ACQUA PARADISO GABECA – SSC BERLIN 3-2 (25-17, 25-21, 25-19, 19-25, 26-28)
Acqua Paradiso Gabeca: Sala 14, Nummerdor 7, Jeroncic 5, Rinaldi 1(L), Suxho 8, Gavotto 12, Meszaros 19, Meggiolaro, Insalata 9, Saraceni 4, Muzio 10, Perazzolo. All. Dario Simoni.
SSC Berlin: Liefke 17, Spirovski 14, Skach 4, Fischer 7, Westphal 11, Prüsener 6, Huttunen (L), Steuerwal, Ollikainen 5, Böhme 4, Cutino, Günther 2. All. Michael Warm.
Montichiari. Ieri pomeriggio l’Acqua Paradiso Gabeca ha giocato una partita amichevole al PalaGeorge contro il SCC Berlin, che si è conclusa con una vittoria per 3-2 a favore della formazione monteclarense.
L’incontro si puo’ dividere in due parti: nella prima, sotto gli occhi del presidente Gabana, Simoni ha messo in campo il sestetto titolare, che ha conquistato un facile 3-0; nella seconda parte l’allenatore monteclarense ha dato spazio anche alle cosiddette riserve ed il Berlino ha vinto i successivi due set.
DARIO SIMONI
Com’è andata oggi?
E’ stato un buon allenamento, anche se il livello del Berlino non è molto alto. La squadra ha giocato come volevo ed ha, comunque, cercato di rimanere concentrata sulla partita.
Nella partita di sabato, invece la concentrazione era decisamente bassa, sbaglio?
È vero, ma a volte succede. A noi è successo sabato. Ma devo dire che in questa stagione la concentrazione è mancata diverse volte. È un difetto che ci portiamo dietro da un po’ di tempo.
Domenica si va a Santa Croce. Gli obiettivi?
La Codyeco ci metterà l’anima e noi dovremo fare appello soprattutto al nostro orgoglio per riuscire a fare risultato, perchè l‘obiettivo play off è molto lontano e ora dobbiamo solo concentrarci su ogni singola partita. Non sarà comunque facile, anche perché questa settimana è stata difficile a causa delle vicende societarie. Questo, però, non deve essere un alibi.
In questa stagione ti aspettavi un contributo più tangibile da parte di qualche giocatore?
Non mi sento assolutamente di dire che è venuto a mancare qualche giocatore. Siamo mancati tutti in circostanze importanti, io in prima persona evidentemente non sono riuscito a dare alla squadra quello che volevo e speravo. La squadra ha sempre cercato di dare il massimo, i risultati si sono alternati, ma mai nessuno si è tirato indietro.
Sono molto rammaricato, perché ad inizio stagione pensavo di fare molto meglio. Evidentemente ho ancora tante cose da imparare e ritengo che, come ho fatto io, tutta la squadra deve prendersi la sua fettina di responsabilità per gli obiettivi mancati.
Alberto Pellini
Francesca Treccani
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