E dopo quelle dei giornali ecco le personali pagelle di chi ha seguito dall’interno, con uno spirito per metà di uomo società (dovrebbe essere questo un addetto stampa) e metà di giornalista ( quale non dovrebbe essere un addetto stampa, almeno così mi hanno sempre sottolineato…), l’evoluzione di una stagione sportiva da non dimenticare.

Michele De Giorgi: lo specialista in promozioni in A/1. Il quinto sigillo dopo Napoli, Latina, Piacenza e Vibo Valentia giunge a Taranto, nella sua amata Puglia. Regista sopraffino, giocatore esperto e di grande sagacia tattica, dalle sue mani è passato il gioco vario di una squadra che ha mostrato una grande pallavolo per un’intera stagione. Voto 8

Richard Schuil: il campione olimpico olandese ha rappresentato un lusso per una categoria come la serie A/2. “Re Riccardo “ ha troneggiato su tutti sprizzando classe da ogni suo colpo.Vincerebbe a mani basse la speciale classifica dei marcatori se al suo fianco non avesse schiacciatori di grande calibro in grado di poter far variare il gioco offensivo. A Taranto ha ritrovato la voglia di divertirsi. Pedina indispensabile anche per la prossima stagione. Voto 8,5

Giacomo Giretto: il capitano rossoblù non ha trascorso una stagione serena per via di gravi problemi personali. Il suo rendimento è stato altalenante ma ha contribuito con grande esperienza e professionalità all’esaltante stagione specie nella prima parte del torneo. Unico reduce del sestetto titolare retrocesso dalla serie A/1 lo scorso anno, si toglie la soddisfazione di mettere a terra la palla della matematica promozione. Voto 7

Janne Heikkinen: il centralone finlandese ha confermato di essere un giocatore esperto della categoria piazzando a muro, contro gli attaccanti avversari, le sue manone. Bravo anche nell’esecuzione dei “primi tempi” molti dei quali hanno lasciato il classico buco a terra. Dalla fredda terra nordica un giocatore che ha sorpreso per la grande grinta. Voto 7,5

Maurizio Castellano: dopo dieci anni di fila trascorsi in A/1 vince il terzo torneo di A/2 della sua carriera (in precedenza aveva festeggiato con Spoleto e Napoli). Giocatore di carisma fuori e dentro al parquet, ha offerto un alto rendimento grazie all’integrità fisica ed alla grande classe rimaste inalterate nonostante i 35 anni. Altro elemento imprescindibile per la prossima serie A/1. Voto 8,5

Giuseppe Patriarca: dopo lo scudetto in Spagna della scorsa stagione prosegue a Taranto la sua striscia vincente. Giocatore di grande regolarità in grado di dare equilibrio alla sua squadra. Quelle poche volte che non ha giocato la sua assenza si è fatta sentire. Un vero e proprio ago della bilancia. Voto 8

Marco Vicini: ecco un altro rossoblù al quale la categoria va stretta. Libero di grande affidabilità e dal rendimento costante. Una macchina da ricezione capace di infondere tranquillità all’intera seconda linea. Il suo è un lavoro oscuro fatto di recuperi impossibili, di grande concentrazione e calma ma molto redditizio.Giocatore importantissimo anche per lo spogliatoio. Voto 8

Oleksij Gatin: uno come lui giocherebbe titolare in qualsiasi squadra della serie A/2. Un lusso tenerlo in panchina ed utilizzarlo così poco dal primo minuto. Lui non si lagna, aspetta il suo turno e dimostra di essere un grandissimo professionista a disposizione del gruppo. Voto 7

Alessandro Giosa : c’era anche nella promozione dell’aprile del 2000 con il Club Vacanze Taranto ma questa vittoria la vive da protagonista perché coach Di Pinto in molte occasioni gli ha dato fiducia nello starting six al posto di un “mostro” sacro come Giretto. Unico tarantino della rosa. Voto 6,5

Valdir De Souza Sequeira : il portoghese, originario dell’Angola, è la sorpresa della stagione. Giunto a Taranto che quasi nessuno lo conosceva si è fatto apprezzare per le ottime doti atletiche e per la grande simpatia fuori dal campo. Da ricordare i 27 punti nel match d’esordio nel campionato italiano con l’Isernia. Due infortuni lo hanno privato della possibilità di ritagliarsi maggiore spazio nel finale di stagione. Voto 7

Giuseppe Mazzarelli: difficile scalzare un titolare inamovibile come De Giorgi ma il vispo ragazzo di Castellana Grotte si è fatto sempre trovare pronto quando coach Di Pinto lo ha inserito sul parquet in diversi spezzoni di gara con la mossa tattica del doppio cambio mostrando personalità e lucidità. Voto 6,5

Antonio Ricciarello: catapultato dalla serie B/2 alla A/2 grazie all’occhio attento dei collaboratori del diesse Primavera il giovane siciliano ha tutte le qualità per mettere in pratica gli insegnamenti tecnico-tattici ricevuti in quest’anno di apprendistato. Per lui solo qualche rotazione in seconda linea ed una gara da titolare nel ruolo di libero al posto dello squalificato Vicini ( Taranto –Ferrara). Voto 6

Vincenzo Di Pinto: la bacchetta magica del “mago” di Turi è tornata a funzionare dopo l’amara retrocessione della scorsa stagione. Conquista la quinta promozione in A/2 della sua carriera ( la seconda a Taranto). Un anno quasi perfetto se non fosse per i due derby persi con il Gioia del Colle e l’estromissione dalla finale in Coppa Italia. Vincere con una tale corazzata può esser sembrato facile ma motivare giocatori abituati a ben altri palcoscenici ha comportato un grande lavoro anche psicologico. Voto 7,5

Vito Primavera: il “cardinale”, così è stato soprannominato il diesse, nativo di Castellana Grotte, per il suo modo ecumenico di appianare le divergenze e di mettere tutti d’accordo. E’ il classico preziosissimo uomo che opera e bene dietro le quinte. Con la sua calma e pazienza è riuscito a districarsi in mezzo a due personalità molto forti quali quelle del presidentissimo Bongiovanni e di coach Di Pinto. E poi questa squadra l’ha costruita in gran parte lui affidandosi a gente esperta ma motivata e scoprendo un paio di ragazzi ( Valdir e Ricciarello) che sono risultati preziosi per il gruppo. Voto 8

p.s. per i giocatori ( è solo un gioco…)

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