Marco Vicini, senza ombra di dubbio il miglior libero della serie A/2, è un giocatore abituato in una squadra di grandi firme a svolgere un lavoro oscuro fatto di traiettorie da correggere, di salvataggi miracolosi in seconda linea e di grande senso del piazzamento. Il suo altissimo rendimentosembra passare quasi inosservato. Eppure questa perfetta macchina da ricezione ha apposto la sua firma sulla splendida stagione rossoblù.“ I campionati si vincono sul campo sudando, soffrendo e lottando palla su palla. I titoli acquisiti prima di giocare non valgono nulla” , precisa subito il libero della Prisma Taranto.“ Questa promozione, che speriamo di suggellare domenica prossima in casa contro Mantova davanti ai nostri calorosi tifosi, ce la siamo meritata giornata dopo giornata. Nessuno ci ha regalato niente”.

Vicini che campionato è stato questo di A/2?

“ Un torneo più duro di quanto mi aspettassi. Rispetto a quello di una decina di anni fa è certamente superiore dal punto di vista agonistico ma anche tecnico. Ecco perché non sottovaluterei quanto abbiamo fatto sinora. Siamo sì i più forti del campionato ma tanti nostri successi gli abbiamo ottenuti con la forza di un grande gruppo, molto affiatato dentro e fuori il campo”.

C’è stato un momento in cui avete avvertito forti pressioni?

“La vera pressione l’abbiamo patita all’inizio della stagione quando abbiamo ricevuto anche delle critiche ingiuste per qualche nostra vittoria stentata. Ma come si pretendeva di avere già tutto e subito con una squadra totalmente nuova che aveva bisogno di rodaggio?”

La macchia più grossa di una stagione esaltante qual è stata?

“ In molti pensano sia aver perso i due derby con il Gioia. Ma le due partite perse con i baresi alla fin fine non hanno influito per niente sul nostro cammino. Io credo che il rammarico più grosso resti non aver vinto la Coppa Italia”.

Ad Arezzo domenica scorsa avete inscenato una “protesta” simpatica nei confronti degli arbitri. C’è un particolare curioso che ti riguarda a quanto pare?

” Sabato scorso la società ha deciso di farci mettere durante il riscaldamento degli occhiali da sole per attirare l’attenzione dopo la clamorosa svista arbitrale nel quarto set del derby con il Gioia (palla del 25-25 vista out nonostante un tocco evidente di un avversario, ndc). Non essendo riusciti i nostri dirigenti a reperire il quantitativo necessario di occhiali ed io ne ero rimasto senza, per farci due risate mi ero fatto portare una maschera da sub che chiaramente ho indossato solo nello spogliatoio”.

Tra qualche giorno con ogni probabilità festeggerete la promozione al PalaMazzola. Avete in mente qualcosa di particolare?

“ Ci affideremo a quelle che saranno le emozioni del momento. Spero soltanto che ci sia quanta più gente possibile al palazzetto. Vogliamo sentire l’abbraccio del nostro pubblico.”

Il futuro di Vicini?

“ Ho un solo hanno di contratto ma a Taranto sono stato benissimo e ci terrei a rimanere. Questa società può crescere ancora e migliorare tantissimo diventando un modello per il Sud Italia. Ringrazio il presidente Bongiovanni, il Direttore Generale Zelatore ed il vice-presidente Allegretti, persone, prima che dirigenti, squisite che ci sono sempre state accanto”.

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