Gianluca Graziosi sale in cattedra. Questo pomeriggio, alle ore 14,30, il tecnico rossoblu sarà ospite dell’Istituto Leonardo da Vinci a Bergamo in occasione del settimo appuntamento del corso di “Orientamento a lavoro”.

In un curriculum di spessore svetta l’annata 2014-2015 culminata con la promozione in Superlega (prima della rinuncia alla disputa del massimo campionato), una Coppa Italia sfuggita soltanto in finale (14-16 al tie break con Vibo Valentia) e il premio come miglior tecnico della categoria.

Con Bergamo un amore che si potrebbe definire “a prima vista” e le ragioni le spiega proprio il coach: “In primis – attacca – l’organizzazione societaria visto che quando ho preso contatto mi sono letteralmente innamorato della realtà e di come essa viene gestita, il progetto triennale che mi è stato prospettato mi ha convinto in un batter d’occhio, poi ho avuto la fortuna d’assistere ad una partita e di notare come attorno alla squadra ci sia un entusiasmo pazzesco ed infine il fatto che l’Olimpia sia la rappresentante di una gran bella città completa l’opera”. Graziosi giunge in rossoblù, come detto, sulla scorta di un background di alto livello impreziosito da successi che ne hanno fatto uno degli allenatori più ambiti in circolazione: “Provengo dalla scuola di Marco Paolini a Falconara – spiega – in panchina ho fatto tutta la trafila conquistando i cinque titoli giovanili di categoria fino alla Junior League per poi avere il piacere di lavorare con molti di quei ragazzi anche in prima squadra. Esperienza da secondo in A1, come primo a Castelfidardo poi ecco le quattro annate di Potenza Picena”.

Specialista nel forgiare i giovani, meticoloso, vincente e forte di idee chiare che sfociano, principalmente, in tre capisaldi imprescindibili: “Lavoro e sacrificio perché nello sport si arriva al risultato con il talento o con l’abnegazione. Ad essi aggiungo la sincerità: parlare chiaro per obiettivi che lo siano altrettanto, avere una gran forza mentale perché è basilare non perdersi mai d’animo”. Quegli obiettivi che Graziosi, ovviamente, ha già ben presenti dinnanzi a sé ed al suo percorso.