BANCAETRURIA EUROSPAR AREZZO 0
PRISMA TARANTO 3
(14-25, 21-25, 16-25)
BANCAETRURIA EUROSPAR AREZZO: Tiberti 1, Grassini 4, Russo 4, Lirutti 3, Suela 10 (69% pos. ricezione), Guagnelli 10, Vanni L (50% pos. ricezione), Juricic 2, Francesconi 0, D’Elia 0. Non entrati: Czekiel e Scortecci.
Allenatore: Riccardo Provvedi.
PRISMA TARANTO: De Giorgi 1, Heikkinen 7, Giosa 7 (5 muri punto), Castellano 11 (88% pos. ricezione), Patriarca 9 (73% pos. ricezione), Schuil 18 (62% attacco). Vicini L (73% pos. ricezione), Gatin 0. Non entrati: Giretto e Ricciardello.
Allenatore: Vincenzo Di Pinto.
Arbitri: Perdisci e Orpianesi.
Spettatori: 784.
Durata set: 21′, 27′, 23′.
Le cifre:
AREZZO: 0 ace, 8 battute sbagliate, 63% ricezione (44% perfetta), 45 % attacco, 3 muri (2 Grassini, 1 Juricic), 7 errori.
TARANTO: 2 ace, 10 battute sbagliate, 77% ricezione (58% perfetta), 61% attacco, 7 muri (5 Giosa, 1 Schuil, 1 Patriarca), 5 errori.

Nulla da fare per la BancaEtruria Eurospar al cospetto della capolista Taranto. I ragazzi di mister Provvedi si arrendono in tre set alla Prisma in una partita che ha visto una formazione (quella pugliese) troppo forte per un Arezzo senza Maric e con un Lirutti in condizioni fisiche non perfette. Riccardo Provvedi schierava un sestetto di partenza con Tiberti in regia, Grassini e Russo al centro, Lirutti e Suela di banda e Guagnelli opposto a sostituire Goran Maric, con Vanni libero. Taranto risponde con De Giorgi al palleggio, Heikkinen e Giosa centrali, Castellano e Patriarca sulle bande, Schuil opposto e Vicini libero. L’inizio è equilibrato con l’Arezzo attaccato a Taranto fino al primo tempo tecnico: 7-8. Al ritorno in campo la Prisma trova però un buon turno di battuta con Castellano. L’Arezzo comincia a soffrire in ricezione e va sotto: 10-13, 11-16. De Giorgi trova una buona intesa al centro con il finlandese Heikkinen, Schuil entra gradualmente in partita e l’aggressiva battuta pugliese mette in grossa difficoltà Arezzo: 12-21. Mister Provvedi corre ai ripari inserendo Francesconi per Lirutti, ma il parziale è ormai andato e una battuta out di Tiberti chiude il primo set: 14-25. Nel secondo parziale rientra Lirutti e l’Arezzo riparte come nel primo set, incollata a Taranto: 5-5, 7-8. Uno splendido muro di Grassini vale il 9-9. La svolta sul 12-14, quando due fischi arbitrali (fallo di rotazione e fallo a rete di Suela) fanno innervosire Arezzo e mandano Taranto al secondo tempo tecnico avanti 12-16. Cresce Guagnelli nelle fila aretine, ma Schuil dall’altra parte è devastante (9 punti solo nel secondo set): 14-20, 19-23. Un errore al servizio di D’Elia chiude anche il secondo set: 21-25. Nel terzo set Taranto riparte subito forte (5-8) e Riccardo Provvedi cambia al centro inserendo Juricic per Grassini. L’Arezzo torna sotto e proprio un muro del croato vale il 10-10. Ma Taranto rimette subito la testa avanti con Patriarca e con uno Schuil che l’Arezzo non riesce a fermare: 12-16. Gli oroamaranto sbagliano troppo in attacco adesso e la Prisma ne approfitta: 15-21. D’Elia sostituisce Tiberti in regia, ma il parziale è ormai compromesso e un attacco di Giosa chiude set e partita sul 16-25. Una sconfitta netta per Arezzo, ma c’è da dire che Taranto si è dimostrato davvero troppo forte. Una squadra di categoria superiore, che domenica contro Mantova potrebbe già festeggiare la promozione diretta in A1. Per Arezzo si allontana ancora di più il treno playoff, adesso a sei punti. Un traguardo difficilissimo da raggiungere, anche alla luce del prossimo durissimo impegno in quel di Crema. I ragazzi di Riccardo Provvedi sono però a un passo dalla salvezza matematica (basta un punto) e continueranno a lottare fino alla fine per chiudere meglio possibile questa primo anno in A2.

FRANCESCO SODI
Ufficio Stampa
BancaEtruria Eurospar Arezzo