SERIE A1 TIM, 12a GIORNATA: CUNEO RESTA LEADER, TREVISO VINCE DI FRONTE AI 5100 DI MODENA. DOMANI MONDAY NIGHT A PERUGIA



La 12a giornata della Serie A1 TIM si chiude coi primi verdetti per la TIM CUP A1 Final Eight (Bassano del Grappa, 28 febbraio e 1 marzo), ad una giornata dal termine dell’andata. Cuneo, Piacenza, Roma e Treviso sono già ai Quarti. Matematicamente fuori Macerata, Padova, Vibo Valentia e Verona. In corsa per gli ultimi quattro posti sei squadre: Modena, Montichiari, Latina, Taranto, Trento e Perugia.
 
ANTONVENETA PADOVA – COPRA BERNI PIACENZA 1-3 (23-25, 21-25, 25-23, 12-25)
ANTONVENETA PADOVA: Garghella (L), De Togni 2, Jago 2, Quarti, Esko 3, Andrae 7, Tovo Davide  4, Tamburo, Pampel 15, Kromm 19, Piscopo 8. Non entrati Baggio. All. Schiavon Luigi.
COPRA BERNI PIACENZA: Koch, Marshall 13, Grbic Nikola  5, Santos Dutra (L), Zlatanov 16, Simeonov 15, Cozzi 8, Cruz Goncalves 1, Bovolenta 10. Non entrati Dunnes, Botti, Manià. All. Dall’olio Francesco.
ARBITRI: Massimo Cinti, Alessandro Finocchiaro. NOTE – Spettatori 1800, incasso 5800, durata set: 26′, 26′, 26′, 19′; tot: 97′.
 
PADOVA – La Copra Berni Piacenza batte l’Antonveneta Padova 3-1 (25-23; 25-21; 23-25; 25-12). Testa a testa tra le due formazioni nel primo set: a spezzare l’equilibrio ci pensa in battuta Flavio Cruz (a rilevare il centrale Bovolenta) che mette in difficoltà la seconda linea patavina. Un contrattacco punto di Simeonov chiude il set.
L’infelice giornata della coppia arbitrale nel secondo parziale scuote il pubblico padovano, fa arrabbiare la dirigenza bianconera (il presidente Sartorati in campo a protestare), ma fa perdere la concentrazione alla squadra che subisce la potenza degli attacchi di Zlatanov e perde malamente con appena il 42% di positività in attacco.
L’Antonveneta riaccende le speranze: si ritrova e si aggiudica il quarto parziale, trascinata da un super Kromm (7 punti  su 8 palloni giocati con l’88% in attacco).
Padova, però, ha finito la benzina e Piacenza si aggiudica il match in scioltezza.
Davide Tovo (Padova): “Abbiamo perso completamente il ritmo da quando i direttori di gara sono andati sotto pressione ed hanno smarrito il controllo dell’incontro al termine del secondo set. Da quel momento la partita è diventata brutta, la conquista del terzo set è causa di un calo piacentino”.
Francesco Dall’Olio (all. Piacenza): “Abbiamo mantenuto sempre il ritmo alto e soltanto nel terzo set abbiamo abbassato la guardia. Visto la settimana di allenamenti a ranghi ridotti considero questa vittoria un ottimo risultato”
 
 
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO – LUBE BANCA MARCHE MACERATA 3-2 (25-18, 19-25, 25-23, 19-25, 18-16)
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Coscione 1, Rigoni, Lasko 7, Omrcen 17, Vergnaghi (L), Godoy Filho 22, Curti, Abbadi 8, Garcia Pires Ribeiro 13, Oro 4. Non entrati Wijsmans, Rabezzana. All. Prandi Silvano.
LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Raymaekers 3, Bartoletti 17, Dennis 14, Santana 8, Trimarchi, Sintini 2, Monopoli, Geric 8, Corsano (L), Miljkovic 4, Herpe 9. Non entrati Paparoni. All. De Giorgi Ferdinando.
ARBITRI: Fabrizio Padoan, Luca Sobrero. NOTE – Spettatori 4000, incasso 18000, durata set: 22′, 25′, 26′, 23′, 19′; tot: 115′.
 
