La quart’ultima giornata di campionato presenta il testa-coda tra Bergamo e Milano. Sebbene già retrocessa la squadra di Cominetti ha dato prova nell’ultima gara di Loreto di aver ancora qualcosa da dimostrare e di non aver dimenticato il proprio orgoglio.
Forti del fattore campo, i rossoblù di Cominetti proveranno a prendersi la rivincita della gara di andata (terminata 3-2 per Milano, quando Bergamo vinceva 2-0) e ad entusiasmarsi contro la capolista. L’impresa però è alquanto ardua: la Sparkling arriva da ben 17 vittorie consecutive ed ha un potenziale di altissimo livello. Come se non bastasse, l’Agnelli Metalli si trova in emergenza. Mister Cominetti dovrà infatti fare a meno di tre giocatori: lo schiacciatore Matteo Sangalli (i problemi al tendine di Achille destro si sono aggravati; settimana prossima ci sarà una risonanza magnetica, per ora riposo assoluto); il centrale Matteo Burgsthaler (infiammazione al tendine rotuleo, in settimana non si è allenato per seguire le cure, ma per la settimana prossima dovrebbe ristabilirsi); il palleggiatore Simo-Pekka Olli (lesione al tendine rotuleo sinistro). Per il regista finlandese sarà una partita particolare, l’ultima con la maglia rossoblù dell’Agnelli Metalli perché, come anticipato in settimana, nei prossimi giorni Olli tornerà in Finlandia per farsi operare al ginocchio. Formazione d’obbligo (sebbene sia la stessa proposta a Loreto la scorsa settimana) per il tecnico dell’Agnelli con Bonetti in regia, Gadnik opposto, Finazzi e Sergio Boroni al centro, Lafit e Yngerskog in banda e Gelasio libero.
Per quanto riguarda la squadra di Daniele Ricci, i milanesi tornano in campo dopo 12 giorni senza partite: l’ultimo match è quello giocato al Pala Lido contro Cavriago (vittoria per 3-0, la 17°). Il coach dei nero-argento invita i suoi a non abbassare la guardia, e non sottovalutare un avversario che può permettersi di giocare senza avere nulla da perdere.
Consapevoli della caratura dell’avversario, i bergamaschi proveranno a battersi per regalare al pubblico, alla società ed a loro stessi un decoroso finale di stagione.
Sara Vavassori
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