SERIE A1 TIM, 3a DI RITORNO: MACERATA CADE A MODENA E CONFERMA DE GIORGI. ROMA RESTA LEADER


 


Come nell’anticipo di ieri, e nel Monday Night di domani, tutte le partite in Serie A1 e A2 TIM sono state precedute dal messaggio letto al pubblico dei capitani delle squadre.


 


ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI – MAGGIORA LATINA 3-1 (25-20, 25-12, 19-25, 25-16)


ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI: Sala 14, Popp 8, Tiberti 3, Forni 5, Rinaldi (L), Buti, Perazzolo 21, Meszaros 20, Bernardi 1. Non entrati De La Fuente, Giolito Nicola, Gavotto. All. Velasco Julio.


MAGGIORA LATINA: Latelli (L), Cricca, Bendandi, Fortunato 7, Mattera 2, Vissotto Neves 13, Mattioli, Grbic 10, Zanuto Iorio 12, Bjelica 6. Non entrati Damaro, Cipollari. All. Gulinelli Flavio.


ARBITRI: Roberto Locatelli, Paolo Barbero. NOTE – Spettatori 3700, incasso 12000, durata set: 24′, 21′, 25′, 23′; tot: 93′.


MONTICHIARI – Prima dell’inizio della partita, i capitani delle formazioni in campo, Andrea Sala e Vladimir Grbic, hanno letto un messaggio di cordoglio per l’ispettore capo Filippo Raciti, e dopo il primo fischio è stato osservato un minuto di silenzio.


Padroni di casa quasi decimati dall’influenza: Suxho e Jeroncic assenti e Gavotto in panchina. Velasco si trova, così, a dover sostituire nel suo sestetto base ben tre titolari e ridisegna la propria squadra facendo scendere in campo Tiberti in regia, Perazzolo opposto e Forni al centro.


Partenza razzo di Montichiari che si porta subito sul 5-2, sfruttando anche i tanti errori in attacco di Latina. Il tecnico di Maggiora, Flavio Gulinelli, chiede il time out e i suoi sembrano rientrare in campo con la giusta concentrazione, raggiungendo gli avversari sul 9 pari. Ma Montichiari non si lascia si intimorire, non permette ai pontini di passare in vantaggio e, staccandoli nuovamente, chiude il set sul 25-20.


Parte ancora bene l’Acqua Paradiso in questo secondo set. Si mantiene sempre davanti agli avversari e dal secondo time out tecnico (16-12), con Tiberti in battuta, i monteclarensi conquistano nove punti consecutivi, arrivando così al 25-12 e chiudendo a proprio favore anche il secondo parziale, con una percentuale di perfezione d’attacco del 64% e 6 muri all’attivo, mentre Latina continua a soffrire in ricezione (35% prf).


Nel terzo set Latina ha uno scatto di orgoglio e, per la prima volta in tutta la partita,si trova a condurre, conquistando il primo time out tecnico per 3-8. Montichiari sembra non reagire e Velasco gioca la carta n° 18: Lorenzo Bernardi, al suo esordio al PalaGeorge. Ma Latina non molla e chiude anche il secondo time out tecnico sul 10-16 e continua nella sua volata alla conquista del suo primo set. L’Acqua Paradiso è in affanno, ma tenta, comunque di raggiungere gli avversari, che però hanno trovato nuova determinazione ed energia. Maggiora, infatti chiude il set sul 19-25, portandosi sul 2-1.


Quarto set a fotocopia dei primi due, con Montichiari che conduce prepotentemente il gioco. La “Velasco Band” infatti chiude il set sul 25-16, con un fantastico muro del capitano arancioblù. Montichiari conquista tre punti che la portano a quota 29 in classifica.


Migliore in campo della partita il n° 1 dell’Acqua Paradiso Gabeca, Andrea Sala.


Lorenzo Perazzolo (Montichiari): “Sono contento per la mia prestazione e per la conquista di questi tre punti, che sono fondamentali ai fini della classifica. Con Tiberti l’intesa è perfetta: ci alleniamo insieme tutta la settimana!”.


Flavio Gulinelli (all. Latina): “Dobbiamo riacquistare fiducia in noi stessi. In quest’ultimo periodo abbiamo perso sicurezza e questo si nota soprattutto in difesa e nel cambio-palla. devo dire però che Montichiari oggi era inarrestabile!”.


