l giorno dopo la conquista della finalissima per l’accesso in Serie A1, coach Giuliani ha commentato l’impresa compiuta dal suo gruppo elogiando incondizionatamente ogni singolo elemento per l’impegno profuso ma ricordano a tutti che ancora non ci si può rilassare.
«Volevamo far tesoro tattico di gara 2 a Castellana, condizionata da un servizio molto ben lavorato dalla Materdomini, e ci siamo riusciti -ha affermao subito coach Alberto Giuliani-. Avevamo però notato che quando Creus era in prima linea i nostri avversari avevano un cambio palla abbastanza agevole: da qui l’idea di forzare il servizio quando l’argentino stava davanti, cosa che ci ha portato ad una percentuale più alta di errori tollerabili in battuta ma che nel contempo ha evitato di far entrare completamente in partita Creus, giocatore dotato di colpi che possono variare una partita. Nelle altre rotazioni -ha continuato Giuliani- avevamo fatto le nostre considerazioni statistiche sulla possibile leggibilità del loro attacco e questa tattica ha funzionato molto, al punto che abbiamo avuto più break point col servizio tattico che con quello forzato. E’ stato anche importante, però, forzare il servizio per far prendere continuità al loro cambio palla, questa per me è la chiave tattica. Creando discontinuità al loro gioco è stato più facile prendere dei punti di riferimento e contrastarli al meglio». Sul fondamentale del muro, che ieri ha funzionato bene specie in chiave di contenimento, il tecnico rossonero ha detto: «Quando si gioca contro giocatori di alto livello è difficile che la quota delle murate secche sia molto alta. Direi che il nostro muro ha fatto un bel lavoro dando punti di riferimento precisi alla difesa. I ragazzi sono stati bravi ad interpretare bene i dettami tattici e a recuperare molti palloni». Volendo trovare un difetto al gruppo capitanato da Corvetta, coach Giuliani non ha indicato dettagli tecnici ma psicologici: «Direi che il difetto è quello di essere poco continui fuori casa, soprattutto sulla fase dell’aggressività; stiamo migliorando, però, anche se non siamo al top. Una parte della questione è dettata dal fatto dell’età media giovane, ma la gioventù è anche quel fattore che ci ha dato la forza di giocare e vincere il 5° set contro Castellana». E dietro questa buona forma dei ragazzi di Giuliani c’è senza dubbio il lavoro del 2° allenatore nonché preparatore atletico Francesco Cadeddu, che ogni giorno, così come l’assistente allenatore Vincenzo Nacci, lavora al fianco del tecnico di San Severino. «Il preparatore atletico ha un ruolo basilare in questa fase della stagione -ha detto Giuliani riferendosi a Cadeddu-; si raccolgono i frutti in questo momento del campionato, è proprio in gare come quella di ieri che si vede se si è lavorato bene in palestra».
Su Santa Croce coach Giuliani ha affermato: «Diciamo subito che sono arrivate in fondo le squadre che giocano meglio, considerazione dovuta sia per noi che per i toscani. Due formazioni che al momento uniscono il fatto di avere buoni giocatori a quello di produrre un buon gioco. Analizzerò al meglio la squadra toscana in questi giorni; nelle due partite perse ha fatto la differenza qualche episodio, così come l’attacco di prima intenzione di Torre. Poi c’è Janic che ha una buona manualità ed è difficile da prendere a muro. Sono tra i migliori giocatori di questo campionato. Loro sono una squadra con discrete potenzialità, dobbiamo essere bravi ad aggredirli come in gara 1 contro Castellana».
[Nella foto: coach Giuliani col suo gruppo ieri sera prima del via di gara 3]