Era il 4 giugno del 2003 quando la Stilcasa Volley Taviano conquistava la sua prima promozione in serie A2: è il 17 aprile del 2005 quando la Salento d’amare Taviano, al termine di una rincorsa durata 30 giornate, 29 delle quali passate in zona retrocessione, si riappropria di una meritata serie A2. E lo fa nel modo migliore: con una prova superba, puntuale, volitiva che lascia poche speranze agli avversari del Sira Ancona nello scontro diretto dell’ultimo atto della regular season.
Alla fine, dopo circa 15 minuti di agonia, festeggeranno anche i marchigiani, favoriti dalla vittoria di Bassano sui rivali di Bergamo. In virtù dei 3 punti conquistati i leccesi chiudono la stagione a 41 punti, una quota che testimonia il grande equilibrio di un campionato in cui 40 punti non sono bastati a Bergamo ed Isernia per restare nella serie cadetta, mentre 45 punti hanno garantito a Crema e Ferrara l’accesso ai play-off promozione.
Veniamo alla cronaca. Al “William Ingrosso” si celebra la festa del popolo giallorosso, con oltre 1200 tifosi giunti da tutta la provincia per sostenere il club della città dei fiori.
Il colpo d’occhio è eccezionale con magliettine e palloncini a garantire un muro giallorosso. Applausi e cori per Marcello Bruno, presente in tribuna a sostenere i compagni di squadra.
Tante le autorità presenti: dall’assessore allo sport della Provincia di Lecce, Salvatore Capone, all’onorevole Lorenzo Ria, al neo consigliere regionale Stefàno, ai presidenti di Taranto, Bongiovanni, e Gioia del Colle, Galatola, ed al tecnico degli jonici, Vincenzo Di Pinto.
Massimo Dagioni opta per il consueto sestetto,; idem per Brutti, coach di Ancona, che si affida a Mescoli, Della Lunga, Chiarini, Corsini, Maric, Karipidis ed il libero Manià.
La partenza è da brividi con uno 0-3 che testimonia la tensione della Salento d’amare. E’ solo un momento perché Lavorato e soci si riprendono subito, tanto da arrivare davanti alla prima interruzione tecnica (8-7). Sarà questo l’unico momento di amnesia nell’intera gara. Taviano punta Karipidis, mai in partita, e capitalizza una correlazione muro-difesa sempre efficace ed i molti errori avversari nel fondamentale di battuta.
Ptak (17 punti), king of Taviano, attacca con la puntualità di Bergamo e la squadra ne approfitta per incrementare il proprio vantaggio (16-12, 18-14, 20-16). E’ il break decisivo: Iurino Olimpio dà riposo ad Axè in seconda linea, Brutti manda nella mischia Bruschi, Cosi rileva Pecorari al servizio e Taviano chiude 25-20 sull’errore in attacco del giovane Della Lunga.
Al cambio di campo Ancona accusa il colpo, concedendo subito ai padroni di casa un allungo fondamentale (4-1, 6-2, 8-4). L’orchestra giallorossa suona a perfezione, con Paolucci direttore d’orchestra e leader silenzioso. Il romano è in giornata di vena e tira fuori tutta la propria classe cristallina, rimediando con destrezza anche ad alcuni errori in ricezione. E’ lui il migliore in campo in una graduatoria che garantisce a tutti voti da primi della classe. Da applausi una tesa al centro servita a capitan Lavorato. La Sira, con Bruschi e poi Giuliani e Joscak, prova a restare in partita. Si riavvicina con il primo ed unico ace di Maric (19-16), poi Lavorato e Pecorari, a muro ed in attacco, stroncano le velleità avversaria. E’ di Axè lo straordinario diagonale stretto che manda tutti al terzo set (25-21). Nell’ultima frazione la Salento d’amare smania per andare subito a festeggiare: l’ace di Highlander Pecorari e gli attacchi di Axè firmano il vantaggio del primo time-out tecnico (8-6). Da allora Taviano costringe Ancona ad un gap compreso tra i 2 ed i 5 palloni. Nessun timore: la squadra è decisa a chiudere il conto. Si arriva sul 24-20 con il publico in piedi a scandire il ritmo degli ultimi palloni e di un campionato denso di sofferenze per tutti i giallorossi. L’ottima coppia arbitrale Tanasi – Cappello pesca un’invasione di Ptak sulla prima palla match, ma la festa è rimandata di appena un’azione. Axè sale in cielo ed attacca, da posto 2, una parallela non violenta, ma precisa. E’ il punto (25-21) che garantisce alla società di Donato e Walter Bruno il terzo anno consecutivo in serie A2, un record per lo sport salentino, e libera la festa dell’intero “William Ingrosso”. E’ la vittoria di tutti: dalla società ai tifosi, ad un gruppo che, tra mille difficoltà, è riuscito a centrare un risultato che appena sette giorni fa appariva difficilissimo. Per restare in serie A2 la Salento d’amare aveva l’obbligo di portare a casa 6 punti dai confronti con Bergamo ed Ancona. C’è riuscita, sovvertendo i pronostici, annullando in Lombardia due palle retrocessione e mettendosi alle spalle in extremis proprio Ancona e Bergamo, oltre ad Isernia, ed agguantando Schio e Castelnuovo.
Da domani si riparte verso la terza splendida avventura in serie A2 Tim. La storia continua.
SALENTO D’AMARE TAVIANO – AREA COMUNICAZIONE
Umberto Morigine (392.0089891)
nella ph. Marcello Bruno: a lui Dagioni ha dedicato la permanenza in A2