Continua indefesso il lavoro di tessitura della dirigenza del Fiorese Spa Bassano e in particolare dell’instancabile ds Dennis Zangaro: stavolta tocca al “sì” di Michele Borsatto andare ad infoltire ulteriormente la colonia dei bassanesi del Fiorese, che si è già assicurato la permanenza del trio Guidolin-Dal Molin-Guarise. Con Borsatto siamo a quattro riconferme su quattro, a testimonianza del fatto che la società tiene moltissimo a mantenere intatto lo zoccolo duro di un gruppo che è espressione del territorio di Bassano. Borsatto, che a differenza degli altri non è un prodotto del vivaio giallorosso, è stato una delle rivelazioni della passata stagione, perchè quando è stato chiamato in causa (si pensi alla splendida partita casalinga con Crema) ha mostrato di poter tenere il campo alla grande senza alcun timore riverenziale nei confronti di una serie A affrontata per la prima volta. Merito delle sue doti di atleta e di un carisma travolgente, che fanno di Michele una pedina importante su cui mister Simoni potrà contare ad occhi chiusi tanto in campo quanto nello spogliatoio. Proprio per questo la società del presidente Signor ha fatto di tutto per trattenerlo, intavolando una trattativa lunga e difficile, che ad un certo punto sembrava poter allontanare il destino di Borsatto da quello del Fiorese Spa.
A molti verrà spontaneo chiedersi: problema di soldi o di contratto? Nemmeno per sogno, Michele ha tutt’altri pensieri. “Alla fine ho fatto la scelta giusta, era quello che volevo e quello che speravo. Però è stata un scelta lunga e sofferta perchè c’erano due cose su cui dovevo far chiarezza nella mia vita: da un lato c’è l’attività di mio papà, dall’altro l’università (Michele si sta laureando in Architettura, ndr). Riguardo al primo aspetto, mi sento in dovere di dare una mano a mio padre e non solo per il fatto che un giorno quello sarà il mio lavoro: l’anno scorso non ero riuscito a rendermi tanto disponibile e questo non mi andava tanto giù, così quest’anno volevo fare di più e avevo pensato di scendere di categoria per allenarmi la sera e lavorare di giorno. Invece ho deciso che cercherò di lavorare il più possibile la mattina, perchè la serie A è pur sempre la serie A e almeno un altro anno a questo livello voglio farlo per mettermi alla prova e migliorare ancora. Riguardo allo studio il problema era un po’ più semplice: mi laureo a marzo in Architettura, mi mancano sette esami e si trattava solo di capire se avrei potuto ottenere dalla società e dall’allenatore qualche permesso per motivi di studio. Alla fine per la soddisfazione mia, di mio padre e di tutti i dirigenti ho deciso di restare, anche se per il sottoscritto sarà, come potete immaginare, un anno parecchio denso di impegni. Sono felice di rimanere in un gruppo fantastico come il nostro e credo che proprio questo sia stato e sarà uno dei punti di forza del Fiorese: siamo tutti di qua, ci conosciamo da una vita e andiamo d’amore e d’accordo! Per forza si crea sempre un bel gruppo e io sono davvero contento di farne ancora parte. E poi il richiamo della serie A è stato troppo forte…”.
(Nella foto: Michele Borsatto durante un time out chiamato da mister Zangaro, ora Direttore Sportivo del Fiorese Spa Bassano)
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Mauro Sabino