 


PRISMA TARANTO – BRE BANCA LANNUTTI CUNEO 2-3 (22-25, 25-23, 23-25, 25-19, 8-15)


PRISMA TARANTO: Vicini (L), Ricciardello, De Palma, Sequeira, Patriarca 11, Castellano, Nuti 2, Vulin 9, Felizardo 15, Granvorka 15, Rodrigues 24. All. Di Pinto Vincenzo.


BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 17, Coscione, Rigoni, Lasko 13, Omrcen 12, Vergnaghi (L), Godoy Filho 7, Curti, Abbadi 6, Garcia Pires Ribeiro 11. Non entrati Rabezzana, Oro. All. Prandi Silvano.


ARBITRI: Simone Santi, Antonio Longo. NOTE – Spettatori 2000, durata set: 25′, 32′, 27′, 27′, 12′; tot: 123′.


TARANTO – In un PalaFiom tutto esaurito per la seconda volta in questa stagione la Prisma non riesce a sfatare il tabù Cuneo, che conquista l’ottava vittoria in altrettanti scontri diretti grazie ad una maggiore solidità in un tie-break in cui Taranto alza troppo presto bandiera bianca. Sestetti classici per entrambi gli schieramenti, con Taranto senza il terzo centrale Pavan. In avvio la Prisma sembra poter impensierire subito gli avversari con il servizio, girando in vantaggio (8-7) al primo time-out tecnico. Taranto prova a prendere il largo (12-8) col servizio di Anderson, gli attacchi di Granvorka e un Patriarca attento in ricezione. Prandi allora richiama i suoi, ma contro il muro di Taranto gli attacchi di Giba e Lasko possono poco: così è 16-11. Cuneo prova a reagire e si riavvicina (17-14) con un ace di Giba. Il brasiliano dà il “la” alla rimonta degli ospiti che si riportano a -1 (18-17) con un attacco di Wijsmans e un muro di Omrcen su Anderson. Nonostante il time-out di Di Pinto la Bre Banca aggancia e supera gli avversari (19-18) con tre muri consecutivi di Omrcen, chiudendo un break di 8-2. La Prisma si perde di botto e Cuneo schizza via: 19-22 e vantaggio mantenuto per il primo set.


Taranto ricomincia bene in avvio di secondo parziale: Nuti cerca i centrali, ci sono anche Anderson e Patriarca per l’8-3. Sembra esserci una sola squadra in campo perché i rossoblu volano sul 13-6 che diventa 16-9 con un ace di Felizardo. Sul 18-11 Prandi prova a smuovere qualcosa, togliendo un Giba in ombra (20% d’attacco nel primo set e 33% nel secondo) ed inserendo Abbadi che si presenta subito con un attacco vincente. E così come nel primo parziale, la Prisma allenta il ritmo e Cuneo riapre la contesa: una ricezione sbagliata di Patriarca sulla quale chiude Omrcen segna il 19-16. Ma stavolta la Prisma (entra intanto Ricciardello per Granvorka) non si blocca e pareggia il conto dei parziali.


La contesa è equilibrata e vede stavolta gli ospiti (Giba resta in panchina per tutto il set) portarsi avanti alla prima sospensione (6-8); il pareggio (9-9) lo sigla Anderson con un muro ad uno su Wijsmans. Il sorpasso (13-12) è ancora brasiliano, questa volta di Felizardo. Inizia allora un punto a punto (14-15 con muro di Omrcen su Vulin) dal quale prova a venire fuori Cuneo (20-22) con un colpo ancora del centrale croato. Il margine è minimo ma consente ai piemontesi di riportarsi in vantaggio.


Quarto set e la Bre Banca Lannutti riparte in vantaggio: 6-8 con il pareggio di Taranto (8-8) e nuovamente Cuneo avanti (8-10) con un attacco fuori di Anderson. Nella Prisma torna però l’arma decisiva del servizio, e proprio un ace di Anderson firma il pareggio (13-13) con il successivo sorpasso frutto sempre del brasiliano. Ancora dalla battuta (stavolta Granvorka) la Prisma trova il punto del 16-14, mentre rientra Giba, in panca dal secondo set. Ma il servizio tarantino continua a far male: Felizardo firma il 20-14 e la Prisma è lanciatissima verso il tie-break.


