La faccia di Bruno De Mori che giunge in conferenza stampa è la faccia di tutta la MaterdominiVolley. L’espressione del capitano nasconde a malapena la soddisfazione per una vittoria che non ammette repliche e per una grande prestazione personale, ma allo stesso tempo non chiude la porta in faccia alla prudenza, tutt’altro. I suoi 23 anni di volley in carriera costituiscono un paravento naturale ai facili entusiasmi ed anche alle delusioni esasperate; fra qualche ora si prepara un’altra partita, e la partita che segue è sempre più importante di quella appena conclusa. Un giornalista lo saluta con affetto: “Non ti vedevo dai tempi del Taranto, in dieci anni non sei cambiato affatto.” E’ forse questo il segreto di “Highlander” De Mori, 40 anni portati da ragazzino.
Schierato titolare da Mister Donghia in questa seconda gara casalinga, il centrale dauno è stato fra i protagonisti assoluti della vittoria. Ma a domanda dedicata subito lui precisa:” La forza di una squadra sta nell’essere gruppo, nessuno di noi si sente titolare o riserva. Partiamo tutti sullo stesso piano e sappiamo che le scelte del Mister sono funzionali ai risultati della squadra.”
Poi comincia a parlare della partita, “Intanto volevamo confermare davanti al nostro pubblico (di nuovo pala167 esaurito con 1500 persone ndr) la buona prestazione di Corigliano e siamo contenti di esserci riusciti. Credo che non abbiamo dato molti punti di riferimento agli avversari e contemporaneamente siamo rimasti sempre compatti commettendo pochissimi errori. Meriggioli è riuscito a variare molto il gioco mentre loro hanno sofferto molto in ricezione attaccando con palla scontata.”
In effetti lo Spoleto è rimasto attaccato alla partita fino al primo time out tecnico di ogni set, poi i padroni di casa sono riusciti a staccare gli avversari. Nel primo set con una serie di servizi di Lamoise, ben 7, che ha messo in grave difficoltà gli umbri costringendoli anche a qualche errore, mentre nei successivi set, nonostante il cambio di palleggiatore, Bucaioni per Lapacciana, e altri cambi effettuati dagli ospiti, la Mater riusciva ad allungare grazie ai muri di Karabec e De Mori ed agli attacchi efficaci di Lo Re e Libraro.
“Questo risultato non cambia i nostri programmi – continua De Mori -, adesso ci aspetta la trasferta di Genova, che vorrà fare punti a tutti i costi, prima del derby col Taranto. Sappiamo che possiamo fare bene in tutte e due le gare ma restando concentrati e continuando a lavorare per migliorarci ancora.”
Quando si dice “la voce dell’esperienza”!
Pier Paolo Lorizio
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Nella foto: Bruno De Mori