Finisce secondo pronostico il match tra la prima della classe, Prisma Taranto, e la SEC Isernia Volley. Un 3 a 0 prevedibile con i molisani che hanno agevolato il compito della capolista con una pallavolo poco efficace e a tratti scontata.
I meccanismi di gioco non sono più quelli della prima parte del torneo. Coach Mosca in corsa ha provato più volte a modificare il sestetto di partenza, ma i cambiamenti non hanno prodotto altro che ulteriore confusione nella ricerca dei giusti sincronismi tra i biancoazzurri.
Al fischio d’inizio, la SEC Isernia si presenta ancora con Maresca a ricoprire il ruolo di libero (Gatto ha rimediato nuovamente un colpo alla mano in allenamento), ma la vera novità sta in posto 4, con il giovane Mattia Rosso che parte titolare al posto di Simone Spescha. Al primo time-out tecnico, con gli ionici in vantaggio di 2 lunghezze è proprio l’azzurrino scuola Cuneo (il migliore tra i suoi) a tenere testa all’esperto Schuil (4 palloni messi a segno per entrambi). Poi per la Prisma salgono in cattedra Giretto e Castellano e il gap si fa sempre più ampio. La seconda parte del set è caratterizzata da una serie interminabile di errori al servizio, dall’una e dall’altra parte, che favorisce la marcia verso la conquista del primo parziale da parte degli ospiti, che vanno a chiudere con un primo tempo di Heikkinen.
Nel secondo parziale, all’iniziale fallo al servizio dei rossoblu segue un break di quattro lunghezze che suggerisce al tecnico in forza al sodalizio di via Umbria un cambio in regia: Longobardi per Alderman; il gioco si fa più vivace e si vede anche qualche primo tempo. Rosso e Suglia – pure a muro – provano a non far scappare ulteriormente gli avversari, ma la resistenza dura fino alla seconda sosta tecnica. Nel frattempo, sul 7-14, Spescha viene mandato in campo per Rosso, ma i pugliesi dilagano e la SEC chiude il cambio in regia sull’11-21. Set compromesso, saranno Giretto e Patriarca a fissare il parziale sul 13-25.
Nella terza frazione Mosca prova nuovamente a cambiare: Spescha in campo, ma nel ruolo di opposto. Non cambia però il risultato. Castellano in pipe è devastante, Giretto e Heikkinen insormontabili a muro, De Giorgi fraseggia con i suoi attaccanti senza sbavature, uno spettacolo che rende ancor più difficile il recupero da parte dei molisani, che hanno un moto d’orgoglio solo dopo il 10-16. Lo slancio biancoazzurro, tre punti in sequenza – Suglia, Cricca, Batte (rientrato a rilevare Spescha) – induce, per la prima volta nel match, Di Pinto a chiamare time-out. Il “mago di Turi” ha ragione, al rientro sul parquet De Giorgi delizia il pubblico del PalaFraraccio (poco più di 800 spettatori) con un secondo tocco di alta classe; Maresca e soci provano a resistere, ma i palleggi dell’alzatore ospite, di non facile lettura, spalancano le porte a Patriarca e Castellano. E’ proprio lo schiacciatore ex Copra Piacenza, in parallela, a decretare la fine della contesa.
Non era contro la capolista che la SEC doveva vincere, ma l’involuzione del gioco appare preoccupante. Il tecnico Mosca è dell’avviso che i problemi di questa squadra siano solo tecnici; chi ierisera era presente al PalaFraraccio ha notato, però, anche defiance psicologiche. La compagine biancoazzurra ha un buon potenziale che nell’ultimo mese è rimasto inespresso. Toccherà proprio al tecnico di Fiano Romano porre rimedio anche sotto questo aspetto e la pausa è proprio quello che ci vuole per riacquistare energie fisiche e mentali e per il recupero di Gatto, fondamentale per gli equilibri nelle fasi di ricezione e difesa.
Anna Palermo
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