Dopo le vicende estive – caratterizzate dal dibattito con il Coni provinciale sulla gestione degli spazi pubblicitari all’interno del PalaMazzola – che hanno portato la Prisma Taranto a prendere la dignitosa decisione di trasferirsi al PalaFiom, l’ultimo episodio accaduto domenica sera mentre si svolgeva la partita casalinga con la Maggiora Latina ha spinto la dirigenza tarantina a convocare una conferenza stampa per spiegare quanto accaduto. Un “blitz”, come lo ha definito il presidente Antonio Bongiovanni, da parte di alcuni membri del Comitato olimpico provinciale i quali, vistisi rifiutare l’accesso alla struttura con l’esibizione delle proprie tessere (ma con gli accrediti già predisposti da parte della Prisma) hanno richiesto l’intervento della Guardia di Finanza che, una volta giunta sul posto, non ha fatto altro che constatare la regolarità del comportamento della dirigenza rossobù. I membri del Coni sono infatti entrati al PalaFiom con gli accrediti che la società aveva loro riservato.
“Quanto avvenuto è scandaloso – commenta Bongiovanni – ci sentiamo perseguitati. Inoltre le istituzioni sono assenti, se si esclude la lieve eccezione della Provincia di Taranto. Stiamo valutando con molta serietà di andare via da Taranto e dalla stessa regione”.
Il lato pratico di quanto accaduto domenica è stato esposto dal vice presidente e direttore generale del club Elisabetta Zelatore, la quale ha approfondito la normativa che individua nel 5% della capienza di una struttura il tetto massimo di biglietti omaggio, e accrediti, da distribuire. “Chi dovrebbe sostenere lo sport – ha detto poi la Zelatore – dovrebbe fare come avviene in molte città d’Italia, ovvero acquistare l’abbonamento per dare un proprio contributo alla società, invece di recarsi a vedere le partite con accrediti e biglietti omaggio”.
La Taranto Volley, per voce del suo presidente, alla luce di quanto avvenuto, espone la propria posizione: “Se chi dovrebbe fare ben altro che perseguitare – ha ribattuto Bongiovanni – vuole invece continuare, da parte nostra non troverà un muro contro muro. Troverà invece delle risposte giuste, ma non troverà più il volley di A1 a Taranto. Noi non abbiamo né code di paglia, né scheletri negli armadi, solamente non permettiamo queste prepotenze. Ci attendiamo che la Lega Pallavolo serie A, attraverso il suo presidente e il suo amministratore delegato, prenda una posizione netta a tutela di una società consorziata. Di questo però siamo certi. Un ringraziamento va al vice presidente regionale della Fipav Mimmo Tarantino e al coordinatore regionale Giuseppe Manfredi. Una critica va rivolta invece al comitato provinciale della Fipav di Taranto il quale, come al solito, non è all’altezza di confrontarsi con grandi realtà, mettendo il suo presidente Stefano De Luca nelle condizioni di non poter assumere alcuna decisione”.

Angelo Loreto
responsabile ufficio stampa
Prisma Taranto Volley