 0 Cuneo si scuote e comincia a reagire ma la Maggiora tiene il vantaggio 16 a 14. I ragazzi di Gulinelli sono quanto mai intenzionati a chiudere questo set e gestiscono il vantaggio fino al 22-20, Vissotto porta i suoi al 23, ma un errore di Mattera in battuta, poi di un combattivo Grbic regalano due punti a Cuneo sul 23-22. Cuneo aggancia i pontini e le due squadre arrivano al 24 pari. Va in vantaggio Cuneo e l’esperienza di Giba riesce a girare le sorti del set a favore di Cuneo che chiude 25 a 27.
Inizia il terzo set e Gulinelli sul 3 a 5 per Cuneo effettua il cambio Mattioli per Zanuto. Il primo time out se lo aggiudica Cuneo 6 a 8. Partita aperta e combattuta sul 13 pari Gulinelli chiede il tempo; rientra Zanuto al posto di Mattioli sul 13 a 15. Cuneo avanti di due lunghezze Latina sembra accusare la stanchezza, qualche errore di troppo. ma combatte. Il set si conclude per la Bre Banca Lannutti con il punteggio di 21-25.
Quarto set con Latina che rincorre Cuneo rispondendo punto a punto, time out 6 a 8 . Latina aggancia i piemontesi sul 10 pari, poi Giba, vero mattatore e MVP della serata porta i suoi in vantaggio di tre lunghezze proprio sul 13 a 16 Gulinelli chiede il tempo, Latina lotta e si porta in parità 18 – 18. Ed è sempre parità fino al 22, ma Cuneo si aggiudica il set con il punteggio 22-25.
Bruno Zanuto (Latina): “All’inizio della gara ci abbiamo creduto, abbiamo giocato bene, concentrati. Cuneo poi ha reagito e ha dimostrato più esperienza. Noi ora dobbiamo subito pensare alla prossima sfida di Verona e poi alla Coppa Italia”.
Silvano Prandi (all. Cuneo): “Siamo partiti poco concentrati e nel primo set siamo stati inguardabili. Latina ha saputo approfittarne. Poi siamo cresciuti in ricezione e poco alla volta abbiamo giocato la nostra gara”.
COPRA BERNI PIACENZA – LUBE BANCA MARCHE MACERATA 3-1 (25-27, 25-20, 25-22, 25-17)
COPRA BERNI PIACENZA: Dunnes 15, Marshall 19, Grbic 2, Santos Dutra (L), Zlatanov 21, Cozzi 8, Bovolenta 10, Manià. Non entrati Fernandes Da Silva, Koch, Botti, Cruz Goncalves. All. Dall’Olio Francesco.
LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Paparoni 6, Dennis 14, Santana 11, Sintini, Monopoli, Geric 9, Corsano (L), Miljkovic 16, Herpe 2. Non entrati Bartoletti, Stoijkovic, Patriarca. All. De Giorgi Ferdinando.
ARBITRI: Simone Santi, Massimo Menghini. NOTE – Spettatori 3400, incasso 16000, durata set: 28′, 23′, 25′, 21′; tot: 97′.
PIACENZA – Un Palabanca gremito ospita la Lube Banca Marche Macerata. Spicca l’assenza di Simeonov, fuori per infortunio. Nelle file di Macerata il palleggiatore Monopoli (che fu di Piacenza nel 2001) parte titolare al posto di Sintini, in panchina per scelta tecnica. Partono fortissimo gli ospiti con un parziale di 4-0 costruito soprattutto a muro. Poi Piacenza recupera: classico colpo di seconda di Grbic, quindi Cozzi ferma una schiacciata di Rodrigao (6-7); ma sono gli ospiti ad essere in vantaggio al primo Mazda time out (6-8). Sostanziale equilibrio, il Copra agguanta il pari con azioni lunghe e combattute, soprattutto l’ultimo punto prima del time-out che va a vantaggio padroni di casa a causa di un fallo di seconda linea di Dennis. I biancorossi tengono alta la guardia: Dunnes prima, Zlatanov poi vanno a segno. Cozzi con un muro e una schiacciata porta Piacenza a un passo dal set (24-22). Fefè De Giorgi sostituisce un Monopoli sicuramente non in giornata positiva con Sintini: la Lube cambia faccia e Dennis con un bel muro regala il set ai suoi (25-27).