CUNEO – Il match tra Bre Banca Lannutti e i campioni d’Italia della Lube Banca Marche Macerata richiama al Palasport di Cuneo il pubblico delle grandi occasioni, oltre 4.000 spettatori tifano Cuneo e vengono ripagati dalla vittoria di un match spettacolare. Mvp dell’incontro Riad Ribeiro, best scorer Giba che ha messo a terra 22 palloni vincenti.
L’incontro si apre bene per i padroni di casa della Bre Banca Lannutti, che determinati si impongono con un perentorio 25-18 sugli ospiti, facendo ben capire le proprie intenzioni. Ma i Campioni d’Italia non ci stanno, dai ragazzi di Fefè arriva la reazione e il  secondo parziale segna un’inversione di marcia: è Macerata a condurre da subito il gioco, sfoderando efficacia a muro e in attacco, mentre i piemontesi faticano a ricostruire. Inutili gli sforzi di Abbadi e Omrcen sul finale del set, Rodrigao e compagni chiudono sul 19-25 riaprendo l’incontro. Un bel terzo set riporta in vantaggio capitan Giba e compagni (Wijsmans ancora fuori, ma già in panchina), rincorsi ma mai raggiunti dai marchigiani, nonostante i due preziosissimi punti di Dennis (23-21, 23-22) poi ci pensano i brasiliani di Cuneo: l’attacco di Giba sul 24-22 e  Oro, che chiude sul 25-23. Calo di gioco nel quarto set da parte di Cuneo che sbaglia troppo in battuta, ne approfitta la Lube Macerata, con Bartoletti in evidenza (17 punti), per ritornare nuovamente in corsa e giocare il tie break. Quinto set che tiene tutti con il fiato sospeso, Macerata ci prova con Dennis, Cuneo risponde giocando punto su punto dal 12-12 al 16-16 poi un muro di Lasko e il punto finale di Riad confermano l’imbattibilità casalinga della Bre Banca Lannutti.
Silvano Prandi (all. Cuneo): “Un match difficile come previsto. Sono felice della vittoria, anche se so che dovremo lavorare per migliorare la nostra efficacia in battuta”.
Ferdinando De Giorgi (all. Macerata): “Questo match si è giocato all’insegna dell’equilibrio, la differenza l’hanno fatta un paio di palloni (alcune decisioni arbitrali discutibili), vedo la mia squadra crescere e proseguiremo a lavorare per migliorare e crescere; sono soddisfatto dalla prestazione di Bartoletti.”
 
 
CIMONE MODENA – SISLEY TREVISO 2-3 (20-25, 27-29, 25-22, 25-22, 7-15)
CIMONE MODENA: Tagliatti 1, Rak 13, Marques Fonteles 10, Dos Santos Junior 4, Giombini 20, Messana, Giani, Bellini, Endres 21, Casoli 8, Garcia 4, Sangiorgio (L). All. Bagnoli Bruno.
SISLEY TREVISO: Horstink, Novotny 1, Fei 24, Vermiglio 5, Papi 13, Farina (L), Kral 1, Ahmed 2, Endres 10, Tencati 6, Cisolla 18, Ricci Petitoni. All. Bagnoli Daniele.
ARBITRI: Giampiero Perri, Stefano Cesare. NOTE – Spettatori 5100, incasso 45000, durata set: 25′, 34′, 28′, 28′, 12′; tot: 127′.
 
