Trento, 10 settembre 2006

Dopo una battaglia durata cinque set, l’Itas Diatec Trentino esce sconfitta con Taranto al PalaTrento. Esordio in campionato amaro per la compagine di Radamès Lattari, evidentemente alla ricerca del gioco di squadra migliore e ancora non sufficientemente precisa in fondamentali che fanno la differenza nella pallavolo moderna come battuta e attacco.
Taranto ha espugnato il palazzetto trentino con pieno merito e alla fine può anche recriminare sul punto lasciato per strada, soprattutto ripensando all’andamento del quarto parziale. In quella frazione i pugliesi sono sempre stati avanti sino al 22-20, poi, quando il 3-1 finale sembrava cosa fatta una serie di servizi di Nascimento e un paio di contrattacchi ben giocati dall’intera squadra trentina hanno riaperto provvisoriamente la partita. E’ stato solo un attimo perché poi Taranto nel tie break ha ritrovato la giusta lucidità, ma la squadra di casa ha dimostrato di avere il carattere giusto, cosa ancor più importante del punto guadagnato.
La Prisma porta a casa due punti pesanti grazie ad una continuità di rendimento più elevata rispetto a Trento. In attacco e in difesa la formazione di Di Pinto ha davvero convinto, mettendo in difficoltà la fase di cambiopalla trentina grazie a tantissimi salvataggi ed ad un’efficienza sulle palle di break vicina al 50%. In particolar modo l’opposto brasiliano Anderson s’è fatto carico di tutte le situazioni più difficili, riuscendo ben presto a diventare un sicuro punto di riferimento per il palleggiatore Nuti. 28 punti e il 62% finale in attacco sono numeri che spiegano facilmente perché i giornalisti alla fine l’abbiano scelto come mvp della serata.
Trento ha invece giocato troppo a corrente alternata, facendo però intravedere momenti di buona pallavolo tutta grinta e cuore, come nel finale di primo e quarto set (parziali acciuffati e vinti per i capelli). Il lavoro non manca e Radamès Lattari lo sa.
Per noi oggi – conferma il mister brasiliano – era importante anche raccogliere un solo punto. La nostra pallavolo non è ancora delle migliori; siamo discontinui. Giochiamo bene un paio di scambi e poi sbagliamo in quelli successivi, senza quindi riuscire a dare un certo livello medio al nostro gioco. Sono cose che succedono ad inizio stagione; non bisogna fare drammi e continuare a lavorare senza troppe preoccupazioni. Stasera Taranto avrebbe meritato di portare a casa la vittoria da tre punti; hanno giocato bene soprattutto in difesa, facendoci perdere tante sicurezze. E’ per questo che dico che il tie break acciuffato oggi può essere solo un buon punto di partenza”.
Vincenzo Di Pinto invece preferisce pensare solo alla vittoria, senza guardare al finale di quarto set che ha tolto alla sua squadra la vittoria da tre punti. “Abbiamo perso un punto ma preferisco guardare il bicchiere mezzo pieno e gioire per la vittoria esterna. Avevamo avuto poco tempo per provare a giocare tutti assieme e quindi in questa prima giornata bisognava prendere quello che veniva dal confronto col campo.. Meglio cominciare con una vittoria, ovviamente”.
Il pubblico trentino, in ogni caso, ha potuto ugualmente gioire per il ritorno in campo di Stefan Hübner, appena rientrato dagli impegni con la nazionale e subentrato nel corso della gara a Nemec. Il tedesco, applauditissimo, ha messo a terra quattro punti in poco più di due set e dimostrato come il lungo infortunio sia ormai alle spalle. Una buona notizia che rende meno amara la sconfitta.

Di seguito il tabellino della prima partita di campionato al PalaTrento.

Itas Diatec Trentino – Prisma Taranto 2-3
(26-24, 20-25, 16-25, 25-22, 11-15)
ITAS DIATEC: Meoni 2, Della Lunga 12, Nemec 9, Nascimento 21, Winiarski 7, Heller 11, Bari (L), Hübner 4, Mescoli, Gallotta 5; n.e. De Paola e Mlyakov. All. Radamès Lattari.
PRISMA: Anderson 28, Granvorka 18, Felizardo 7, Nuti 5, Castellano 6, Vulin 7, Vicini (L); Pavan, Ricciardello, De Palma; n.e. Valdir e Patriarca. All. Vincenzo Di Pinto.
ARBITRI: Perri e Cesare di Roma.
DURATA SET: 33’, 27’, 24’, 27’, 18’; tot 2h e 9’.
NOTE: 2504 spettatori per un incasso di 18.10 euro. Itas Diatec: 11 muri, 8 ace, 25 errori in battuta, 14 errori azione, 44% in attacco, 68% (52%) in ricezione. Prisma: 8 muri, 8 ace, 20 errori in battuta, 7 errori azione, 56% in attacco, 65% (57%) in ricezione.

Nella foto in alto scattata da Lorenzo Redi un muro a tre di Winiarski, Nemec e Nascimento su Anderson.

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