La Premier versione 2006-07 non è stata costruita per centrare l’obiettivo della promozione in A1, ma stante l’illustre precedente della stagione scorsa, i tifosi cremaschi stanno già sognando.
A frenare gli entusiasmi dei sostenitori blues il neo team manager Andrea Mombelli, che quest’anno sostituisce nel ruolo e sulla panchina l’ex d.s. Alberto Gavazzi:
“Siamo ancora primi e questo ci fa onore, anche se sappiamo che sarà difficilissimo restare quassù.
Siamo partiti con la consapevolezza di poter fare bene e con l’entusiasmo di giocatori che sono venuti a Crema consci di raccogliere la pesante eredità lasciata da chi l’anno scorso aveva vinto il campionato.
Il gruppo è ottimo, i vecchi hanno da subito dimostrato di avere sempre nuovi stimoli, e Luca Monti ha saputo dare immediatamente la sua impronta alla squadra.
L’avvio di torneo è stato in discesa, ma le difficoltà ci sono state sempre, dato che finora la sfortuna ci ha accompagnato: tre infortuni dall’inizio della stagione ad oggi non sono pochi.
Il bello però viene adesso: abbiamo già smaltito la sconfitta di Castellana e domenica contro Bassano sarà un’altra gara durissima: la Fiorese, con il recupero di Desiderio e Moro è tra le squadre più forti del torneo.
Sono partito come addetto stampa ed ora mi ritrovo dopo soli pochi mesi direttore sportivo: l’incarico mi onora e la società sta lavorando benissimo, anche in prospettiva futura.
Inutile dire che la Reima è il prototipo di società che meglio si addice alla serie A2: estrema professionalità, ma anche un ambiente famigliare nel quale è impossibile non essere a proprio agio; un gruppo di amici che ama il volley e che ha sogni ambiziosi, che purtroppo al momento non trovano il giusto riscontro nella realtà locale, poco sensibile ad accogliere il nostro progetto”.
E’ proprio vero, cosa aspettano la città, l’imprenditoria e la politica locale a salvaguardare un patrimonio sportivo e sociale importante come la Reima?