PRISMA TARANTO 3

ACANTO MANTOVA 0

Progressione set: 25-18, 25-19, 25-23

Prisma Taranto : De Giorgi 0, Schuil 21, Giosa 2 , Heikkinen 6 , Castellano 13, Patriarca 10, Vicini (libero, 40% di ricezione perfetta), Ricciarello 0, Valdir ne, Gatin 2, Mazzarelli ne, Giretto 4. All. Di Pinto
Acanto Mantova: Carletti 1, Milushev 19, Buti 1, De Togni 5, Mitrovic 5, Ricci Petitoni 1 , Checchin ( libero, 20% di ricezione perfetta), Kiossev 4, Hunter 0, Tamburi 0, Bernabè 2, Mosca 7. All. Valdo

Arbitri: Bellini di Perugia e Turtù di Ascoli Piceno

Durata set: 23’, 27’, 27’ .

Note: spettatori 2047 – Taranto: bs 10, ace 10, mv 5, errori punto 5, attacco 51%, ricezione perfetta 37% – Mantova: bs 8, ace 3, mv 5, errori punto 6, attacco 51%, ricezione perfetta 28%..

Esattamente sei anni dopo (era il 2 Aprile del 2000) la promozione in A/1 del Club Vacanze Taranto una squadra tarantina riconquista il diritto a partecipare al campionato di pallavolo più spettacolare e competitivo al mondo.
Allora fu Karabec a mettere la firma sul pallone che entrò di diritto nella storia dello sport jonico; ieri è toccato al capitano Giretto mettere il sigillo di chiusura al secondo set ( 25-19) che voleva dire per la Prisma Taranto dar vita, ancora prima che finisse il match, ai festeggiamenti. Il destino ha voluto che a suggellare il ritorno del club jonico in A/1 fosse l’unico giocatore rimasto in rosa del sestetto titolare retrocesso dal massimo campionato lo scorso 4 aprile. Questa promozione è un risultato tenacemente voluto sin dal primo giorno di mercato dalla società del presidente Bongiovanni ed altrettanto tenacemente inseguito da uno squadrone che ha primeggiato sin dalle prime giornate in un campionato di serie A/2 che alla fine non ha mai prodotto una seria antagonista allo strapotere di Schuil e compagni.
In un PalaMazzola vestito a festa la squadra di coach Di Pinto ha coronato una cavalcata trionfale raggiungendo con due giornate di anticipo un obiettivo strameritato. A farne le spese è stato un Mantova che pure era sceso in riva allo jonio con la disperazione propria di chi deve a tutti i costi raggranellare qualche punticino per evitare la retrocessione. Ma la Prisma non ha fatto sconti neanche dopo il 2-0 che le ha regalato la matematica certezza del salto di categoria.
Il coach ospite ha provato a sorprendere la capolista scegliendo la linea verde ( fuori gli esperti Barnabè e Mosca, dentro i giovani Buti e Ricci Petitoni rispettivamente nei ruoli di primo centrale e secondo martello) per un sestetto titolare che, libero a parte, registra un’età media di 22 anni.
Il match dopo un inizio equilibrato ( 8-6, 10-8) prende la piega giusta per Taranto che soprattutto in battuta comincia a martoriare la seconda linea avversaria. Gli ace e le schiacciate del solito spettacolare Schuil producono il giusto allungo ( 15-12, 17-13). Il gap diventa più ampio ( 20-14, 23-16) perché tra gli ospiti l’unico ad essere pungente è l’opposto bulgaro Milushev che chiude il parziale con 8 punti all’attivo e l’88% di positività in attacco.
Nel secondo set, quello che regalerà alla Prisma il punticino utile a festeggiare la promozione, la partenza dei rossoblù è fulminante (6-0 con due ace di Castellano). Il coach degli ospiti, Valdo, rinnega le scelte iniziali e toglie i due impalpabili giovanotti messi sul parquet ( Buti e petitori) per affidarsi all’esperienza di due vecchie volpi come Bernabe e soprattutto Mosca. Un cambio che produce effetti quasi immediati tanto da dimezzare lo svantaggio da sei a tre punti ( 15-12). Dopo il secondo time out tecnico coach Di Pinto corre ai ripari e sostituisce un emozionantissimo Giosa, unico tarantino tra le fila della Prisma, ed inserisce Giretto. Valdo risponde mettendo fuori il martello serbo Mitrovic per un altro giovane bulgaro, Kiossev, classe ’83 e Mantova resta in scia ancora per un po’ ( 17-14, 19-16), poi subisce un parziale di tre a zero ( da 20-17 a 23-17) nel quale si ritaglia uno spazio importante un campione di professionalità come Gatin entrato per alzare il muro al posto di De Giogi e che proprio in questo fondamentale trova due punti consecutivi.
Il punto del 25-19, quello della serie A/1, lo mette a segno il capitano Giacomo Giretto con un attacco “veloce” al centro. In quel momento il PalaMazzola è diventa una bolgia con la gente tutta in piedi a festeggiare ed il presidente Bongiovanni scattante come un furetto pronto a precipitarsi dalla tribuna sul parquet ed impegnato immediatamente a compiere un giro di campo per raccogliere l’ovazione del popolo rossoblù mentre il libero Vicini salta sulla panchina ed alza il pugno destro al cielo in segno di vittoria. Nel terzo set gli spettatori si distraggono ma la Prisma sul campo non concede nulla all’avversario e chiude con un successo tondo la giornata che ha segnato il ritorno nella pallavolo dei giganti.

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