Macerata (di nuovo con Monopoli nel sestetto) è avanti anche alla ripresa del gioco (6-8). Ma la Copra non demorde, lo dimostra Marshall che deve provare l’attacco per ben tre volte nella stessa azione per trovare il punto. Christian Dunnes mura Paparoni e raggiunge gli avversari (11-11). Il Copra passa in vantaggio per la prima volta con un gran muro di Bovolenta, che si ripete subito dopo il Mazda time out (19-17). Sul (23-20) De Giorgi rimanda in campo Sintini, tentando di ripetere l’impresa del set precedente, ma Piacenza mantiene alta la concentrazione (25-20).
Nel terzo set sono gli emiliani a fare il gioco guidati da un ottimo Marshall che porta a segno due schiacciate consecutive in un momento cruciale del match (21-19). La Lube non riesce a concretizzare la fase offensiva della sua azione, Piacenza al contrario trova un Sergio in grande spolvero pronto a recuperare palloni per la manovra del Copra (25-22).
Macerata scende in campo ancora con Monopoli, sostituito sull’ 8-4 da Sintini, che sembra scuotere i suoi come nel primo set. Poi un attacco in primo tempo di Geric viene giudicato fuori dagli arbitri: Milkovic va su tute le furie e l’arbitro estrae il cartellino giallo (13-11). È un brutto colpo per gli ospiti che perdono la tranquillità e la capacità di gestire azioni prolungate. Un punteggio che da solo esprime il dominio finale dei biancorossi (25-17).
Vigor Bovolenta (Piacenza): “Sono molto contento della mia prestazione e di quella dei miei compagni, Macerata ci ha messo in difficoltà nel primo set ma poi abbiamo ritrovato la mentalità giusta”.
SISLEY TREVISO – ITAS DIATEC TRENTINO 3-2 (21-25, 25-17, 20-25, 25-18, 15-6)
SISLEY TREVISO: Horstink 9, Fei 19, Vermiglio 3, Papi 3, Farina (L), Kral 2, Ahmed, Endres 11, Tencati 11, Cisolla 17. Non entrati Novotny, Ricci Petitoni. All. Bagnoli Daniele.
ITAS DIATEC TRENTINO: De Paola, Segnalini, Hubner 8, Meoni 2, Nascimento 20, Nemec 11, Winiarski 12, Gallotta 17, Bari (L). Non entrati Mescoli, Leonardo Stefani, Mlyakov. All. Lattari Radames.
ARBITRI: Luca Sobrero, Fabrizio Padoan. NOTE – Spettatori 2400, incasso 10000, durata set: 26′, 25′, 26′, 24′, 12′; tot: 113′.
TREVISO – Grande spettacolo ed emozioni al Paalverde: il derby triveneto tra Sisley Volley ed Itas Diatec Trentino non ha tradito le attese, un tira e molla durato 5 set con gli ospiti a menare le danze nel set di avvio e in quello centrale, la Sisley ad inseguire ed a trovare il colpo di reni decisivo per chiudere con un tie break di grande intensità, trascinata da un Cisolla in grande spolvero, Mvp della partita e da un Robert Horstink subentrato in corsa a Samuele Papi, ottimo in attacco. All’Itas, non bastano una prova superba di Meoni in regia e la caparbietà di Richard Nemec, ex della partita.
Si gioca in una splendida cornice di pubblico, punto su punto con un grande equilibrio: al primo mini-intervallo 8-7 per la Sisley volley. Trento tenta il break (10-12) ma il muro di Papi su Gallotta rimette nuovamente in parità (12-12) la sfida ma l’Itas scappa nuovamente e va 13-17 grazie al muro e approfittando di qualche errore degli uomini di Bagnoli. Con l’ingresso di Kral per Tencati gli orogranata riacciuffavano nuovamente la parità (18-18). L’ace di Nemec e un nuovo errore dei trevigiani permetteva all’Itas di scavare nuovamente il solco sul 22-18. Il set si concludeva con il 25-21 finale a favore di Trento.
