A VIENNA IL QUARTO HURRA’ DI FILA IN EUROPA


 


 


Al Budo Center di Vienna, i ragazzi di Ferdinando De Giorgi infilano la quarta vittoria consecutiva in Champions League (ben tre i 3-0), tenendosi ben stretto il terzo posto in classifica (quello utile per ottenere la qualificazione al turno successivo), in attesa di conoscere l’esito della sfida tra Levski Sofia e Bot Skra Belchatow. Primo set a parte, è una gara molto combattuta quella contro il fanalino di coda del girone C, ottenuta in tre set che hanno messo sul palcoscenico un ottimo Ivan Miljkovic, top scorer con 17 punti (14 palloni messi a terra sui 30 giocati), anche se è stato comunque l’intero sestetto sceso in campo (lo stesso che domenica scorsa ha battuto con identico risultato Vibo Valentia, con Paparoni in banda; Herpe, alle prese con qualche lieve acciacco fisico, per precauzione non ha preso parte alla trasferta) a destare una buonissima impressione, confermando la crescita nel gioco già evidenziata nelle uscite delle ultime settimane.


 


PRIMO SET – I padroni di casa forzano immediatamente il servizio, procurando qualche problemino alla ricezione dei campioni d’Italia, che comunque riescono a tenere botta grazie alla buona vena degli attaccanti. Sono due muri consecutivi, il primo di Paparoni e il secondo di Miljkovic, a segnare il primo vantaggio dei biancorossi sul 13-12. Ed è ancora a loro che Jack Sintini si affida, venendo premiato, per iniziare la fuga decisiva: il martello di San Severino Marche firma il contrattacco del 17-15 che costringe il tecnico di casa Cuello a chiamare time out, del serbo il mani out del +3 (20-17), che costringe gli austriaci alla resa definitiva: il successivo attacco di Antunovic è out, quindi Paparoni scrive la parola fine sul parziale segnando l’ace del 24-17.


 


SECONDO SET – Inizio difficile di Ferdinando De Giorgi, sotto 8-4 al primo time out tecnico. Macerata acciuffa la parità a quota 11 con un gran muro firmato da Jack Sintini, ma commette tanti errori, tanti da rilanciare la fuga dei padroni di casa, che si portano sul 14-11 nonostante il brasiliano Ricardo incontri molte più difficoltà a passare, di quante non ne abbia avute nel primo parziale, nel quale ha supportato quasi da solo il peso dell’attacco di casa. La parità torna a 17 con due fiammate di Angel Tennis (muro vincente e contrattacco a segno), che poi costruisce il break favorevole ai biancorossi con una inedita battuta corta che fa soffrire la ricezione austriaca: il primo tempo di Geric vale il primo vantaggio della Lube nel set (18-17), che costringe Cuello a chiamare time out. E nel finale è ancora la battuta a fare la differenza: Geric e Miljkovic firmano due ace (24-21 con l’attacco vincente di Paparoni), Rodrigao il muro che chiude ogni discorso sul 25-22).


 


TERZO SET – Il muro di Geric su Antunovic porta i biancorossi sul 5-3, sancendo il primo break del parziale, che sarà però giocato punto su punto da quando l’attacco out di Paparoni regala insperatamente la parità a quota 10 ai padroni di casa, accendendo speranze di rimonta che si spegneranno dopo un inatteso testa a testa nel finale, risolto da un muro vincente ancora del centrale serbo, che strappa il decisivo break sul 24-22. A chiudere il sul 25-22, e quindi la partita per 3-0, è il contrattacco vincente di un positivissimo Alessandro Paparoni (ben 15 punti per lui).


 


Il tabellino:


AON HOTVOLLEYS VIENNA: Bergmann 8, Zoltan, Ricardo Serafim 8, Jacobsen, Keir 6, Ilic 2, Antunovic 8, Reiser 9, Kmet, Novak n.e., Schutzenhofer, Kroger (L). All. Cuello.


LUBE BANCA MARCHE: Paparoni 15, Dennis 9, Rodrigao 8, Sintini 1, Geric 9, Corsano (L), Miljkovic 17, Raymaekers n.e., Monopoli n.e., Stojkovic n.e., Bartoletti n.e., Trimarchi n.e.. All. De Giorgi.


ARBITRI: Deregnaucourt (FRA) – Vaz De Castro (POR)


PARZIALI: 18-25 (21’), 22-25 (23’), 22-25 (25’).


NOTE : Vienna bs 10, ace 1, muri 9. Lube bs 9, ace 7, muri 10.