PRISMA TARANTO 2

MERCATONE UNO PINETO 3

progressione set:25-23-23-25, 35-33,22-25,12-15,

Prisma Taranto: De Giorgi 2, Schuil 27 ( 40% in attacco, 5 mv),Giosa 1, Heikkinen 12 ( 67% in attacco, 6 mv), Castellano 17( 58% in attacco, 61% di ricezione perfetta), Patriarca 18 ( 50% in attacco, 67% di ricezione perfetta, 2 ace), Vicini ( libero, 67% di ricezione perfetta), Ricciardello 0, Valdir ne, Gatin 0, Mazzarelli ne, Giretto 9 ( 55% in attacco, 3 mv). All. Di Pinto

Pineto: Henrique 2, Shittu 30, Birarelli 16, Sborgia 9, Baldasseroni 18, Mancini 3, Fenili ( libero, 70% ricezione perfetta), Luna 0, Jakobsen 0, Di Meo 0, Sottocorona ne. All. Chiovini.

Arbitri: Gini di Cagliari e Longo di Grosseto

Durata set:28′,28′,34′,28′, 15′

Note: Spettatori 600 circa, Taranto: bs 22, ace 5, mv 19 errori punto 17 – Pineto: bs 21, ace 3, mv 8, errori punto11.

E’ ufficiale: Pineto è la bestia nera di questa stagione per la Prisma Taranto. Gli abruzzesi dopo aver battuto i rossoblù nella gara di ritorno in campionato appena un mese fa ( 3-0), si tolgono lo sfizio di eliminare la capolista del campionato di A/2 dalla semifinale di Coppa Italia battendola dopo circa due ore e mezza di gioco al tie-break. La formazione abruzzese ha meritato il successo grazie ad una maggiore tranquillità mentale, ad un superiore carica agonistica ed ad una più lucida condotta tattica della gara ( il palleggiatore Henrique in certe occasioni ha rischiato di più ma ha espresso un gioco più vario e meno prevedibile). Pineto si è potuto permettere di tenere in campo una squadra con due liberi dato che a quello di ruolo Fenili, se ne è aggiunto uno di fatto, Mancini, che è schiacciatore ma che in cinque set ha attaccato appena nove palloni ricevendo, invece, con l’81% di positività ben 27 palloni.
Dall’altra parte della rete Taranto, con a disposizione una batteria di attaccanti di gran livello, è stata tenuta su in attacco nei momenti importanti dal solo Schuil che pure ha chiuso solo con il 40% di positività. In battuta poi nonostante i 5 ace, si è sbagliato tantissimo ed in maniera determinante nei momenti topici del match quando serviva maggiore lucidità ( 22 battute sbagliate di cui 7 del solo Castellano, in serata da dimenticare).
Di Pinto comincia il match confermando Giosa nei titolari, salvo toglierlo sul 14-12 del primo parziale dove Taranto parte bene grazie ai fondamentali di muro ( 2 vincenti) e battuta ( tre ace) e si porta sul 12-6. Stranamente però i rossoblù cominciano a farsi rosicchiare punti da un avversario così tranquillo tanto da non chiamare tempo nonostante il netto svantaggio della prima metà del set. Pur non ottenendo punti diretti in battuta nè a muro il Pineto gioca bene nei fondamentali difensivi e mette in difficoltà Taranto ora con la battuta potente di Shittu ora con quella tattica di Henrique. Fatto sta che gli abruzzesi si riportano ad un tiro di schioppo dagli jonici (14-12,18-17,22-22) che devono sudare le proverbiali sette camicie per mettersi in tasca il set chiuso con un muro di Heikkinen ed un attacco di Patriarca.
Nel secondo parziale i rossoblù vanno sotto subito di cinque punti (4-9) ma poi si riportano a meno uno ( 9-10). Sostanziale equilibrio sino al 19-19 quando Pineto piazza un break di 3-0 ( 19-22) con Baldasseroni, miglior in campo in assoluto ( 75% in attacco), grande protagonista. Il set lo chiude il capitano degli abruzzesi Mancini dopo che Taranto era arrivato sul 23-24. Il terzo set è una vera maratona chiusa sul 35-33 dai rossoblù dopo aver avuto otto set ball a disposizione contro i tre di Pineto. A metter a terra il punto decisivo è stato Giretto al termine di una vera e propria battaglia di nervi sottorete che ha visto protagonisti nel bene e nel male i due schiacciatori opposti, Schuil ( 11 punti e 53% in attacco) e Shittu ( 33% in attacco e ben 6 muri subiti).
Il quarto parziale ha ricalcato l’andamento dei precedenti con un’ altalena di emozioni e di errori da una parte e dall’altra. L’attacco di Pineto gira a mille con percentuali altissime da parte di Shittu, Baldasseroni e Birarelli mentre nella Prisma calano in maniera vistosa Patriarca e Schuil.
Il tie-break Pineto lo affronta con una migliore condizione mentale e si vede. Taranto deve inizialmente inseguire ( 6-8) e quando si ritrova avanti ( 11-9) non mantiene salda la concentrazione e permette a Shittu di perforare il suo muro.
L’opposto belga è praticamente decisivo in quanto firma il 12-12, il 12-13 ed il definitivo 12-15 con un muro stampato in faccia al collega di ruolo Schuil.
A fine gara facce deluse e tirate sia tra i giocatori che tra la dirigenza. Il presidente Bongiovanni ha tenuto subito la squadra a rapporto nello spogliatoio, ora non rimane che vincere il campionato di A/2, l’obiettivo principale della stagione.

UFFICIO STAMPA