Anche mentre si allena con i nuovi compagni, Alessandro Bellini non nasconde la sua positiva timidezza. La sua carriera da giocatore inizia in serie B2 nel 2002 quando veste la maglia del Giorgia Brenta Fiesso. Nato nella suggestiva cornice della Riviera del Brenta, il «Bello» – così come lo chiamano gli amici – si divide tra il campo e il negozio dei suoi genitori, dove spesso li aiuta. Il suo arrivo nelle giovanili del Sempre Volley Padova è stato un trampolino di lancio importante, perché ora potrà esordire nella massima serie anche se sa che la concorrenza sarà molta. «La mia gara più bella sarà quella che devo ancora giocare – dice sorridendo – ossia la prima che disputerò in A1. Sarà emozionante, perché vestirò la maglia di Padova e perché la cornice del palasport San Lazzaro riempito di tifosi mi farà passare un brivido lungo la schiena che durerà per parecchi minuti». Si definisce un tipo «un po’ chiuso» ma, dopo quasi quattro settimane di allenamento con gli altri atleti dell’Antonveneta Padova, ci si rende conto che il campo di volley è il suo terreno naturale, dove dà il meglio di sé e nel quale perde ogni inibizione data dal suo tenero carattere. «Il mio idolo è Alessandro Fei – spiega – perché a mio parere rispecchia il tipo di atleta che vorrei essere, ossia un serio professionista. Io vado d’accordo con tutti e forse per questo non sopporto la falsità in assoluto».
Nella famiglia Bellini, però, Alessandro non è l’unico a praticare la pallavolo. Suo fratello Alberto, ventenne, quest’anno militerà in serie B2 vestendo la maglia della Simeonato Serramenti targata Sturam.
Alessandro sarà il secondo opposto della squadra di coach Bruno Bagnoli e sa già che dovrà fare da «vice» a Lorenzo Perazzolo. «Non voglio pensare quando e quanto giocherò – dice – perché so che bisogna lavorare intensamente per poter competere con atleti di alto livello. Ecco perché il mio sogno per ora rimane semplicemente quello di esordire in A1. Intanto sono già felice perché in queste settimane sto imparando molto». Il ragazzo vola basso, ma sotto rete sarà pronto a stupire.
Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Antonveneta Padova