Ed ecco che nel quinto set viene fuori Giba: sono suoi i primi due punti che mettono le basi per il 3-0 iniziale di Cuneo su cui Di Pinto chiama time-out. Cuneo riesce a gestire il gap e anzi lo incrementa sul 4-9 per un errore di Felizardo. Gli attaccanti rossoblu continuano a sbagliare (5-11, Patriarca fuori per Castellano), Taranto cede di botto e la Bre Banca viaggia tranquilla verso il successo numero 12.


Giuseppe Patriarca (Taranto): “Sono contento che siamo riusciti a dare filo da torcere ad una squadra come Cuneo. Nel tie-break siamo calati molto, dovremo lavorare su battuta e ricezione, che nel quinto set ci sono mancate”.


Michal Lasko (Cuneo): “Potevamo vincere meglio, chiudere nettamente la gara. Il tie-break è una lotteria: stavolta ci è andata bene, ma se giochiamo sempre così non sempre ci andrà così bene”.


 


CIMONE MODENA – LUBE BANCA MARCHE MACERATA 3-1 (25-20, 25-21, 21-25, 25-23)


CIMONE MODENA: Tagliatti 8, Rak 10, Marques Fonteles 10, Dos Santos Junior, Giombini 14, Messana (L), Giani 1, Bellini, Endres 22, Casoli 3, Garcia 3. Non entrati Sangiorgio. All. Bagnoli Bruno.


LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Raymaekers 5, Paparoni 8, Dennis 14, Santana 2, Trimarchi, Sintini, Monopoli 2, Geric 11, Corsano (L), Miljkovic 22, Herpe 1. Non entrati Bartoletti. All. De Giorgi Ferdinando.


ARBITRI: Marcello Cammera, Pantaleo Coppola. NOTE – Spettatori 3400, incasso 27000, durata set: 21′, 25′, 28′, 29′; tot: 103′.


MODENA – Prosegue l’ottimo momento del Cimone Volley che davanti ai 3500 spettatori del PalaPanini ha vinto 3-1 contro la Lube Macerata confermandosi nelle zone altissime della classifica.


Una partita dominata dai gialloblù padroni di casa (che oggi hanno dovuto rinunciare a Sartoretti, Sidao e Cardona) per i primi due set con la regia di Ricardinho ad ispirare Giombini e compagni. Poi Macerata, che ha sosituito l’alzatore Sintini con Monopoli, ha alzato il suo livello di gioco e la gara si è fatta più equilibrata.


Vinto il terzo parziale, la Lube è stata avanti anche nel quarto, ma Modena è sempre rimasta attaccata alla partita e nel finale con Murilo, Felipe ed il doppio cambio Bellini-Giani, ha piazzato il break decisivo. Una prova davvero importante di tutto il gruppo gialloblù con i tre brasiliani Ricardinho, Felipe e Murilo a trascinare i compagni.


Modena sale così al secondo posto a quota 33 a due punti dalla vetta, mentre Macerata resta all’11° posto a quota 18.


Miglior giocatore: Murilo (Cimone Volley): 22 punti, 1 ace, 62% in ricezione, 61% in attacco, 3 muri.


Bruno Bagnoli (all. Modena): “Avevamo molta voglia di giocare una partita contro un avversario di prima fascia e credo che in campo si sia visto. Nonostante le assenze, abbiamo giocato da squadra conquistando tre punti molto importante. ora pensiamo alla Top Teams Cup di mercoledì: vincere 4 set contro una buona squadra come quella turca non è facile, ma nelle nostre potenzialità e vorrei un PalaPanini pieno pronto a sostenerci”.


Fefè De Giorgi (all. Macerata): “E’ un momento difficile. Abbiamo iniziato a giocare solo dopo due set. La classifica? Dobbiamo pensare solo a lavorare, a migliorare la qualità del nostro gioco ed a vincere qualche partita”.


Stefano Recine (direttore sportivo Macerata): “In questo momento vorrei annunciare che abbiamo allungato il contratto con il nostro allenatore De Giorgi: aveva già un altro anno di contratto e abbiamo allungato il rapporto con altri due anni”.


 


M. ROMA VOLLEY – COPRA BERNI PIACENZA 3-1 (25-20, 22-25, 25-22, 25-21)


M. ROMA VOLLEY: Mastrangelo 9, Henno (L), Savani 15, Tofoli 3, Zaytsev, Molteni 12, Rosalba, Hernandez 20, Kooistra 4, Semenzato 3. Non entrati Gatin, Romero. All. Serniotti Roberto.