Con grande determinazione la Sisley si porta sull’8-5 in avvio del secondo set ed il vantaggio via via diventa abissale sul 16-7: Trento tenta la rimonta (18-13) ma gli orogranata contengono le velleità dei trentini. Gli orogranata congelano il vantaggio (20-15) e si aggiudicano il set in scioltezza grazie ad uno scatenato Alessandro Fei (25-17).
Trento riprende con li piglio del primo set soprattutto forzando la battuta, va 8-6 al primo intervallo, un gap che l’Itas allarga anche fino al 14-10 con l’ace di Andrè Nascimento. Il 18-13 di Trento è frutto della buona vena di Gallotta e di un errore in costruzione degli orogranata che tornano sul -3 (16-19). L’Itas sembra ipotecare il set (21-16), la Sisley tenta la disperata rimonta con Fei (22-19) ma sono sempre gli errori soprattutto in attacco a punire gli uomini di Daniele Bagnoli. A chiudere il set il mani out di Gallotta per il 25-20 finale.
La Sisley cerca il 5° set, va 8-5, un break che spezza subito l’equilibrio del parziale: la continuità in attacco degli uomini di Daniele Bagnoli porta al 16-11. L’Itas con Hubner torna al -3 (16-13) ma Fei stoppa il tentativo di rimonta (17-13) e poi Cisolla chiude il set con il punto del 20-15. Il finale di set è tutto per gli orogranata: Cisolla mura Nascimento per il 23-17 che ipoteca il tie break. L’invasione a muro dell’Itas regala il 25-18 conclusivo.
E’ tie break. Sull’1-1 Tencati mura due volte consecutive Nascimento e schiaccia un terzo pallone a terra: subito la Sisley scava il solco con il 4-1 iniziale. Fei mura due volte Winiarski per il 6-2 e l’8-4. Sempre Fei mette a segno l’ace del 9-4. Il 5° muro del set lo mette a segno Horstink, il 6° è invece di Vermiglio su Gallotta (12-5) e il match si chiude sempre con un muro (14-6) e la palla messa a terra da Horstink che vale il 15-6 finale.
Daniele Bagnoli (all. Treviso): “Bene noi in battuta ed a muro, i due fondamentali chiave per riuscire a vincere questo tipo di partite. Stasera sotto questo aspetto siamo andati bene anche se dobbiamo stabilizzarci ed essere più regolari”.
Radames Lattari (all. Trento): “Voglio guardare il bicchiere mezzo pieno e penso al punto che abbiamo strappato sul campo di una delle formazioni più complete del campionato. Bravi i miei ragazzi a trascinare la Sisley fino al tie break, i trevigiani sono stati più bravi di noi ad imporre il loro gioco nei momenti cruciali, la battuta ha fatto la differenza perché quando loro sono stati regolari ed intensi in questo fondamentale ci hanno messo in difficoltà”.
Alberto Cisolla (Treviso): “La vittoria del cuore per noi. Abbiamo sofferto ma abbiamo saputo al contempo stringere i denti e mettere giù i palloni che scottavano, sapevamo fin dall’inizio che l’Itas avrebbe provato a fare la sua partita, con grande aggressività in battuta ed a muro. Stiamo caricando molto dal punto di vista fisico in questo momento della stagione, dobbiamo migliorare sotto il profilo della continuità, ma siamo sulla buona strada”.
ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI – MARMI LANZA VERONA 3-2 (25-22, 28-30, 24-26, 25-14, 15-10)
ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI: Sala 10, Popp 9, Tiberti 1, De La Fuente, Jeroncic 11, Forni, Rinaldi (L), Suxho 4, Perazzolo, Gavotto 27, Meszaros 25, Bernardi 1. All. Velasco Julio.
MARMI LANZA VERONA: Biribanti, Boninfante, Muraguti Yared 1, Grassi 1, Birarelli 10, Maruotti 5, Veres 20, Sorcinelli (L), Howard 24, Bontje 10, Bartman 2. Non entrati Rigatelli. All. Lorenzetti Angelo.
