“Mi dispiace soprattutto per i ragazzi. Dopo una stagione difficile come quella che si è conclusa a Cagliari, avrebbero meritato la promozione”.
Flavio Gulinelli, allenatore del Südtirol Alto Adige Volley, è ancora amareggiato per la sconfitta in gara 3 di semifinale playoff, che ha impedito alla società biancorossa di disputare la seconda finale consecutiva in due anni di vita. E da buon timoniere quando la nave è affondata, il coach astigiano pensa innanzitutto ai suoi uomini.
“Le facce dei ragazzi a fine partita testimoniavano la loro delusione. E’ stata una stagione densa di emozioni, con situazioni difficili che hanno cementato il gruppo. Ci sono stati momenti belli e brutti, tutti ad alta intensità, che lasceranno sicuramente delle tracce a livello umano. Per me è stato un piacere lavorare con questo gruppo, sono amareggiato soprattutto per loro, forse io solo posso sapere quanto questi ragazzi – per quello che hanno dato durante la stagione – avrebbero meritato di andare avanti”.
Gulinelli non lesina comunque complimenti alla Terra Sarda, che lui ha allenato due stagioni fa portando tra l’altro a Cagliari il portoricano Soto, oltre ad avere in squadra Mascia, Pagotto e Scilì.
“Sono ovviamente deluso ma devo dire che anche Cagliari, forse più di noi, merita di andare in A1, per il pubblico e per l’organico a disposizione. Alla luce del risultato di Loreto-Bassano, alcuni hanno detto che la vera finale è stata questa tra noi e Terra Sarda. Non lo so, questi – purtroppo per noi – adesso sono problemi di Cagliari”.
Tornando a gara 3, è innegabile che quel primo set, perso per un’errata valutazione arbitrale, ha stroncato le gambe.
“Non è corretto attaccarsi agli episodi, però è vero che perdere in quella maniera ci ha penalizzato non solo in quel parziale ma mentalmente anche nel successivo, ci abbiamo messo un set e mezzo a tornare in partita. Nel terzo siamo stati bravi a reagire, nel quarto però gli equilibri sono saltati, abbiamo commesso tanti gesti tecnici errati che evidenziavano la nostra confusione”.
Come detto in cronaca, sono mancate le ali biancorosse Gil, Kirchhein e Lirutti (soprattutto i primi due non hanno ripetuto le ultime belle prestazioni), mentre Cagliari si è affidato a Soto, Barbareschi e lo scatenato Moreno, che una volta esaurita la trance agonistica è stato rilevato dall’altrettanto efficace Mascia. A differenza di gara 2, inoltre, è del tutto svanita la pressione al servizio.
“Siamo mancati su palla alta, è vero, mentre loro hanno avuto vita facile con il cambio palla perché noi, senza che ci fossero stati ordini di scuderia, abbiamo battuto facile. Nonostante tutto potevamo portare a casa il primo set perché anche loro erano tesi, poi si sono sbloccati mentre noi ci siamo appannati. Diciamo che in questa partita abbiamo ripetuto gli alti e bassi che hanno contraddistinto tutta la stagione, e dispiace perchè in gara 2 a Bolzano avevamo dimostrato di avere i mezzi per farcela”.
Nella foto: Gulinelli abbraccia il libero Susio (foto Piero Alberti)
Ufficio stampa Südtirol AA Volley – resp. Paolo Florio