MODENA – Nella sfida tra i due fratelli Bagnoli, sorride Daniele, ma Bruno può comunque essere soddisfatto. Due ore e mezza di grande pallavolo, un grande spot per questo meraviglioso sport. Cimone e Sisley hanno dato vita ad un match di incredibili contenuti tecnici ed emotivi confermando che Modena-Treviso resta il Derby d’Italia. Ed a rendere ancora più affascinante la sfida, ecco un PalaPanini da tutto esaurito: oltre 5100 spettatori che hanno infiammato la gara.
Alla fine vince Treviso perché più brillante nel quinto e decisivo set. I trevigiani si erano portati avanti 2-0, poi ecco la rimonta di Modena complice anche l’ingresso in campo del brasiliano Felipe.
Una Modena che doveva fare a meno di Sartoretti, sostituito da Giombini, e con il libero Messana influenzato e costretto ad uscire dopo due set per lasciar spazio al giovane Sangiorgio.
Dicevamo della rimonta dei gialloblù padroni di casa: una ricorsa piena di adrenalina con il brasiliani Felipe, Ricardo e Murilo grandi protagonisti.
Nel quinto set Treviso è partita subito forte e non si è più fermata. Tra gli ospiti da segnalare le ottime prestazioni di Cisolla (MVP), Gustavo e del libero Farina. In generale Treviso ha offerto una super prestazione a muro: 20 totali quelli vincenti.
Treviso conquista due punti che la lanciano nella TIM Cup A1 Final Eight, ma anche il punto conquistato da Modena è importante in questa ottica.
Bruno Bagnoli (all. Modena): “C’è un po’ di rammarico, io ci credevo nel quinto set. Ma devo dire un bravo ai ragazzi: avevamo tanti problemi, non eravamo certo al meglio della condizione, ma sotto 2-0 abbiamo avuto una grande reazione e giocato una buona pallavolo davanti ad un pubblico straordinario”.
Daniele Bagnoli (all. Treviso): “Sono naturalmente contento per la vittoria. E’ stata una partita nella quale le due squadre hanno avuto tanti momenti altalenanti. Ed il PalaPanini è sempre un campo “complicato”. Questa gara ci deve dare indicazioni sul nostro gioco”.
 
 
PRISMA TARANTO – ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI 3-2 (21-25, 26-24, 25-22, 24-26, 15-11)
PRISMA TARANTO: Vicini (L), Pavan, De Palma, Sequeira, Patriarca 8, Castellano 1, Nuti 6, Vulin 4, Felizardo 14, Granvorka 21, Rodrigues 33. Non entrati Ricciardello. All. Di Pinto Vincenzo.
ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI: Sala 3, Popp 14, Tiberti, De La Fuente, Veres 3, Jeroncic 11, Forni 4, Rinaldi (L), Suxho 2, Perazzolo 15, Gavotto 12, Meszaros 14. All. Velasco Julio.
ARBITRI: Roberto Mastrodonato, Massimo Pessolano. NOTE – Spettatori 1900, durata set: 25′, 27′, 32′, 32′, 16′; tot: 132′.
 
