La SEC Isernia torna a mani vuote dalla trasferta di Genova, tuttavia, ai fini salvezza nulla è cambiato: 12 punti sulla quartultima, con quattro partite ancora da disputare, rappresentano un margine di sicurezza che permette di lavorare in tranquillità. Quella tranquillità che, forse, è mancata nella gara di ieri.
L’attenzione e la tensione che circondavano questo match hanno giocato un brutto scherzo ai ragazzi di coach Lorizio, mai capaci di imporre il proprio gioco e succubi di quello avversario. I padroni di casa, invece, sono stati bravi a sfruttare il servizio flottante che ha messo in seria difficoltà la seconda linea isernina.
La Carige parte subito bene: due attacchi di Toppel, l’attacco out dei molisani e quello vincente di Manassero (5-1) costringono immediatamente Lorizio a chiamare il tempo. Al rientro sul parquet, il secondo tocco del palleggiatore Alderman e il turno in battuta di Rosso riportano in equilibrio le sorti del set. Si procede con continui cambi di fronte sino alla seconda sosta imposta dal regolamento. I padroni di casa si fanno nuovamente aggressivi, ma la SEC con Spescha – capitano in campo (Foto PRIMIO) – accorcia le distanze. Costantini a muro e Batte in diagonale fanno 18 pari, l’impressione è che il match andrà per le lunghe. Impressione presto smentita. La SEC di lì alla fine della frazione riesce a conquistare solo un altro punto grazie all’errore dai nove metri del Genova.
Nel secondo parziale il copione non cambia: la Carige avanti e la SEC a rincorrere. Sul 10-7 Alderman lascia il posto a Scappaticcio, che va subito a servire Costantini e Batte, che le provano tutte per non far allontanare Depalma e compagni e vi riescono almeno fino al 10 pari, tuttavia, la SEC ha evidenti problemi sia in fase di ricezione che di ricostruzione, il che agevola il compito della Carige, costretta a vincere per non perdere il treno salvezza. Sul 24-17 – firmato da Toppel con un muro su Batte – per la SEC sembra davvero finita, ma gli uomini di Lorizio hanno un moto di orgoglio. Si rivede, anche se per poco, una SEC determinata, attenta in difesa, precisa in attacco e invalicabile a muro. Due block consecutivi (Costantini e Spescha gli autori) riducono il gap (24-21), ma non riescono ad annullarlo.
Sotto di due set, gli ospiti (che già hanno sbagliato l’approccio al match) sbandano, continuando a favorire le azioni di Toppel, ma ancor più quelle dei centrali ben serviti da Depalma. Tagliatti è pungente, ma la difesa biancoazzurra ci mette del suo, a differenza di quella locale, che non fallisce un solo appoggio. Proprio per dar manforte in fase di difesa e ricezione sul 10-8 Lorizio richiama Rosso in panchina e dà spazio a Suglia. La musica non cambia. Gli errori per la SEC si accumulano, così come il vantaggio per i genovesi, che possono sfruttare anche qualche episodio fortunoso per lasciare a 15 Maresca e compagni.
Una sconfitta che brucia, ma non nuoce alla classifica e che, pertanto, non mina la tranquillità dell’ambiente isernino, consapevole che la prova di ieri è frutto delle situazioni di contorno create intorno al match e va dimenticata in fretta.
Anna Palermo
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