Nel derby triveneto della solidarietà Trento batte Bassano 3 a 2 dopo una partita tirata e a tratti spettacolare. Merito di due squadre che si sono affrontate a viso aperto, ma che non potendo non risentire dei carichi di lavoro accumulati nelle ultime settimane, hanno evidenziato anche qualche limite e qualche errore di troppo. Ciò che più conta è che abbia vinto la solidarietà delle circa 600 persone accorse al Palasport di Borgo Valsugana per assistere alla quinta edizione della “Partita per sperare”. Il tutto è stato allietato dalla colorata e allegra presenza delle due tifoserie organizzate, unite, come spesso accade nel volley, dal bellissimo striscione preparato dai Leoni Giallorossi, autori di un geniale “Oltre alla Valsugana…ci unisce la solidarietà”. Tra un set e l’altro una simpatica quanto fruttuosa asta benefica ha assegnato le magliette delle due squadre a due generosi supporters delle rispettive tifoserie. I complimenti all’organizzazione e ai suoi simpatici componenti per il riuscitissimo evento sono scontati quanto sinceramente dovuti.
Ma se il clima sugli spalti è stato amichevole, decisamente più battagliero è stato sul campo lo spirito con cui le due squadre si sono affrontate in più di due ore di partita. Il Bassano di Boldo scende in campo la formazione base, mentre l’Itas è costretto suo malgrado a mandare sul parquet una formazione largamente rimaneggiata in cui spiccano però i nomi altisonanti di due monumenti del volley come Meoni e Cuminetti. Nel primo set parte bene Bassano, che ottiene subito un mini break grazie ad un gioco veloce e ad un muro incisivo. L’Itas Diatec ci mette un po’ a prendere le misure, ma alla fine dopo aver agganciato i giallorossi sul 19 pari chiude il set 26 a 24 grazie a due muri su Kirchhein e Dalla Libera. Nel secondo parziale, vinto da Bassano 25-22, la partita continua a giocarsi all’insegna di un sostanziale equilibrio, rotto solo a fine set da un ace di un ottimo Guarise e da un muro di un Dal Molin in forma strepitosa. Tra gli uomini di Boldo sono proprio i due centrali “made in Bassano” i migliori in campo, mentre dall’altra parte si mettono in evidenza Della Lunga e Cuminetti, oltre ovviamente a Meoni e alle sue giocate per autentici intenditori. Nel 3° set Trento, avanti per tutto il set, s’impone 25 a 22, mentre nel quarto è il Bassano a dominare (25-17) approfittando di un passaggio a vuoto dei trentini. Si va dunque al tie break, per la gioia di pubblico e organizzatori. Dopo un inizio pessimo (5-1 Itas) il Bassano Volley trova la forza di arrampicarsi fino al 6 pari, salvo poi arrendersi 15-9 al quotato avversario.
Prima del match Boldo aveva chiesto ai suoi di fare un passo avanti rispetto alla gara di Padova e alla fine si può dire che la squadra, per quanto ancora troppo fallosa e altalenante nel rendimento, è apparsa in netta crescita. Guai a fermarsi però, perchè c’è ancora molto da lavorare: tra intese da affinare, soprattutto tra Visentin e i suoi martelli in zona due e zona quattro, e forma da perfezionare per i ragazzi di Boldo non resta che continuare a lavorare sodo perchè il campionato è dietro l’angolo e la bestia nera Corigliano rappresenta uno dei peggiori clienti che si potevano trovare all’esordio. Prima però il Bassano Volley avrà modo di testare le sue reali potenzialità contro squadre di pari livello: nelle prossime settimane infatti sono in programma la sfida con Mantova e le due sfide con Ferrara.

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