COPRA BERNI PIACENZA: Fernandes Da Silva, Dunnes, Koch 7, Marshall 19, Botti 4, Santos Dutra (L), Zlatanov 18, Simeonov 16, Cruz Goncalves 1, Bovolenta 3. Non entrati Cozzi, Manià. All. Dall’olio Francesco.


ARBITRI: Fabrizio Padoan, Luca Sobrero. NOTE – Spettatori 3100, incasso 13000, durata set: 30′, 24′, 25′, 25′; tot: 104′.


ROMA – Continua il sogno della M. Roma Volley che anche contro Piacenza, la formazione che più aveva messo in difficoltà i capitolini nel girone di andata, vince per 3-1 al temine di una gara dura e combattuta.


Nel primo set i ragazzi di Serniotti entrano in campo decisi a far loro il match. Savani rientra dopo aver saltato due partite, prendendo il posto di Rosalba che non aveva fatto rimpiangere il campione di Castiglione delle Stiviere contro Macerata e Cuneo. Roma prende il largo, approfittando dei troppi errori al servizio dei piacentini. La Copra Berni è nervosa e più di una volta si rivolge agli arbitri in segno di protesta. Tofoli e compagni si portano sul 22-16. È il break decisivo. Piacenza, priva di Grbic, non riesce a rientrare e il parziale si chiude 25-20.


Il secondo set prende una piega diversa. Dall’Olio motiva i suoi ragazzi che in campo mostrano una maggiore grinta. Sul 12-10 c’è il primo piccolo allungo degli ospiti. I romani arrivano al pareggio, ma è solo un’illusione. Il parziale si chiude 25-22 per Piacenza.


Nel terzo set Roma torna padrona della partita. Si arriva sul 16-12 al secondo time out tecnico. Semenzato, che ha passato la notte in bianco, rileva Kooistra, dando maggiore incisività a muro. Il set point è trasformato da Gigi Mastrangelo che ribatte una difesa errata degli avversari. Risultato 25-22 per i romani.


Nel quarto e ultimo set Savani prende possesso della partita. Con un suo splendido turno in battuta, Roma si porta 7-2, scavando un solco difficilmente rimontabile. Piacenza ci prova, arrivando sotto, di soli tre punti, al 23-20. È ormai troppo tardi. Roma non sbaglia più e conclude anche il quarto parziale 25-21.


Francesco Dall’Olio (all. Piacenza): «La differenza l’ha fatta la maggiore capacità della M. Roma sul cambio palla. Stiamo cercando ancora i nostri equilibri. Devo fare i complimenti a Roma, una squadra ben ordinata che merita in pieno il primo posto».


Roberto Serniotti (all. Roma): «Stare lassù in classifica non ci monta la testa. Ho nella rosa giocatori abituati a stare al primo posto. Ci aspettavamo una partita molto difficile e così è stato. Oggi è stata una delle poche volte in cui potevo contare su tutti e tredici gli effettivi. A loro invece mancava Grbic. La sua assenza si è fatta sentire, anche se giudico più che dignitosa la prestazione di chi lo ha sostituito».


 


MARMI LANZA VERONA – TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA 1-3 (19-25, 25-22, 22-25, 21-25)


MARMI LANZA VERONA: Biribanti 7, Boninfante 4, Muraguti Yared, Birarelli 4, Maruotti 2, Veres 14, Sorcinelli (L), Howard 10, Bontje 9, Bartman 5. Non entrati Rigatelli, Grassi. All. Lorenzetti Angelo.


TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Ravellino 12, Vieira De Oliveira 7, Ferraro (L), Polidori 5, Diaz Mayorca 20, Dehne, Bravo 9, Divis 18, Cicola 1. Non entrati Shittu, Fantin, Barone. All. De Rocco Stelio.


ARBITRI: Fabrizio Saltalippi, Vito Sante Achille. NOTE – Spettatori 3600, incasso 18000, durata set: 24′, 26′, 32′, 25′; tot: 107′.


