SALENTO D’AMARE TAVIANO – ACANTO MANTOVA 3-1
Progressione e durata set: 25-22 (23′), 18-25 (23′), 25-15 (22′), 29-27 (34′).
Note: Salento d’amare Taviano: be 19, bv 4, mp 4 – Acanto Mantova: be 10, bv 2, mp 8.
Arbitri: Alessandro Zingoni di Livorno e Sandro Costantini di Vetralla (Vt)
SALENTO D’AMARE TAVIANO – Rodrigues 22, Popp 10, Pesenti (L), Pierini 0, Crisostomo ne, Postiglioni 3, Fiore 1, Paolucci 1, La Forgia 3, Cosi 1, Belardi 9, Ereu 16. Allenatore: Flavio Gulinelli
ACANTO MANTOVA – Kiossev 0, Hunter 0, Checchin (L), Milushev 13, Mitrovic 11, De Togni 12, Bernabè 9, Tamburo 1, Carletti 2, Mosca 11, Buti 0, Ricci Petitoni 0. Allenatore: Enzo Valdo.
L’effetto-Coppa riempie il William Ingrosso e permette alla Salento d’amare Taviano di staccare il tagliando dei tre punti di fronte ai propri tifosi, numerosi e caldi come sempre. Il Mantova, orgoglioso e generoso, non ha demeritato ed ha onorato l’impegno cercando di contrastare soprattutto nel quarto set le pretese-vittoria dei ragazzi di mister Gulinelli.
E’ un ace di Marcus Popp ad aprire la contesa, ma il passo giusto con cui Taviano esordisce nel confronto viene subito stoppato da Mantova che si mantiene stabilmente sulla scia dei padroni di casa, salvo poi presentarsi in sorpasso (8-7 per Kiossev e soci) al primo time out obbligatorio.
Alla seconda sospensione la situazione punteggio però è gia capovolta dalla Salento d’amare, perchè nel frattempo i giallorossi infilano un più cinque (9-4 il parziale) che porta lo score sul 16-12. Con i quattro punti di vantaggio messi al sicuro, Taviano amministra il fotofinish del set in surplace, seppur con il ritorno momentaneo di Mantova (21-19), fissandolo sul 25-22 dopo sver sprecato due palle set.
Nel secondo parziale Mantova gioca la carta della sorpresa, aggredendo sin dalla prima palla i padroni di casa. Ne viene fuori un “game” più combattuto rispetto al primo. Taviano passa avanti sull’8-7. Ma si arena di fronte ad un Mantova che sbaglia pochi palloni. E così punto dopo punto la squadra di Valdo si costruisce un importante vantaggio, 12-8, che diventa 16-11 e quindi 18-14. I giallorossi non riescono a ritrovare continuità nelle proprie azioni e per i lombardi è gioco facile facile chiudere il parziale del pari con un eloquente 25-18, complici anche gli errori gratuiti in battuta di Taviano.
Subita la parità la Salento d’amare capisce che la serata si potrebbe prospettare più difficile del previsto ed affronta il terzo set con la concentrazione di chi sa di dover dare tutto per evitare spiacevoli sorprese. Il 9-4, primo massimo distacco nel parziale, è infatti il riscontro ad una condotta di gioco esemplare e senza sbavature dei padroni di casa. I quali si confermano e rilanciano più avanti (15-8 e 19-12). Il distacco cresce ancora quando Rodrigues va in battuta per portare nel carniere due punti di fila (21-12 e più nove sul Mantova) e permettere a Belardi (24-14) di aprire in pratica le porte del 2-1 tutto salentino con un ace millimetrico.
Ereu e soci partono ancora forte nel quarto (14-10, muro di La Forgia), ma si fanno riacciuffare poco a ridosso del secondo minuto di pausa regolamentare (16-15). Mantova approfitta dello sbandamento di Taviano e senza strafare si ritrova addirittura più due (22-20). I due punti successivi sono entrambi di Taviano, l’ultimo dei quali vivacemente contestato dagli ospiti che subiscono anche l’espulsione di Mitrovic. Ma è ancora la Acanto a trovare la spinta giusta per giocarsi due palle set che Taviano prontamente annulla. Sul 25-25 una invasione di Carletti offre ad Ereu la possibilità di servire per il match, azzerata da De Togni. Gli ultimi punti sono uno concentrato di emozioni e suspance. Popp trova il mano fuori del muro lombardo (27-26) ma Pierini sbaglia in servizio (27-27). E’ a questo punto che sale in cattedra la premiata ditta Ereu-Popp per sbrogliare la matassa. Il venezuelano con una schiacciata dal centro ed il tedesco con un pallonetto malizioso fanno 29-27 per Taviano e terzo successo di fila in campionato per i salentini.
SALENTO D’AMARE TAVIANO – AREA COMUNICAZIONE
Daniele Greco
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