“Una festa in famiglia”. E’ finita con le immancabili fotografie, con i ragazzi del vivaio e i tifosi tutti attorno ai giocatori e alle giocatrici di Bunge e Olimpia Cmc, la tradizionale Festa di Natale del Porto Robur Costa, tenuta ieri sera nella bella cornice della Campaza. Nelle sale allestite del ristorante erano presenti oltre 350 persone, tra cui i rappresentanti degli sponsor, i dirigenti, i collaboratori e i volontari che a tutti i livelli sostengono l’attività della società.
Alla festa, giunta al suo tredicesimo anno, era presente anche l’assessore comunale allo Sport Roberto Fagnani che ha portato gli auguri per un sereno 2017, oltre agli auspici che tutti i baby giallorossi compiano nel volley un sano percorso di crescita personale. Il presidente Luca Casadio ha dedicato il suo discorso in particolare ai giocatori delle due squadre, cercando di dare un insegnamento soprattutto ai più giovani. “E’ necessario recuperare lo spirito di qualche anno fa, tenendo ben presente che la pallavolo unisce soprattutto nello spogliatoio. Bisogna rimanere umili, anche nelle interviste prima delle partite, e mantenere la grinta al massimo per quando si scende in campo. Vorrei vedere in voi giovani la stessa passione che vedevo in noi nel passato, anche perché è l’unica cosa che nella vita vi porterà avanti”.
Il direttore generale Marco Bonitta non ha nascosto la sua emozione, sottolineando la sua felicità di “passare una serata in famiglia. Una famiglia numerosa, la nostra, composta dai giocatori delle squadre, dai tifosi, dai dirigenti, dai genitori e soprattutto dai ragazzi del settore giovanile, che rappresentano il vero futuro della pallavolo a Ravenna. Un cenno particolare va ai volontari, che lavorano vicino alle squadre e che curano l’allestimento del Pala De André e del Pala Costa in occasione delle partite casalinghe”.
La serata è stata anche l’occasione per premiare con le “Stelle Di Natale” quattro personaggi legati al mondo della pallavolo ravennate. Quest’anno i riconoscimenti sono stati assegnati a Gino Maioli, Maria Pia Bissi, Piero Roncuzzi e Gino Bolognesi.
Ecco le motivazioni:
Gino Maioli (Stella di Natale per la carriera nello sport)
Da corridore in bicicletta comincia come Esordiente e pedalando più forte di tutti passa agli Allievi. Diventa Dilettante nella Rinascita Ravenna poi va all’Italia Nuova di Bologna. Nel frattempo si dedica ai corsi per il diploma in fisioterapia, iniziando così una grande carriera professionale. Diventa tra i più qualificati tecnici del mondo sportivo nazionale, prestando la sua esperienza e le sue mani miracolose a tanti gruppi sportivi del ciclismo. Questa sua scelta lo porta a svolgere per lunghi anni la propria opera per le squadre azzurre ai Mondiali di ciclismo, ma anche, nell’ambito del Coni, per altre federazioni sportive in occasione di competizioni ai vari livelli, mondiali e olimpioniche, fra cui anche la pallavolo (collabora per lunghi anni con la pluri-scudettata Olimpia Teodora).
Maria Pia Bissi (Stella di Natale per il volontariato sportivo e sociale)
Esordisce come schermitrice arrivando alle finali nazionali giovanili, poi frequentando l’Isef diventa professoressa di educazione fisica. Intraprende anche la carriera da dirigente, dove segue tutti i percorsi delle squadre giovanili del Porto e poi della Robur Costa (società che la annovera tra i fondatori). Con la Robur Costa ottiene dalla Fipav nazionale per cinque volte consecutive il “Marchio d’oro” per la qualità del lavoro del settore giovanile. Impegnata nel volontariato sportivo e scolastico, ricopre incarichi nel Panathlon di Ravenna e costruisce positivi, stabili e qualificanti rapporti con il mondo della scuola, conseguendo risultati quanto mai positivi per la pratica sportiva della pallavolo.
Piero Roncuzzi (Stella di Natale al dirigente sportivo)
In gioventù partecipa a diversi campionati di pallavolo, vincendo le finali nazionali giovanili nelle fila dei Vigili del Fuoco Casadio. Si dedica agli studi e alla professione, raggiungendo traguardi importanti nel sistema della Banca cooperativa (oggi Credito Cooperativo). Con lui tutte le realtà sportive del territorio hanno un sicuro e qualificato interlocutore, sempre attento alle loro esigenze economiche. Nonostante l’impegno professionale sempre più gravoso rimane legato al mondo dello sport e della pallavolo ricoprendo numerosi incarichi dirigenziali, come quello di accompagnatore di tutte le squadre giovanili del volley maschile ravennate e di dirigente del Messaggero. Oggi è un autorevole consigliere di amministrazione del Porto Robur Costa.
Gino Bolognesi (Stella di Natale alle “Professioni nello sport”)
Inizia la sua carriera di fisioterapista all’ospedale di Ravenna, per poi passare alla libera professione, stando al fianco di tutti i giovani e i campioni che hanno fatto volley a Ravenna. Le qualità delle sue mani sapienti fanno tornare in campo con rapidità e in perfetta efficienza giocatori per i quali si paventavano lunghe soste. Capire gli avvenimenti e trovare subito il mix giusto per ognuno di loro è la sua dote naturale. La sua casa è sempre stata il Pala Costa prima e il Pala De André dopo. Non ha mai voluto volare altrove, nonostante abbia avuto occasioni importanti, rimanendo nella ‘sua’ Ravenna.
Ufficio stampa Porto Robur Costa – Vincenzo Benini