VERONA – Finisce con la vittoria per 3-1 la sfida tra Verona e Vibo Valentia che torna così a superare in classifica gli scaligeri. E’ un PalaOlimpia caldissimo quello che ha accolto la sfida tra Marmi Lanza Verona e Tonno Callipo Vibo Valentia questo pomeriggio a Verona. La partita, come in tutti gli altri campi del volley, inizia con un messaggio di solidarietà alla famiglia dell’ispettore capo di Polizia, Fabrizio Raciti, deceduto nella tragedia di Catania.


Lorenzetti schiera Boninfante al palleggio, Biribanti opposto, schiacciatori Veres e Bartman, centrali il capitano gialloblù Howard e Bontje. Inizia subito forte Vibo Valentia che costringe Lorenzetti a chiamare time out (7-10), il muro punto di Biribanti e il primo tempo di Howard accorciano le distanze, Maruotti rileva Boninfante e Marlon entra per Bartman ma Vibo è aggressiva e conquista il primo set con l’attacco di Viera (19-25).


Secondo parziale che si apre con l’attacco di Biribanti seguito dalla pipe di Veres, è Verona questa volta a raggiungere il primo time out tecnico (8-7). Bontje schiaccia in primo tempo il 12-9 e il muro a tre con Veres ferma l’attacco della Tonno Callipo, ma è l’ace di Viera che riporta Vibo in parità (15-15).  Ravellino ferma Biribanti a muro e porta i suoi in vantaggio (20-19), la Marmi Lanza non ci sta e Bontje sigla il 23-21, Maruotti entra per Boninfante sul 24-22 ma è Bartman che chiude con il muro del 25-22 e infiamma i tifosi gialloblù.


Le due formazioni giocano punto a punto nel terzo set con Vibo che si porta sul +2 al primo time out tecnico (6-8) ed allunga ancora fino all’8-12 con il muro sul capitano gialloblù. Lorenzetti inserisce Maruotti per Biribanti, sul 12-16 entrano Birarelli e il palleggiatore Marlon. La squadra di Stelio de Rocco con Viera al servizio costringe il tecnico gialloblù al time out (12-17). Dopo uno scambio lunghissimo è Howard a chiudere prima un attacco e poi un muro (16-18) poi ancora Ravellino e compagni insistono e restano sopra di tre lunghezze (18-21). Bontje da coraggio con un primo tempo (20-23) e l’errore della Callipo obbliga De Rocco al time out (21-23), due errori consecutivi al servizio (Bontje e Veres) consegnano però il terzo parziale ai giallorossi per 25-22.


Diaz Mayorca (mpv dell’incontro) porta avanti la Tonno Callipo nel quarto parziale (4-1), Lorenzetti inserisce Marlon per Boninfante ma Verona è in difficoltà (2-8). Divis si impone e passa dal muro scaligero, Biribanti rientra per Howard ma sono ancora i giallorossi ad aumentare il divario (13-5). Cartellino giallo per Divis (12-17) ma la Tonno continua a imporre il proprio gioco (17-22), Bontje ci prova con l’ace (19-23) e Birarelli mura il 20-23, finisce 25-21 per i giallorossi che conquistano i tre punti in palio.


Divis (Vibo Valentia): “Ci siamo allenati molto in questa settimana per preparare la partita, sapevamo che questa gara era determinante se volevamo salvarci. La vittoria di stasera ci dà morale e ci aiuta a livello psicologia. Nel quarto set ero un po’ troppo nervoso e questo l’ho trasmesso al gruppo, mi dispiace per il cartellino non era nelle mie intenzioni”.


Veres (Verona): “Abbiamo fatto troppi errori e qui in casa dove dovevamo dare il massimo, è vero che adesso la corsa alla salvezza è sempre più dura ma dobbiamo guardare avanti e continuare a lavorare. Non avevamo paura anche se la tensione per una gara così importante era tanta”.


 


Classifica Serie A1 TIM


M. Roma Volley 35, Bre Banca Lannutti Cuneo 33, Cimone Modena 33, Sisley Treviso 32, Acqua Paradiso Gabeca Montichiari 29, Copra Berni Piacenza 28, Prisma Taranto 27, Itas Diatec Trentino 26, RPA-LuigiBacchi.it Perugia 25, Maggiora Latina 20, Lube Banca Marche Macerata 18, Antonveneta Padova 11, Tonno Callipo Vibo Valentia 9, Marmi Lanza Verona 7.


Note: 1 Incontro in meno: Sisley Treviso, Antonveneta Padova