Non ci sta nella pelle il presidente Bongiovanni (issato a fine gara dai suoi giocatori, nella foto scattata da Elia Susco) che ebbro di gioia pronuncia frasi in libertà, tra un gavettone e l’altro, senza quasi che ci sia bisogno di fargli domande:
“Questo successo finale è da condividere con i miei più stretti collaboratori, il general manager Zelatore in testa. Sono strafelice di aver regalato un sorriso alla città di Taranto perché questa squadra è un patrimonio cittadino che va curato e difeso. Abbiamo subito cancellato quella retrocessione dell’anno scorso che come società non meritavamo affatto. Quest’anno ci siamo riscattati su tutti i fronti allestendo una compagine certamente composta da grandi campioni ma soprattutto da uomini in grado di prendersi le proprie responsabilità e molto bravi a formare con il passare delle giornate un gruppo affiatato”.
Gli si chiede che differenze ha trovato rispetto alla promozione del Club Vacanze Taranto di sei anni fa, società della quale era vice-presidente: “ Quando si ottengono dei risultati così belli non ci sono grosse differenze nelle emozioni che si provano. Certo quella era una società della quale io non ero proprietario e che non aveva radici totalmente tarantine ma alla quale ho dato tanto in termini economici e soprattutto di impegno personale. E’ chiaro che questa promozione la sento più mia perché questa società l’ho creata io e l’ho portata avanti con il mio sudore e con l’aiuto dei collaboratori da me scelti”.
Molta emozione anche tra i giocatori, tra tutti il capitano Giacomo Giretto che è reduce da una stagione vissuta con il peso sulle spalle di un grande dolore ( la perdita della madre, ndc): “ E’ stato un anno particolare per me e dedico questa promozione alla mia compagna ed alla mia famiglia che mi sono stati sempre molto vicini. Permettetemi di ringraziare il mio compagno di squadra Michele De Giorgi che ha voluto farmi un grande regalo servendomi la palla della promozione. Forse in cuor suo sapeva che ci tenevo ad essere io a schiacciare quel pallone visto che ero l’unico superstite di un’annata amara culminata con la retrocessione in A/2 ”.

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