Riprendono oggi gli allenamenti della Famigliulo Corigliano dopo il ko subito nel posticipo di lunedì sera in casa dell’Itas Diatec Trentino. Il 3 a 0 con cui Kaziyski e compagni hanno regolato i rossoneri, del resto, era abbastanza prevedibile sin dal pronostico della vigilia, vista la caratura degli uomini che la formazione trentina può schierare in campo. Se a ciò aggiungiamo l’infortunio che costretto Biribanti ad abbandonare il match quasi subito, il libero titolare Giovi claudicante che si è dovuto alternare con l’altro libero Colaci e la serata poco produttiva di Podrascanin, allora ci si può facilmente rendere conto di come il risultato maturato a Trento sia stato effettivamente quello giusto. I padroni di casa, poi, non hanno sbagliato praticamente nulla. A muro e al servizio, in particolare, sono stati a tratti devastanti. E nell’unico frangente del match in cui Corigliano sembrava potesse reagire (nella parte iniziale del 3° set) ci ha pensato un turno di battuta prepotente di Nikolov a ristabilire le distanze in un lampo. Insomma, un 3 a 0 sul quale Corigliano recrimina ben poco, come ha confermato lo stesso coach Alberto Giuliani all’indomani della sconfitta: «E’ molto difficile giocare con squadre di questa caratura –ha detto il coach rossonero- che senz’altro sono da inserire nella prima fascia e in lotta per la vittoria finale del campionato. Per quel che ci riguarda, poi, fuori casa stiamo dimostrando di non saperci esprimere come quando giochiamo davanti al nostro pubblico. Così a Taranto e Macerata, dove è bastato poco per buttare via una partita giocata bene che, con un po’ di attenzione, potevamo anche girare a nostro favore. Discorso differente, come detto, per la gara di lunedì a Trento. Se ho delle recriminazioni, non sono di certo per la gara di lunedì. Le nostre difficoltà restano evidenti nella fase di contrattacco e, con una squadra che batte con le potenzialità dell’Itas Diatec, abbiamo incontrato davvero problemi enormi nel cambiopalla. L’infortunio di Birbanti, poi –ha aggiunto Giuliani- ci ha tolto l’attaccante di riferimento su determinati palloni e ci ha fatto venir meno l’uomo di carisma per il morale del gruppo in campo. E, come sappiamo, l’organico è carente di una seconda figura nel ruolo (Maric è ancora in fase convalescente e non può essere schierato, ndr); Aleksiev ci ha provato, giocando anche bene a tratti, ma è evidente che non è nel suo ruolo e non ha la continuità giusta per farlo in maniera incisiva». Tornando sul “sette” iniziale mandato in campo, Giuliani ha spiegato che la scelta di partire con Raymaekers è nata dalla convinzione che, tatticamente, si pensava di mettere maggiormente in difficoltà la squadra di casa sfruttando il primo tempo e il servizio del giocatore belga.
Per quel che riguarda il futuro, ora alle porte c’è già la sfida di domenica col Perugia, vittorioso domenica per 3 a 1 in quel di Taranto. Naturalmente in casa Corigliano bisogna stare attenti a mantenere alta la soglia di attenzione e a non avere cali di motivazione. «Niente drammi –assicura Giuliani-. Dobbiamo tenere lo stesso atteggiamento sia di fronte a sconfitte pesanti che a vittorie eclatanti, questi ci porterà a migliorare nel tempo e ad allenarci con costanza. I punti incamerabili da qui alla sosta? Non faccio previsioni, più che altro dico che i punti ci servono, quindi dobbiamo lottare con piglio diverso, rispetto a quanto visto a Trento, per cercare di conquistarceli».
Effettivamente, servirà ben altra Famigliulo domenica prossima in campo contro il Perugia. L’atteggiamento dei ragazzi di Giuliani in casa dell’Itas Diatec Trentino è parso, a tratti, piuttosto remissivo. E se da una parte possiamo giustificarlo guardando alla forza d’urto della squadra di Stoytchev, dall’altra restiamo convinti che per lottare contro ogni avversario bisogna giocare con maggiore grinta e determinazione. E’ questa la chiave per far punti e cercare di lottare per la salvezza e la relativa permanenza in A1.
[Nella foto: coach Alberto Giuliani]
Johnny Fusca
Ufficio Stampa Famigliulo Volley Corigliano
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