BOLZANO – “Abbiamo fatto quasi tutto bene: battuta, muro e difesa. Però ci è mancato l’attacco, e a questi livelli si paga, soprattutto contro una squadra che ha saputo rischiare nei momenti difficili”.
Parole di Flavio Gulinelli, coach del Südtirol Alto Adige, il giorno dopo la sconfitta contro la capolista Santa Croce. Uno 0-3 maturato, ricordiamo, dopo due frazioni perse di strettissima misura (29-31 e 24-26) e con ben sette palle set a disposizione: 6 nel primo parziale (condotto anche 24-21) ed una nel secondo (24-23). “E’ chiaro – dice Gulinelli – che se fossimo riusciti a chiudere almeno un set, le cose sarebbero state diverse. Ma la capolista, non certo prima per caso, è stata brava a trovare gli stimoli giusti al momento opportuno ed a rischiare tanto in battuta nelle fasi difficili. Noi abbiamo giocato bene in difesa e muro, ed eravamo riusciti a metterli in difficoltà in battuta togliendo dal gioco Suela e Wallace, poi però lo stesso Suela (4 aces ndr) e anche Falasca (3) ci hanno massacrato al servizio. Inoltre ci è mancato l’attacco, e con una squadra come Santa Croce questa carenza si paga”.
Ricordiamo che il Südtirol ha dovuto fare a meno di Gil, sostituito da Eurico, e di Heikkinen, usato col contagocce nel secondo e terzo set per far rifiatare il suo sostituto Postiglioni. Per quanto riguarda il recupero dei due infortunati, Gil (reduce da uno strappo) dovrebbe essere in campo già questa domenica a Loreto, mentre la situazione di Heikkinen è più difficile da gestire: “Janne – spiega il coach biancorosso – ha un problema di tipo neurologico, per cui i tempi di recupero sono più lunghi ed è difficile anche capire in che misura può essere utilizzato senza rischi. Anche perchè dobbiamo pensare ad arrivare nel miglior modo possibile ai playoff”.
Nella foto il centrale Janne Heikkinen
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