TARANTO – Vincenzo Di Pinto, per il suo compleanno, si regala il quarto successo consecutivo. L’Acqua Paradiso Gabeca deve ancora rinviare il ritorno alla vittoria esterna, sfumata al termine di una partita equilibrata e combattuta.
Velasco schiera Popp, Meszaros e Gavotto, con Suxho palleggiatore, Rinaldi libero e Jeroncic e Sala centrali. Di Pinto riconferma Patriarca di banda con Granvorka, Anderson opposto, Nuti palleggiatore, Vicini libero, Vulin e Felizardo centrali. A spezzare per primo l’equilibrio è Taranto, che si porta sul 7-5: ma un muro fuori della Prisma e un attacco errato di Granvorka permettono alla Gabeca di chiudere avanti (8-5) sulla prima sospensione tecnica. La Prisma appare disattenta in ricezione (11-13), un dato che però poi crescerà arrivando all’86% di positività, così Di Pinto chiama time-out. Suxho legge bene i movimenti dei tarantini, facendo attaccare i suoi col 72%, ma tocca a Granvorka riportare sulla parità (15-15) un set che però torna quasi subito sui binari di Montichiari: un colpo di Gavotto, un errore di Anderson (29% d’attacco nel primo set) e si è sul 18-20. Un ace di Felizardo (19-20) illude Taranto, ma la Gabeca riprende il largo con Popp, portando a casa il primo parziale.
Si riparte e le due squadre viaggiano alla stessa velocità: cresce Anderson da una parte, Gavotto e Rinaldi sono i migliori dall’altra. Dopo l’8-7 per l’Acqua Paradiso la scossa la mette a segno Granvorka: due ace consecutivi e il punteggio sul 12-10 costringono Velasco a richiamare i suoi. Il pareggio bresciano (17-17) giunge dopo un errore grossolano di un Anderson che gioca a tratti. Il brasiliano si fa perdonare poco dopo con una fucilata sul servizio (19-17), ma Montichiari riacciuffa gli avversari sul 22-22 e passa avanti (22-23) con un muro di Sala su Granvorka. Ma proprio il francese sbarra la strada a Perazzolo (24-23), dando il via ai vantaggio che premiano Taranto.
Il terzo set si apre con una botta di Patriarca contro i rotori pubblicitari; solo paura per lui, ma Di Pinto lo sostituisce con Castellano. E il napoletano, insieme con un ottimo Nuti, guida la Prisma sul primo significativo vantaggio: 9-6. La Prisma tiene il gap di +3 (14-11), e neanche un time-out di Velasco riesce a cambiare le cose, perché il servizio tarantino è di nuovo l’arma in più: Granvorka colpisce e il punteggio vola sul 17-11. Il tecnico della Gabeca prova a puntare sulla carta Veres, ma Taranto incrementa e gestisce il vantaggio (21-14). La rimonta di Montichiari, però, non è un sogno (22-19), ma si ferma a metà (23-22) sotto i colpi della Prisma.
L’Acqua Paradiso parte a razzo (0-3) al rientro in campo, con un Perazzolo che cresce con il passare dei minuti. Sull’altro fronte è Granvorka a guidare il lento ma costante recupero della Prisma concretizzato (11-11) da un muro di Nuti su Gavotto cui fa seguito il sorpasso su un errore della ricezione bresciana e l’allungo (13-11) di Anderson. E’ ancora una volta Perazzolo a tenere a galla i suoi, pareggiando 13-13 e dando il via ad una fase di punto a punto spezzata (19-17) da un ace di Anderson. Montichiari rientra (20-20) su un errore del brasiliano: è punto a punto e Montichiari chiude sul secondo set ball con il servizio di Meszaros.
Il tie-break è teso e emozionante, e se Velasco può disporre di una panchina più lunga, Di Pinto scommette sul servizio dei suoi: è Taranto che prova a scattare sull’8-6 con un attacco di Anderson ma Montichiari rientra subito (8-8) sfruttando un errore di Vicini. La tensione si fa sentire e un muro di Anderson concede a Taranto un nuovo +2: 10-8 ed è la volta buona perché Nuti chiude la strada a Perazzolo per il 13-10. E’ l’anticamera del successo tarantino.
Julio Velasco (all. Montichiari): “Abbiamo giocato con i denti fino all’ultimo, per questo, nonostante la sconfitta, sono felice perché si tratta di un passo avanti. Poche squadre prenderanno un punto a Taranto, noi speriamo di tornare presto al successo esterno”.
Vincenzo Di Pinto (all. Taranto): “Mi aspettavo una gara difficile perché non sempre possiamo contare su un servizio decisivo e non è mai facile confermare grandi prestazioni come quella con Macerata. Nel primo set siamo stati sorpresi dalla loro ottima ricezione, ma poi siamo cresciuti”.
 
Classifica Serie A1 TIM
Bre Banca Lannutti Cuneo 28, Copra Berni Piacenza 27, M. Roma Volley 23, Sisley Treviso 23, Cimone Modena 22, Acqua Paradiso Gabeca Montichiari 21, Maggiora Latina 19, Prisma Taranto 19, Itas Diatec Trentino 17, RPA-LuigiBacchi.it Perugia 16, Lube Banca Marche Macerata 15, Antonveneta Padova 11, Tonno Callipo Vibo Valentia 6, Marmi Lanza Verona 2.


1 Incontro in meno: RPA-LuigiBacchi.it Perugia, Marmi Lanza Verona.
 
Lunedì 8 gennaio ore 20.30
RPA-LuigiBacchi.it Perugia – Marmi Lanza Verona DIRETTA SKY SPORT 2
Tomaselli – Ravallese