E’ il gran giorno del match contro Roma, una formazione in grado di puntare sin da subito allo scudetto. Una festa per la pallavolo pinetese che coincide con il ricordo di un personaggio di primissimo piano del movimento del volley a Pineto e Roma, sui motivi che hanno spinto la Framasil Cucine ad organizzare questa partita amichevole, risponde il presidente, Benigno D’Orazio.
“E’ un doveroso omaggio all’uomo che ha rappresentato, non solo per me, un vero e proprio punto di riferimento, un amico sincero sempre pronto a regalarti generosi consigli, una persona capace di aiutarti nei momenti di difficoltà. Non esito a definirlo un genio e come tale spesso incompreso a causa di idee troppo innovative rispetto al contesto nel quale operava. La pallavolo (e non solo) pinetese deve molto a lui, sicuramente più di quanto Maurizio ha ricevuto: questo trofeo è un piccolo omaggio alla sua memoria, tanto piccolo quanto apprezzabile da uomo così magnanimo.”
Il Presidente D’Orazio conclude dicendo: “Sono sicuro che dall’alto farà il tifo per la Pallavolo Pineto, perché possa restare in quella serie A dove lui stesso contribuì a portarci oltre 20 anni fa”.
MAURIZIO BARRA SCHIANO – Una breve storia
Maurizio Barra Schiano nasce a Napoli il 26 gennaio
1941. Laureatosi in Giurisprudenza inizia subito la libera professione.
Successivamente è professore di “criminologia” presso l’accademia di Polizia a Roma e diviene presidente di importanti società per azioni a Roma.
Il suo interesse principale è però lo sport ed in particolare la pallavolo: iniziò alla fine degli anni ’60 con la storica “San Gabriele” di Roma che vinse titoli nazionali Juniores e conquistò la serie A2.
Nel 1976 approdò a Pineto, dove in pochi anni portò i migliori giovani talenti nazionali.
Nel 1981 il suo amico Franco Anderlini (“inventore” della pallavolo) regalò a Pineto uno stage della nazionale Juniores.
Successivamente Maurizio Barra Schiano tornò a Roma dove continuò la sua incessante opera in favore del connubio tra uomini e sport.
Morì il 7 novembre 1990, lasciando il ricordo di un uomo di geniali intuizioni e di straordinaria magnanimità.