ARBITRI: Matteo Cipolla, Nicola Castagna. NOTE – Spettatori 3900, incasso 12000, durata set: 26′, 33′, 29′, 22′, 14′; tot: 124′.
MONTICHIARI – Montichiari torna al successo battendo in casa la Marmi Lanza Verona per 3-2, portandosi così a quota 31, al sesto posto in classifica.
Velasco a sorpresa schiera nel sestetto titolare Lorenzo Bernardi, al posto di Popp (entrerà in campo dalla metà del 2° set). Verona conferma la squadra che ha battuto nella scorsa giornata la Sisley Treviso.
Primo set molto equilibrato: Montichiari conquista il primo time out tecnico (8-7), Verona il secondo (15-16) e da questo, con un Veres scatenato in campo, rimane in vantaggio sui padroni di casa fino al 19-22. Per l’Acqua Paradiso va in battuta il capitano Donald Suxho e Montichiari riesce a congelare Verona e a chiudere il set sul 25-22. Il parziale si chiude con un fallo da seconda linea di Howard, che pur giocando nel ruolo di opposto, attacca velenosamente anche al centro.
Il secondo set parte a fotocopia del primo. Le squadre si equivalgono, ma Montichiari con uno scatto riesce a portarsi avanti di due punti sul finale del set, sul 24-22. Verona, però, non vuole lasciarsi sfuggire anche questo parziale e raggiunge gli avversari sul 24 pari. La partita si fa incandescente e decisivo si rivela l’ex Acqua Paradiso, Peter Veres (9 punti nel 2° set), che con un ace chiude il set sul 28-30. Le squadre si trovano quindi sull’1-1.
Come nei precedenti, anche nel terzo set le squadre giocano punto su punto, anche se è evidente che Verona gioca con una grinta superiore ai monteclarensi, che soffrono in attacco. Il parziale è infatti deciso dal carattere della Marmi Lanza, che, incitata da un calorosissimo pubblico che li ha seguiti al PalaGeorge, vince il terzo set sul 24-26 e si porta sull’1-2.
Nel quarto set è Montichiari che parte con un marcia in più e domina l’intero parziale, che chiude sul 25-14 con un bel muro del centrale Gregor Jeroncic.
Il quinto set comincia con Meszaros in battuta, che mette in notevole difficoltà la ricezione di Verona e porta i suoi sul 4-0. Montichiari continua a dominare il gioco e chiude l’ultimo parziale su 15-10 con un errore in battuta di Veres.
Migliore in campo della partita, Domotor Meszaros.
Andrea Sala (Montichiari): “Verona ha giocato una grande pallavolo, poi è calata ed è emerso il nostro valore tecnico. Se la Marmi Lanza avesse continuato a giocare come nei primi tre set, per noi sarebbe stato molto più difficile vincere. Penso che Verona darà del filo da torcere a tante squadre in questo girone di ritorno”.
Daniel Allan Howard (Verona): “Peccato, potevamo fare di più. Dobbiamo migliorare nella continuità di gioco e in ricezione. Comunque un punto a Montichiari è sicuramente un buon risultato”.
PRISMA TARANTO – RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA 3-1 (25-20, 20-25, 25-21, 29-27)
PRISMA TARANTO: Vicini (L), Ricciardello, De Palma, Sequeira 7, Patriarca 8, Castellano 12, Vulin 6, Felizardo 11, Granvorka 32, Rodrigues 3. All. Di Pinto Vincenzo.
RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA: Lebl 19, Bucaioni 1, Vujevic 3, Sottile, Saraceni 1, Di Franco 9, Braga, Pippi (L), Swiderski 13, Stokr 17, Perez. Non entrati Sanko. All. Zanini Emanuele.
ARBITRI: Paolo Lavorenti, Gianni Bartolini. NOTE – Spettatori 1700, durata set: 27′, 27′, 27′, 31′; tot: 112′.
TARANTO – Senza il palleggiatore Nuti, a letto con la varicella (che l’ha colpito a 36 anni) e con Anderson bloccato ad una spalla durante il riscaldamento, la Prisma Taranto ritrova il successo e opera il sorpasso proprio ai danni della RPA LuigiBacchi.it Perugia.
