Trento, 5 ottobre 2006
Domenica 8 ottobre l’Itas Diatec Trentino farà visita al campo dei campioni d’Italia della Lube Banca Marche Macerata. La sfida, valevole per il sesto turno del girone d’andata di regular season della serie A1 TIM, prenderà il via alle 18.15 e verrà trasmessa in diretta integrale sugli schermi di Sky Sport 2.
Per la formazione di Radamès Lattari quello di Macerata rappresenta un impegno assolutamente ostico, molto più di quanto possa far intendere l’attuale posizione in classifica della formazione allenata da Ferdinando De Giorgi. Ottenere l’intera posta in palio non sarà certo un’impresa facile, come conferma il brasiliano André Heller (nella foto accanto di Marco Trabalza).
“La loro posizione attuale in classifica è assolutamente bugiarda – sono le parole del centrale di Novo Amburgo – , la Lube ha avuto una partenza ad handicap, ma sicuramente non è una squadra che merita quella posizione in graduatoria. Il sestetto titolare non è variato rispetto alla passata stagione, anno in cui hanno vinto lo scudetto. Domenica dovremo prepararci, anche mentalmente, ad una partita difficile tenendo presente che la Lube potrebbe tornare in fretta ad essere la squadra dello scorso maggio. Contro di noi, tra l’altro, dovrebbe rientrare in rosa anche l’opposto Miljkovic e quindi dovremo stare doppiamente in guardia. Bartoletti nelle ultime partite lo ha sostituito bene, ma è indubbio che il loro gioco d’attacco con il serbo in campo sarà decisamente più difficile da contenere”.
Per Trento e per Heller in particolar modo quello attuale è un periodo di forma decisamente favorevole. I sei punti ottenuti contro avversari del calibro di Roma e Treviso lo confermano appieno. “Se riusciremo a mantenere il livello di gioco espresso nelle ultime due gare – prosegue Heller – sono convinto che potremo fare molto bene anche a Macerata. Stiamo lavorando sodo per tenere alto il ritmo di allenamento. Il nostro buon momento dipende solo dal lavoro in palestra e dall’ottimo gruppo che si è già creato in spogliatoio; non ci sono altri segreti particolari. Il punto di forza dell’Itas Diatec Trentino è l’equilibrio che c’è in ogni reparto, in ogni singolo fondamentale. Se io posso attaccare di più al centro è per merito della ricezione e di Marco Meoni”.
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