È un risveglio certamente poco piacevole quello della Sir Safety Conad Perugia che ieri, perdendo al tie break in casa contro Piacenza nei quarti di finale di Coppa Italia, ha perso anche il treno che portava alla Final Fuor di Bologna.
Difficile analizzare anche a mente fredda le ragioni della sconfitta maturata dopo un vantaggio iniziale di due set. Difficile ma allo stesso tempo molto importante perché Perugia, che veniva da un filotto di quattordici vittorie consecutive tra Superlega e Champions, deve far tesoro, nonostante l’ovvio amaro in bocca attuale, dei motivi che hanno portato alla sconfitta. Motivi tra i quali, è bene dirlo per onestà e correttezza, primeggia senza ombra di dubbio la grande prestazione di Piacenza che è stata bravissima a restare sempre in partita ed a giocare un match tecnicamente e tatticamente di alto livello. Il campo raramente mente ed è giusto rendere il dovuto riconoscimento ad un avversario che ha meritato il passaggio del turno.
Certo è che, avanti due set a zero e 18-15 nel terzo, negli ingranaggi dei Block Devils qualcosa si è inceppato e sarà cura di Lorenzo Bernardi e del suo staff capire dove e come porre rimedio anche perché la Sir è attesa ancora da 15 gennaio al 5 febbraio da altri grandi e difficili appuntamenti con Trento, Modena e (dopo la pausa appunto per le Final Four di Coppa Italia) Civitanova in campionato, intervallati dal doppio confronto in Champions con i russi del Belgorod. Insomma, nel giro di venti giorni o poco più ci si gioca una bella fetta del cammino nelle due competizioni dove sono ancora in lizza capitan Birarelli e compagni.
È lo stesso Lorenzo Bernardi, con grande lucidità , a dare una scossa a tutto l’ambiente. Partendo però prima dalla disanima del match di ieri:
“Cosa ci è mancato per vincere contro Piacenza? Tanto e poco allo stesso tempo. Chiaramente ci è mancata quella brillantezza in attacco che abbiamo avuto nella parte iniziale della partita e che poi è calata. Dalla metà del terzo set in poi abbiamo commesso qualche errore di troppo e questo con squadre come Piacenza, che ha giocatori di primissimo livello, può essere molto pericoloso ed infatti così è stato”.
Bernardi, grande uomo di sport che ha l’esperienza di aver vissuto anche in prima persona nella sua carriera situazioni come quella di oggi, esorta però squadra ed ambiente a tenere la barra dritta:
“Non possiamo farne un dramma, non dobbiamo vivere queste sconfitte come ossessioni. Dobbiamo invece analizzarle, vedere dove dobbiamo migliorare e cosa fare per tornare ad avere più smalto e brillantezza mentale per il proseguo del campionato e della stagione. Come si fa? Ritornando subito in palestra, pensando alla prossima partita (domenica al PalaEvangelisti c’è Trento per il big match, terza contro seconda, della sesta giornata di Superlega) e certamente non autodistruggendoci perché la stagione non è finita. L’ho detto ai miei ragazzi subito dopo la fine del match di ieri. Ho detto loro che questo è il momento di stare tutti assieme. È chiaro che ci rode, è chiaro che in questo momento c’è da soffrire. Ma sono le regole dello sport, dobbiamo dimostrare di essere uomini adulti e superare momenti come questo”.

UFFICIO STAMPA SIR SAFETY CONAD PERUGIA