In campo c’è De Palma, mentre Perugia è con la solita formazione: Sottile, Stokr, Di Franco, Lebl, Swiderski, Vujevic (l’ex è applaudito dal pubblico rossoblù), Pippi. L’avvio è equilibrato, ma Taranto tenta il primo allungo sul primo time-out tecnico: 8-6 che diventa 9-6 con un attacco di Anderson. I guai per Taranto non sono però finiti, perché il brasiliano è costretto a lasciare il posto a Valdir. Sul 14-9 è Zanini a cambiare: fuori Sottile, dentro Bucaioni. Ma è sempre Taranto avanti: 16-12 con un attacco di Valdir (100% nel primo set, ma 29% nel secondo). La RPA-LuigiBacchi.it prova a rientrare con un muro di Bucaioni (16-14), ma la Prisma allunga nuovamente: 18-14 e 22-18 con una bordata di Valdir. Il set è ormai nelle mani dei rossoblù.
In avvio di secondo parziale arriva il primo vantaggio degli umbri: lo sigla sul 5-6 Swiderski con un muro. Perugia ritrova il sentiero perso nel primo set, e con un muro di Lebl (che in questo set attacca col 67% dopo il 33% del primo) su Valdir allunga sul 9-12 sul quale Di Pinto chiama time-out. Il break degli ospiti prosegue (9-16), così il tecnico ionico toglie un opposto (Valdir) per uno schiacciatore (Castellano). Granvorka (MVP al termine) spezza il digiuno (10-16), ma la Prisma continua a sbagliare mentre il sestetto di Zanini continua a mettere palloni per terra: c’è il tempo per vedere in campo il rossoblu Ricciardello ma, nonostante un tentativo di rientro tarantino (break di 4-0), Perugia pareggia il conto dei set.
Si riparte ed ecco il remake del mondiale giapponese: Granvorka gioca da opposto, ma Perugia scatta subito sul 3-7 e Swiderski segna il punto del 3-8. Taranto si riavvicina sul 7-10 e poi sul 9-11 con due punti di Castellano. Sono il napoletano e il francese a tenere a galla la Prisma, che pareggia 15-15 proprio con Granvorka. Cresce la tensione in campo, ne fa le spese Felizardo che viene ammonito sul sorpasso rossoblu 18-17 (che diventa subito 18-19). Ma è proprio il brasiliano con un muro a regalare l’allungo a Taranto (21-19) sul quale Zanini chiama la sospensione. La Prisma ha però un Granvorka in più: 23 punti finora e Taranto avanti 2-1.
La RPA LuigiBacchi.it riparte subito forte: il 3-6 (che diventa 5-8) è firmato da un ace di Stokr. Rispondono un grande Vicini in copertura e un Granvorka scatenato. E’ un muro di Felizardo che porta alla parità: 11-11. Un attacco fuori di Stokr porta al primo vantaggio del set di Taranto (13-12) che lancia un punto a punto, dal quale viene fuori Perugia (19-21) con un ace di Stokr. Ma è Granvorka a pareggiare (21-21) e riportare la Prisma avanti: è 22-21, ma si arriva ai vantaggi dai quali viene fuori il trionfo tarantino.
Vincenzo Di Pinto (all. Taranto): “Ogni giocatore della squadra ha voluto dare il suo contributo ad ogni costo. Da parte nostra c’è stata una grande aggressività che ha permesso di sopportare anche alcune ingenuità”.
Classifica Serie A1 TIM
Bre Banca Lannutti Cuneo 39, M. Roma Volley 38, Sisley Treviso 37, Copra Berni Piacenza 33, Cimone Modena 33, Acqua Paradiso Gabeca Montichiari 31, Prisma Taranto 30, Itas Diatec Trentino 30, RPA-LuigiBacchi.it Perugia 28, Maggiora Latina 23, Lube Banca Marche Macerata 21, Antonveneta Padova 11, Marmi Lanza Verona 11, Tonno Callipo Vibo Valentia 10.
1 incontro in meno: Antonveneta Padova, Tonno Callipo Vibo Valentia