Vittoria netta e convincente della Olio Pignatelli Isernia sul campo della Monini Spoleto. Una partita giocata senza sbavature, dominata in lungo e largo dagli uomini di Chiovini che hanno avuto un unico momento di incertezza nel corso della prima frazione quando sulla linea dei nove metri si è presentato Ricardo Serafim. Da lì in poi, però, la Olio Pignatelli Isernia è stata un’orchestra ben diretta da Chiovini con capitan Scappaticcio a scriverne lo spartito, mentre, dall’altra parte della rete, era tutto un pentagramma senza note in cui il gioco era affidato esclusivamente all’iniziativa dei singoli, troppo spesso solisti. Anche in casa Isernia le individualità si sono evidenziate, ma sempre come parte di un coro, a partire dall’opposto Vincenzo Tamburo, top scorer con 21 punti, con Jeronimo Bidegain graffiante nei momenti clou e i due centrali, Postiglioni e Tomasello ottimi in attacco (rispettivamente, 100% e 88% di positività in tale fondamentale) e invalicabili a muro, al di là dei block punto tanti i palloni toccati a rete che hanno consentito, insieme ad una difesa attenta, di ricostruire il gioco. E’ stato, infatti, il contrattacco a fare la differenza. E quando gli attaccanti, tutti particolarmente ispirati, hanno avuto qualche difficoltà ci ha pensato SuperMario a sbrigare da solo la pratica con alcuni secondi tocchi di pregevole fattura.

Il match è iniziato con un muro di Giacomo Tomasello sul neo acquisto umbro, Valdir Sequeira, schierato nel sestetto base da Fausto Polidori; proprio i centrali pentri danno il là al vantaggio ospite concretizzato dal giovane opposto Tamburo con un parallela che ha condotto la Olio Pignatelli Isernia al primo time out tecnico già sopra di tre lunghezze (5-8). Tamburo da posto due e Negao dalla seconda linea fanno perdere la bussola a muro e difesa della Monini e gli ospiti allungano sul 13-19, ma l’errore al servizio di Scappaticcio consegna la palla a un Serafim, piuttosto discontinuo, che si fa perdonare le incertezze in attacco con quattro ace consecutivi (18-19), che inducono coach Chiovini a richiamare in panchina Negao per Spampinato. Questa volta la ricezione ospite tiene la battuta del brasiliano, pur se con qualche difficoltà, e come il più classico dei canovacci la palla sporca va all’opposto che la stampa nell’angolino dove nessuno può arrivare. La Olio Pignatelli riprende in mano la gara e va a chiudere la prima contesa con lo stesso giocatore che l’aveva iniziata, vale a dire Tomasello.

Il secondo parziale si apre con degli scambi interminabili, che strappano lunghi applausi al caloroso pubblico spoletino, davvero bello quello chiuso dal centrale siciliano Tomasello che riporta la Olio Pignatelli in parità (3-3). Parità spezzata dapprima dai due sudamericani in forza ai molisani e successivamente dai block di Nano Postiglioni e Giacomo Tomasello (7-11). Scappaticcio può divertirsi soprattutto con Negao in pipe, mentre l’ex capitano della nazionale argentina gioca sulle mani del muro locale. Il muro ospite, invece, è insuperabile: Tomasello e, per due volte consecutive, Tamburo fotografano gli attaccanti della Monini (ben cinque i block punto messi a segno in questa frazione). Vale la pena, però, dare menzione all’alzata ad una mano di capitan Scappaticcio finalizzata da Tamburo, che strappa gli applausi del pubblico locale al pari della pipe messa a segno da Negao sull’alzata in bagher di Tamburo (20-24) al quale sarà affidata la palla che fa 2 a 0 per l’Isernia.

La Olio Pignatelli può giocare in scioltezza, mentre Polidori prova a mischiare le carte inserendo Giuliani per Falaschi, ma la musica non cambia. Serafim è troppo discontinuo, Sequeira non ha trovato ancora l’affinità con i compagni e Medenis alle volte è avulso dal gioco. Eloquente il suo smarrimento dopo la difesa su Tamburo dell’ex Gatto (sicuramente il migliore in campo tra le fila spoletine) che spezza le gambe ai compagni e ammutolisce il pubblico sugli spalti. Nel corso del terzo set, il giovanissimo regista Falaschi prova a cambiare il gioco e a spingere sui centrali, ma sembra seguirlo solo Corsini; dall’altra parte della rete, gli uomini del presidente Cicchetti gestiscono il vantaggio a partire dai nove metri (netto il miglioramento nel fondamentale di battuta che tanti grattacapi aveva creato nella partita con Verona) fino alla finalizzazione affidata spesso anche ai due centrali. In casa Spoleto gli ultimi palloni del match vengono consegnati all’opposto portoghese che allunga l’agonia locale, mentre per l’Isernia gli ultimi tre punti portano rispettivamente la firma di Tamburo con un servizio vincente, Scappaticcio in secondo tocco e Negao in diagonale.

Un 3 a 0 che fa bene alla classifica e al morale e che coach Chiovini commenta così: “Abbiamo giocato senza sbavature. E’ difficile stabilire dove finiscono i nostri meriti e iniziano i demeriti degli avversari, tuttavia non era facile venire a vincere qui a Spoleto, che veniva da una partita tutto cuore e determinazione e soprattutto è un sestetto che ha necessariamente bisogno di punti”. Il trainer ascolano, come sempre molto equilibrato, non si sbilancia sul migliore in campo “Il migliore? Sono stati due o tre elementi, ma il plauso va fatto assolutamente a tutta la squadra”.

Intanto, questa sera la Olio Pignatelli Isernia, a partire dalle 17.30, sarà alla festa del CONI provinciale, presso l’Auditorium del Palazzo della Provincia di Isernia.

Anna Palermo
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