La Pallavolo Reima Crema comunica a tutti i propri tifosi che la prossima stagione parteciperà il Campionato di Serie A2, cedendo il diritto sportivo di serie A1 a Roma ed acquisendo il diritto sportivo di serie A2.
La decisione, sofferta, è stata presa all’unanimità dall’assemblea dei soci al fine di poter assicurare continuità di progetto in seno alla società, preservando in tal modo la sopravvivenza della pallavolo di Serie A nella città di Crema.
Il risultato straordinario ottenuto da nostri magnifici ragazzi sul campo rimarrà nella storia della nostra città e della Reima, ma sarebbe ipocrita negare le problematiche che pongono allo stato attuale serie difficoltà a poter disputare un campionato di A1. Problematiche che la città, il territorio e tutti i nostri appassionati sostenitori conoscono.
1) Innanzitutto la questione economica: la nostra società è nota nel mondo del volley per aver raggiunto risultati brillanti pur dovendo contare su budget ridotti rispetto alla maggioranza delle società concorrenti.
Ci è impossibile, di punto in bianco, risolvere questo problema. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo sondato il mercato, alla ricerca di risorse economiche adeguate ai costi della serie A1, ricevendo scarso riscontro.
Abbiamo preso atto che allo stato attuale ci è impossibile preventivare un budget adeguato alla massima serie, e riteniamo un errore affrontare la serie A1 senza certezze economiche.
Riteniamo, inoltre, un errore assumere impegni economici impossibili da onorare, rischiando di compromettere il futuro della Reima non solo in serie A ma addirittura nelle serie minori, oltre a minare la credibilità che la Reima si è conquistata nel corso di tanti anni di prudente politica societaria.
Inoltre, per la A1 il Regolamento Federale impone la costituzione in società di capitali con capitale sociale di € 120.000,00 interamente sottoscritto e versato all’iscrizione; dunque la Reima dovrebbe deliberare un aumento di capitale di € 80.000,00 (ad oggi la Reima è srl con capitale sociale di € 40.000,00) nel giro di pochi giorni.
2) In secondo luogo, la società deve completare la propria riorganizzazione interna iniziata lo scorso anno.
Occorre completare il riassetto della macchina organizzativa: chi ci è vicino sa quanto lavoro comporta un campionato e conosce le difficoltà organizzative di una società di alto livello.
Chi viene al palazzetto la domenica ed assiste alla partita probabilmente immagina quanto lavoro c’è dietro a quei tre, quattro o cinque set giocati sul campo.
La A1 moltiplica gli sforzi ed il lavoro, comporta la soluzione di problematiche logistiche ancora maggiori che la Reima avrebbe difficoltà, oggi, a superare.
E’ per questo che ci stiamo riorganizzando qualitativamente, è per questo che la struttura societaria dovrà raggiungere il giusto assetto confacente alla Serie.
3) Da ultimo, la Reima non ha, oggi, una casa adeguata: l’impossibilità di poter disputare le gare a Crema comporterebbe l’esilio in altra sede, lontano dalla città.
In data 12 maggio la Lega Pallavolo Serie A ha dato definitiva risposta negativa alla nostra richiesta di concessione di deroga all’art. 14 Regolam. FIPAV: nessuna deroga ad impianti di gioco con meno di 2.000 posti a sedere per la A1.
Di tutto questo abbiamo preso atto ed abbiamo riflettuto.
La nostra società è sempre rimasta attaccata alle proprie radici: vogliamo rimanere a Crema, mantenere il volley a Crema e lavorare in prospettiva futura per poter, un domani, quando le condizioni lo permetteranno, giocare la A1 nella nostra città.
I tifosi meritano questo.
Il progetto Reima, presentato all’inizio di stagione al nuovo D.S. Gavazzi, al nuovo tecnico Monti ed agli atleti era semplice: lavorare bene per due anni e tentare il salto di categoria nella stagione 2007-08.
In tale prospettiva abbiamo costruito una squadra che potesse ben figurare nel torneo appena concluso, ed in tale prospettiva abbiamo già rinnovato il rapporto con alcuni importanti giocatori quali Cazzaniga, Caprotti, Finazzi, Egeste, e Jankovic per la prossima stagione.
L’amministrazione comunale, o i privati che siano, ne siamo certi, si muoveranno per regalare a Crema una casa nuova, un palazzetto che potrà ospitare la Sisley e Macerata, Modena e Trento.
Allora Crema potrà veramente essere pronta per il grande salto in A1.
Siamo sempre stati una società pragmatica e umile e questa nostra filosofia ci porta oggi a decidere, non senza dolore, in questo senso: abbiamo in programma il salto nella massima serie tra due anni ed allora saremo pronti, su tutti i fronti.
Questo impegno lo prendiamo noi e lo prende, ne siamo certi, l’intera città.
Una cosa è certa: l’impresa resterà nei nostri cuori, nelle nostre menti, nei nostri pensieri.
La nostra decisione non cancellerà mai quanto successo quel meraviglioso lunedì sera e siamo certi che le gesta dei nostri ragazzi rimarranno per sempre impressi nella nostra memoria, negli occhi dei tifosi e nell’anima della città.
Pallavolo Reima Crema